Racconti e immagini
27.11.2019: "Il Tempo di GIACOMETTI da CHAGALL a KANDINSKI".
Verona città fatata - Itinerari attraverso colori, forme e simboli.
S. Zeno e S. Anastasia e la Mostra "il Tempo di Giacometti da Chagall a Kandinski"
La nostra guida Katiuscia Lorenzini, appassionata di tradizioni religiose e di simbologia, ci ha guidato alla scoperta delle chiese storiche di Verona con un ventaglio di interpretazioni inedite e sorprendenti, sostenute da ampie letture che ci hanno appassionato e hanno catturato la nostra completa attenzione. Il tempo trascorso in sua compagnia è volato velocemente e con rammarico abbiamo dovuto lasciarla per continuare l'itinerario programmato.
La visita guidata è iniziata dalla Basilica di San Zeno, dedicata al patrono di Verona, senza dubbio una delle più belle chiese romaniche italiane. Molto interessante la facciata con rosone centrale e le formelle marmoree con storie della Creazione, del Nuovo Testamento e due scene relative a Teodorico. All'interno sull'altare maggiore è posto il famoso trittico di Andrea Mantegna che rappresenta una Sacra Conversazione tra la Vergine in trono e i Santi. Ai lati della Cappella la statua policroma in marmo della fine del XIII secolo di San Zeno che ride.
Abbiamo poi proseguito con la Basilica di Santa Anastasia, la chiesa più grande di Verona, uno splendido esempio di Gotico italiano. La Basilica custodisce importanti opere d'arte tra cui il celebre affresco di Pisanello "San Giorgio e la principessa" che decora l'esterno della cappella Pellegrini.
Il pomeriggio è stato dedicato alla mostra.
Alberto Giacometti è stato il maggior scultore del Novecento. Nel salone centrale del Palazzo della Gran Guardia spiccano la Grande donna in piedi, scultura filiforme di quasi tre metri di altezza, e L'uomo che cammina. Nel mezzo la ricostruzione, precisa e poetica, della vita di Giacometti, tra disegni, pitture e le famose sculture: i busti e le teste del fratello Diego, i cani, i gatti, le foreste fatte di figure quasi liquefatte, fino alla nota figura femminile del 1956, detta la Donna di Venezia, esposta alla Biennale veneziana di quell'anno, dove riscosse grande successo. Uno splendido spaccato dell'ambiente che ha caratterizzato la vita e l'opera di Alberto Giacometti, considerato a ragione il più importante scultore del XX secolo.
Sono presenti anche alcune delle opere più significative di Braque, Chagall, Miró, Kandinsky, Derain, Léger e Calder, in questa mostra veronese, perché la stessa è un omaggio monografico al maestro svizzero, ma anche uno sguardo decisivo sul tempo che ha caratterizzato la sua vita a Parigi dove decise di abitare dal 1922.
Maria Teresa Villa
S. Zeno e S. Anastasia e la Mostra "il Tempo di Giacometti da Chagall a Kandinski"
La nostra guida Katiuscia Lorenzini, appassionata di tradizioni religiose e di simbologia, ci ha guidato alla scoperta delle chiese storiche di Verona con un ventaglio di interpretazioni inedite e sorprendenti, sostenute da ampie letture che ci hanno appassionato e hanno catturato la nostra completa attenzione. Il tempo trascorso in sua compagnia è volato velocemente e con rammarico abbiamo dovuto lasciarla per continuare l'itinerario programmato.
La visita guidata è iniziata dalla Basilica di San Zeno, dedicata al patrono di Verona, senza dubbio una delle più belle chiese romaniche italiane. Molto interessante la facciata con rosone centrale e le formelle marmoree con storie della Creazione, del Nuovo Testamento e due scene relative a Teodorico. All'interno sull'altare maggiore è posto il famoso trittico di Andrea Mantegna che rappresenta una Sacra Conversazione tra la Vergine in trono e i Santi. Ai lati della Cappella la statua policroma in marmo della fine del XIII secolo di San Zeno che ride.
Abbiamo poi proseguito con la Basilica di Santa Anastasia, la chiesa più grande di Verona, uno splendido esempio di Gotico italiano. La Basilica custodisce importanti opere d'arte tra cui il celebre affresco di Pisanello "San Giorgio e la principessa" che decora l'esterno della cappella Pellegrini.
Il pomeriggio è stato dedicato alla mostra.
Alberto Giacometti è stato il maggior scultore del Novecento. Nel salone centrale del Palazzo della Gran Guardia spiccano la Grande donna in piedi, scultura filiforme di quasi tre metri di altezza, e L'uomo che cammina. Nel mezzo la ricostruzione, precisa e poetica, della vita di Giacometti, tra disegni, pitture e le famose sculture: i busti e le teste del fratello Diego, i cani, i gatti, le foreste fatte di figure quasi liquefatte, fino alla nota figura femminile del 1956, detta la Donna di Venezia, esposta alla Biennale veneziana di quell'anno, dove riscosse grande successo. Uno splendido spaccato dell'ambiente che ha caratterizzato la vita e l'opera di Alberto Giacometti, considerato a ragione il più importante scultore del XX secolo.
Sono presenti anche alcune delle opere più significative di Braque, Chagall, Miró, Kandinsky, Derain, Léger e Calder, in questa mostra veronese, perché la stessa è un omaggio monografico al maestro svizzero, ma anche uno sguardo decisivo sul tempo che ha caratterizzato la sua vita a Parigi dove decise di abitare dal 1922.
Maria Teresa Villa
immagini di Paola Bernabò e Maria Teresa Villa
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