Racconti e immagini
04.03.2023: Rovigo - Mostra "RENOIR E L'ITALIA" e visita città
Rovigo e la Mostra su Renoir
Rovigo è forse il capoluogo di provincia meno conosciuto del Veneto, ma sono convinta che ogni città abbia qualcosa di interessante da visitare. Abbiamo colto l'occasione della mostra su Renoir per trascorrervi una giornata. La piazza Vittorio Emanuele II è il cuore del centro storico su cui si affaccia il Municipio, bei palazzi, la colonna con in cima il leone di San Marco, molto animata per i numerosi caffè e bar con tavolini all'aperto.
Piazza Garibaldi su cui si affaccia il Teatro sociale ha al centro il monumento di bronzo a Garibaldi. L'edificio più prezioso dal punto di vista artistico è la Rotonda Chiesa Della Beata Vergine Del Soccorso, un edificio di culto mariano a pianta ottagonale realizzato tra il 1594 e il 1613 da Francesco Zamberlan, mentre il campanile è del Longhena. All'interno si ammira un'immensa galleria di pittura veneta del '600 con 22 grandi tele che celebrano l'operato e il governo di altrettanti podestà veneziani, una grandiosa struttura in legno dorato che accoglie, nell'altare, la venerata immagine della Madonna del Soccorso e un organo a canne del '700.
A Palazzo Roverella abbiamo visitato la mostra su Renoir: l'alba di un nuovo classicismo che si concentra sulla seconda fase della sua pittura. Renoir è stato uno dei più prolifici artisti impressionisti, ma a questa fase ne è seguita un'altra dopo un viaggio in Italia quando viene influenzato dagli artisti rinascimentali, dalla pittura di Tiepolo, di Raffaello, dalle pitture murali di Pompei, dalla luce mediterranea. Da questi stimoli nasce anche una nuova rappresentazione delle donne più sensuali e carnali rispetto alle donne francesi immortalate fino ad allora. Da quel momento la sua pittura cambierà per sempre, inizierà un nuovo stile, una moderna classicità, perseguita da numerosi artisti degli anni Venti e Trenta, in maniera speciale in Italia, come è evidenziato dal confronto con opere esposte nelle sale di Palazzo Roverella.
Maria Teresa Villa
Rovigo è forse il capoluogo di provincia meno conosciuto del Veneto, ma sono convinta che ogni città abbia qualcosa di interessante da visitare. Abbiamo colto l'occasione della mostra su Renoir per trascorrervi una giornata. La piazza Vittorio Emanuele II è il cuore del centro storico su cui si affaccia il Municipio, bei palazzi, la colonna con in cima il leone di San Marco, molto animata per i numerosi caffè e bar con tavolini all'aperto.
Piazza Garibaldi su cui si affaccia il Teatro sociale ha al centro il monumento di bronzo a Garibaldi. L'edificio più prezioso dal punto di vista artistico è la Rotonda Chiesa Della Beata Vergine Del Soccorso, un edificio di culto mariano a pianta ottagonale realizzato tra il 1594 e il 1613 da Francesco Zamberlan, mentre il campanile è del Longhena. All'interno si ammira un'immensa galleria di pittura veneta del '600 con 22 grandi tele che celebrano l'operato e il governo di altrettanti podestà veneziani, una grandiosa struttura in legno dorato che accoglie, nell'altare, la venerata immagine della Madonna del Soccorso e un organo a canne del '700.
A Palazzo Roverella abbiamo visitato la mostra su Renoir: l'alba di un nuovo classicismo che si concentra sulla seconda fase della sua pittura. Renoir è stato uno dei più prolifici artisti impressionisti, ma a questa fase ne è seguita un'altra dopo un viaggio in Italia quando viene influenzato dagli artisti rinascimentali, dalla pittura di Tiepolo, di Raffaello, dalle pitture murali di Pompei, dalla luce mediterranea. Da questi stimoli nasce anche una nuova rappresentazione delle donne più sensuali e carnali rispetto alle donne francesi immortalate fino ad allora. Da quel momento la sua pittura cambierà per sempre, inizierà un nuovo stile, una moderna classicità, perseguita da numerosi artisti degli anni Venti e Trenta, in maniera speciale in Italia, come è evidenziato dal confronto con opere esposte nelle sale di Palazzo Roverella.
Maria Teresa Villa
immagini di Maria Teresa Villa
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