Racconti e immagini

dal 02 al 07.05.2022: Sicilia orientale

Sicilia: bellezza del barocco e incanto della natura

C'è qualcosa di speciale in Sicilia che ti spinge a ritornare per scoprire lentamente le sue bellezze. Quest'anno abbiamo scelto come itinerario la Sicilia orientale, tra le province di Catania, Siracusa e Ragusa, nel cuore del barocco siciliano e in paesaggi naturalistici di grande fascino.
La fortunata serie televisiva sul commissario Montalbano, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, ci ha fatto scoprire città affascinanti come Ragusa, Modica, Scicli, Punta Secca e altre piccole località vicine, ricostruite dopo il catastrofico terremoto del 1693. Una volta arrivati in vista di Ragusa ecco la prima sorpresa: non è una sola città, ma due: Ragusa Ibla e Ragusa Superiore. La nostra passeggiata è iniziata da piazza San Giovanni con alle spalle la bella cattedrale omonima ed è proseguita verso il centro storico veramente interessante con le facciate dei palazzi impreziosite da cornici, eleganti balconi, affreschi, stucchi abilmente lavorati e le orribili smorfie dei mostri di pietra che sorvegliano i portoni d'ingresso. È molto suggestiva la discesa lungo la gradinata di Santa Maria delle Scale per raggiungere la chiesa di San Giorgio, situata sulla sommità di una scenografica scalinata e affacciata su un'incantevole piazzetta circondata da palazzi storici.
Modica è cresciuta all'incrocio di due torrenti con ampi quartieri dove ci si può perdere, con case, vicoli e scalinate che risalgono le dorsali dei colli circostanti. Vi nacque nel 1901 Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura. Molto avvincenti i due edifici religiosi: il Duomo di San Pietro, nella parte bassa, e l'incantevole Duomo di San Giorgio che splende in tutta la sua bellezza barocca al culmine di un'elegante scalinata di 250 gradini. Non potevamo lasciare la città senza aver assaggiato il suo famosissimo e particolare cioccolato. Il nostro viaggio è proseguito verso Scicli, altra perla di quest'angolo di Sicilia, impreziosita da magnifiche chiese e superbi edifici tardo-barocchi. All'interno del Municipio si può visitare la ricostruzione del commissariato di Montalbano. Nella chiesa di San Giovanni Evangelista si trova il dipinto spagnolo del Cristo analogo a quello di Burgos con una lunga veste sacerdotale e per questo il quadro è stato soprannominato dagli abitanti di Scicli il "Cristo in gonnella".
Non potevamo non inserire nel viaggio la visita di Catania, una città tutta da scoprire. Ricostruita dopo il sisma del 1693, è uno scrigno di tesori. Il suo centro storico, come quello di altre città della zona è piacevolmente in bilico tra il barocco più elegante e fastoso e un'aria decadente e nostalgica. A pochi passi da piazza Duomo si trova palazzo Biscari con il terrazzo che si affaccia sulla città, impreziosito da portali e putti in pietra calcarea recentemente ripuliti. Ci ha accolto il principe Raimondo Moncada, discendente della famiglia, che con grande simpatia, ironia e disponibilità ci ha portato alla scoperta di alcune delle 700 stanze del palazzo. Piazza Duomo è "il salotto della città" con la Fontana dell'Elefante, la Cattedrale, dove sono custodite le reliquie della patrona Sant'Agata, e il vicino Mercato della Pescheria, il più animato e colorato della città in cui si possono degustare lo street food di pesce e dei fantastici arancini. Dietro la Collegiata in via dei Crociferi si affacciano, in poco più di 200 metri, monasteri, quattro bellissime chiese e la splendida Villa Cerami che ospita la facoltà di giurisprudenza. Un altro gioiello del tardo barocco è il Monastero dei Benedettini attualmente sede delle facoltà umanistiche dell'Università di Catania. Ha subìto notevoli modifiche per via della colata lavica del 1669 che attualmente forma un muro nel cortile e conserva oggi al suo interno una chiesa, due chiostri, un percorso sotterraneo fra cunicoli, gallerie e mosaici di epoca romana. Seguendo via Etnea, piena di bei negozi, caffè, pasticcerie, si scopre il Teatro Antico, risalente all'epoca romana e si raggiunge la splendida Villa Bellini, un parco comunale grande e ben tenuto. Il massiccio vulcanico dell'Etna, fa da sfondo perfetto a Catania. Con i suoi 3.330 metri è la cima più alta della Sicilia e le sue colate laviche hanno plasmato il territorio. Le suggestive formazioni rocciose e i flussi lavici pietrificati ci hanno accompagnato fino al Rifugio Sapienza a quota 1.923 metri dove abbiamo passeggiato sui crateri silvestri. Le Gole dell'Alcantara sono spettacolari e devono il loro aspetto alle colate dell'Etna che si sono succedute negli ultimi 8000 anni. I canyon delle gole, con pareti rocciose di varie forme alte fino a 50 metri, hanno avuto origine dal raffreddamento delle colate laviche nell'acqua ghiacciata del fiume. Ci siamo incamminati in sentieri che si snodavano fra piante, fiori e terrazze panoramiche sulle gole, poi con un ascensore siamo scesi alle gole, per una piacevole passeggiata risalendo la corrente nelle fresche acque.
Il nostro viaggio è proseguito per la visita di due città molto importanti di cui ci siamo innamorati.
Taormina è la meta turistica più famosa della Sicilia, la più visitata e la più amata. Il Teatro antico risalente all'epoca greca-romana, il suo monumento più rappresentativo, si trova in un punto panoramico meraviglioso, che dal mare azzurro risale verso le colline fino all'Etna, che svetta maestosa in lontananza.
Siracusa è la città tra le più antiche del Mediterraneo. È ricca di storia e monumenti: il Teatro greco, l'orecchio di Dionisio, il Tempio di Apollo e l'Anfiteatro romano. Il centro storico racchiuso sull'isola di Ortigia è veramente affascinante. Un'ampia strada lastricata annuncia il cuore della città, aprendosi in una lunga piazza rettangolare su cui si affacciano palazzi splendidi per non parlare della meravigliosa Cattedrale costruita sul Tempio di Atena e della chiesa di Santa Lucia alla Badia, barocca con elementi rococò. Inoltre Siracusa è culla di vari miti e leggende, in particolare quello di Aretusa, un personaggio della mitologia greca, che fuggì dal dio Alfeo e si rifugiò in Ortigia dove fu tramutata in fonte da Artemide così legata alla città che i siracusani vengono chiamati anche aretusei.
Altre località non meno entusiasmanti sono state:
Marzamemi, un piccolo borgo marinaro che si visita in poco tempo. La sua nascita risale intorno all'anno mille, quando gli Arabi vi costruirono la Tonnara, che per molti secoli fu la principale dell'intera Sicilia Orientale. La piazza Margherita, circondata da ristoranti, è la parte più pittoresca con i vasi di fiori dipinti, le piante grasse, le sedie colorate e le lucine appese.
Chiaramonte Gulfi, piccolo borgo delizioso chiamato Balcone di Sicilia, per la sua incredibile vista panoramica che abbraccia mare, cielo e montagna, rinomato anche per la produzione di olio di oliva DOP. A poca distanza Villa Fegotto, una villa legata al mondo del cinema, molto ben tenuta, set di numerose produzioni televisive. Ci hanno accolto le proprietarie e attraverso il racconto della vita nella casa padronale, abbiamo conosciuto la storia di un feudo dalle notevoli capacità produttive passato, nel corso dei secoli, per mano di varie famiglie nobiliari. Preferisco sorvolare sulla Villa del Tellaro in quanto la Regione Sicilia dovrebbe conservarla con una maggiore cura.
Sei giorni sono passati in fretta e ci siamo ripromessi di ritornare per visitare altre località della Sicilia, anche meno conosciute, in quanto a pochi chilometri dalle grandi e più famose città, c'è tutto un mondo ancora da scoprire.

Maria Teresa Villa


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immagini di Massimo Biraghi, Maria Teresa Villa e Michele Zappi

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