Racconti e immagini
dal 07 al 09.10.2022: Alta Savoia.
Alta Savoia, posti da favola.
"Se c'è una città al mondo dove si gode la dolcezza di vivere... è Chambery". Così scriveva il filosofo Jean-Jaques Rousseau, che qui visse per molti anni. Il nostro itinerario in Alta Savoia è iniziato da questa città, raggiunta dopo avere attraversato il traforo del Frejus. Chambery è stata la capitale del Ducato di Savoia dal 1416 al 1563, quando Emanuele Filiberto di Savoia decise di trasferire la sede del governo a Torino. Si gira comodamente a piedi ammirando gli esterni del castello dei Duchi di Savoia e la Sainte-Chapelle, costruita nel XV secolo per ospitare la Sacra Sindone prima di essere definitivamente spostata a Torino, il centro storico, le piazze, i palazzi nobiliari, la Fontana degli Elefanti, il monumento più famoso della città, il Gran Carillon con 70 campane, uno dei più grandi del mondo. La parte antica della città è caratterizzata da un dedalo di vicoli, cortili di palazzi privati. La loro architettura, di ispirazione piemontese, è spesso impreziosita da decorazioni (trompe-l'oeil, ferro battuto, scultura...). Molto bella la Cattedrale dedicata a San Francesco di Sales. Costruita nel XV secolo dai francescani, questa cattedrale all'interno è una meraviglia con la maggior parte delle pareti e la volta interamente dipinte a trompe-l'oeil.
Terminata la visita siamo partiti per Annecy dove si trovava il nostro hotel. È una cittadina incantevole che ci ha subito conquistato. Sorge sulle sponde dell'omonimo lago, detto anche lago blu, il più pulito d'Europa, celebrato in tele di vari artisti tra cui Cézanne, attraversata da canali e piccoli ponti: non per niente viene definita la piccola Venezia della Savoia. Il suo centro storico bagnato dal fiume Thiou e circondato dai bellissimi canali che si intersecano, conserva perfettamente l'aspetto medievale con angoli molto suggestivi. Lo scorcio più spettacolare e più fotografato è sicuramente quello del Palais de l'Isle un insieme di edifici dei sec. XII-XVI disposti a prua di nave che divide in due il canale e nelle giornate di sole ci si riflette. In prossimità di questo edificio anche Rue Saint Claire ricca di belle case con portici è un luogo da non perdere. E ancora il Castello, simbolo della città, costruito nel corso di quattro secoli e dimora dei conti di Ginevra oggi sede di un museo e per ultimo la passeggiata sul lago. Dalla cittadina attraverso il parco si apre un ampio spazio verde che costeggia il lago con un paesaggio veramente mozzafiato, da cartolina con il sole e una leggera nebbiolina, i tantissimi cigni, le montagne sullo sfondo. Nel pomeriggio si è svolta la tradizionale festa della sfilata del bestiame di ritorno dagli alpeggi, addobbato a festa e accompagnato da canti, danze folkloristiche, strumenti tradizionali e figuranti in abiti d'epoca che risale al medioevo. Per le greggi, ottobre segnava il ritorno degli animali dalle valli per passare l'inverno al caldo, un transito che simboleggia anche il caloroso benvenuto all'autunno. Ogni anno viene organizzata una grande festa evocativa di quei gioiosi momenti ormai del tutto dimenticati, fatta rivivere con grande orgoglio dei cittadini. È una grande baldoria, in ogni angolo della città puoi assaggiare cibi locali, ammirare spettacoli o acquistare prodotti dell'artigianato savoiardo. Dopo avere attraversato un bel paesaggio rurale con le tipiche case con i tetti di ardesia abbiamo dedicato l'ultima, ma non meno importante visita all'Abbazia di Hautecombe (Altacomba), come un gioiello adagiato su un ampio spazio verde.
Situata ai piedi della montagna, in un luogo di straordinaria bellezza, è un monastero cistercense affacciato sul suggestivo lago di Bourget, il più grande lago naturale di tutta la Francia. Dal 1922 vi si sono stabiliti i monaci benedettini. È il luogo ufficiale di sepoltura dei Principi della Famiglia Savoia fino al 1502 e successivamente di alcuni sovrani come Carlo Felice, la consorte Maria Cristina, Umberto II, ultimo Re d'Italia e la moglie Maria José, deceduta nel 2001. All'ingresso dell'abbazia una magnifica porta apre la visuale su una navata con decorazione flamboyante e un'architettura di stile lussureggiante detto anche gotico trobadorico (gotico romantico) e le sue notevoli opere: affreschi, sculture in marmo, bassorilievi che colpiscono subito lo sguardo.
L'atmosfera unica è quella di una elegante necropoli reale dove sono sepolti quaranta tra conti, duchi, principi e principesse di Casa Savoia dal XII al XVI secolo. I racconti antichi riportano che una luce divina sorta nella notte avrebbe indicato ai religiosi il luogo dove costruire l'Abbazia.
Maria Teresa Villa
"Se c'è una città al mondo dove si gode la dolcezza di vivere... è Chambery". Così scriveva il filosofo Jean-Jaques Rousseau, che qui visse per molti anni. Il nostro itinerario in Alta Savoia è iniziato da questa città, raggiunta dopo avere attraversato il traforo del Frejus. Chambery è stata la capitale del Ducato di Savoia dal 1416 al 1563, quando Emanuele Filiberto di Savoia decise di trasferire la sede del governo a Torino. Si gira comodamente a piedi ammirando gli esterni del castello dei Duchi di Savoia e la Sainte-Chapelle, costruita nel XV secolo per ospitare la Sacra Sindone prima di essere definitivamente spostata a Torino, il centro storico, le piazze, i palazzi nobiliari, la Fontana degli Elefanti, il monumento più famoso della città, il Gran Carillon con 70 campane, uno dei più grandi del mondo. La parte antica della città è caratterizzata da un dedalo di vicoli, cortili di palazzi privati. La loro architettura, di ispirazione piemontese, è spesso impreziosita da decorazioni (trompe-l'oeil, ferro battuto, scultura...). Molto bella la Cattedrale dedicata a San Francesco di Sales. Costruita nel XV secolo dai francescani, questa cattedrale all'interno è una meraviglia con la maggior parte delle pareti e la volta interamente dipinte a trompe-l'oeil.
Terminata la visita siamo partiti per Annecy dove si trovava il nostro hotel. È una cittadina incantevole che ci ha subito conquistato. Sorge sulle sponde dell'omonimo lago, detto anche lago blu, il più pulito d'Europa, celebrato in tele di vari artisti tra cui Cézanne, attraversata da canali e piccoli ponti: non per niente viene definita la piccola Venezia della Savoia. Il suo centro storico bagnato dal fiume Thiou e circondato dai bellissimi canali che si intersecano, conserva perfettamente l'aspetto medievale con angoli molto suggestivi. Lo scorcio più spettacolare e più fotografato è sicuramente quello del Palais de l'Isle un insieme di edifici dei sec. XII-XVI disposti a prua di nave che divide in due il canale e nelle giornate di sole ci si riflette. In prossimità di questo edificio anche Rue Saint Claire ricca di belle case con portici è un luogo da non perdere. E ancora il Castello, simbolo della città, costruito nel corso di quattro secoli e dimora dei conti di Ginevra oggi sede di un museo e per ultimo la passeggiata sul lago. Dalla cittadina attraverso il parco si apre un ampio spazio verde che costeggia il lago con un paesaggio veramente mozzafiato, da cartolina con il sole e una leggera nebbiolina, i tantissimi cigni, le montagne sullo sfondo. Nel pomeriggio si è svolta la tradizionale festa della sfilata del bestiame di ritorno dagli alpeggi, addobbato a festa e accompagnato da canti, danze folkloristiche, strumenti tradizionali e figuranti in abiti d'epoca che risale al medioevo. Per le greggi, ottobre segnava il ritorno degli animali dalle valli per passare l'inverno al caldo, un transito che simboleggia anche il caloroso benvenuto all'autunno. Ogni anno viene organizzata una grande festa evocativa di quei gioiosi momenti ormai del tutto dimenticati, fatta rivivere con grande orgoglio dei cittadini. È una grande baldoria, in ogni angolo della città puoi assaggiare cibi locali, ammirare spettacoli o acquistare prodotti dell'artigianato savoiardo. Dopo avere attraversato un bel paesaggio rurale con le tipiche case con i tetti di ardesia abbiamo dedicato l'ultima, ma non meno importante visita all'Abbazia di Hautecombe (Altacomba), come un gioiello adagiato su un ampio spazio verde.
Situata ai piedi della montagna, in un luogo di straordinaria bellezza, è un monastero cistercense affacciato sul suggestivo lago di Bourget, il più grande lago naturale di tutta la Francia. Dal 1922 vi si sono stabiliti i monaci benedettini. È il luogo ufficiale di sepoltura dei Principi della Famiglia Savoia fino al 1502 e successivamente di alcuni sovrani come Carlo Felice, la consorte Maria Cristina, Umberto II, ultimo Re d'Italia e la moglie Maria José, deceduta nel 2001. All'ingresso dell'abbazia una magnifica porta apre la visuale su una navata con decorazione flamboyante e un'architettura di stile lussureggiante detto anche gotico trobadorico (gotico romantico) e le sue notevoli opere: affreschi, sculture in marmo, bassorilievi che colpiscono subito lo sguardo.
L'atmosfera unica è quella di una elegante necropoli reale dove sono sepolti quaranta tra conti, duchi, principi e principesse di Casa Savoia dal XII al XVI secolo. I racconti antichi riportano che una luce divina sorta nella notte avrebbe indicato ai religiosi il luogo dove costruire l'Abbazia.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi e Maria Teresa Villa
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