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17.07.2022: MANTOVA Palazzo Te e l'incanto dei fiori di loto
MANTOVA Palazzo Te e l'incanto dei fiori di loto.
Mantova sorprende per gli straordinari affreschi di Palazzo Te, detto anche "Palazzo dei lucidi inganni": l'isola felice, realizzata da Giulio Romano nel 1525 e voluta da Federico II Gonzaga per ricevere ospiti illustri e intrattenersi con la sua favorita Isabella Boschetti.
La residenza vanta ambienti spettacolari, dalla Sala dei Cavalli, alla Camera del Sole e della Luna, dalla Camera dei Venti a quella di Amore e Psiche, arrivando alla famosa Sala dei Giganti, in cui una sensazione di stupore colpisce il visitatore in un turbinio di forme, colori e figure abbaglianti, trovandosi nel bel mezzo di una lotta tra creature mitologiche.
"Vale un viaggio di mille miglia", scriveva Torquato Tasso, riferendosi alla città. Chissà se lo scrittore la visitò anche nei mesi di luglio ed agosto: in quel periodo, infatti, il Lago Superiore esplode di colori, ricoprendosi di un manto di ninfee e della distesa dei fiori di loto più grande in assoluto, solo dopo il Giappone. Così, i barcaioli del Mincio propongono affascinanti itinerari fluviali alla scoperta di questa magica città, navigando lenti tra canneti, ninfee, salici piangenti e fiori di loto che sbocciano baciati dal sole d'estate.
Mantova sorprende per gli straordinari affreschi di Palazzo Te, detto anche "Palazzo dei lucidi inganni": l'isola felice, realizzata da Giulio Romano nel 1525 e voluta da Federico II Gonzaga per ricevere ospiti illustri e intrattenersi con la sua favorita Isabella Boschetti.
La residenza vanta ambienti spettacolari, dalla Sala dei Cavalli, alla Camera del Sole e della Luna, dalla Camera dei Venti a quella di Amore e Psiche, arrivando alla famosa Sala dei Giganti, in cui una sensazione di stupore colpisce il visitatore in un turbinio di forme, colori e figure abbaglianti, trovandosi nel bel mezzo di una lotta tra creature mitologiche.
"Vale un viaggio di mille miglia", scriveva Torquato Tasso, riferendosi alla città. Chissà se lo scrittore la visitò anche nei mesi di luglio ed agosto: in quel periodo, infatti, il Lago Superiore esplode di colori, ricoprendosi di un manto di ninfee e della distesa dei fiori di loto più grande in assoluto, solo dopo il Giappone. Così, i barcaioli del Mincio propongono affascinanti itinerari fluviali alla scoperta di questa magica città, navigando lenti tra canneti, ninfee, salici piangenti e fiori di loto che sbocciano baciati dal sole d'estate.
immagini di Massimo Biraghi
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