Libri da leggere

Titolo: LO "SPUNGONE" TRA MARZENO E SAMOGGIA
Sottotitolo: geologia, natura e storia
A cura di: Luciano Bentini, Stefano Piastra, Marco Sami
Contributi di: Sandro Bassi, Stefano Bassi, Luciano Bentini, Pier Paolo Ceccarelli, Ettore Contarini, Stefano Gellini, Marco Gualdrini, Vittorio Lega, Stefano Piastra, Marco Sami
Casa Editrice: Edizioni Carta Bianca - Faenza
Pagine: 160
Costo: € 17,00
Note: tavole e foto - in bianco e nero e a colori

LO "SPUNGONE" TRA MARZENO E SAMOGGIA

Per far conoscere tale interessante geosito nelle sue diverse "sfaccettature" ad un pubblico più vasto (e non ai soli "addetti ai lavori", come era invece accaduto sinora), è stato recentemente pubblicato un volume a più autori tra i quali figurano anche i nostri soci Sandro Bassi e Marco Sami.

La pubblicazione, composta da 160 pagine con numerose tavole e foto - in bianco e nero e a colori - e con una dettagliata cartografia geologica ed escursionistica (del costo di 17 euro, Edizioni Carta Bianca - Faenza), andrebbe a colmare un vero e proprio "vuoto" poiché, per quanto riguarda lo "spungone", non esiste nessuna guida simile a quella qui proposta (a differenza, ad esempio, della vicina Vena del Gesso romagnola). Lo "spungone" è un tipo di roccia che dà luogo a una vera e propria catena montuosa che dal Colle di Ceparano (valle del Marzeno, Brisighella) arriva sino a Capocolle di Cesena, "rompendo" il monotono paesaggio dei calanchi. Si tratta di un'arenaria calcarea in gran parte organogena - costituita cioè da resti fossili di molluschi, alghe calcaree ecc. - appartenente alla Formazione Argille Azzurre e depositatasi poco più di 3 milioni di anni fa in quello che allora era un ambiente marino sub-tropicale. I "pregi" di questa particolare unità geologica sono molteplici: geologici e paleontologici, ovviamente, ma anche naturalistici (la dorsale dello "spungone" ospita una flora ed una fauna piuttosto ricche), storico/archeologici (nel Medioevo le cime della dorsale sono state sede di insediamenti fortificati, collegati tra l'altro a numerose cavità artificiali, scavate nella roccia per fini difensivi e di avvistamento), paesaggistici ed escursionistici. In virtù di tali peculiarità lo "spungone" è stato dichiarato Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) ai sensi della direttiva 92/43/CEE "Habitat" (riconosciuta dall'Italia con Decreto Ministeriale n. 65 del 3 Aprile 2000); precedentemente era stata inoltre istituita l'Oasi Faunistica Provinciale nelle zone di Ceparano-Pietramora (Comune di Brisighella – RA). Nello specifico, in tale volume non si analizza tutta la dorsale ma solo il suo segmento più occidentale, compreso tra il Colle di Ceparano ed il torrente Samoggia.
Franco Piani


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