Festa della Montagna

dal 24 al 26.10.2019: 53a Festa della Montagna

Dal 24 al 26 ottobre alla sala "Zanelli" centro fieristico
Mondo verticale alla Festa della Montagna U.O.E.I.


Sono state tre serate ad alta quota con la Festa della Montagna dell'U.O.E.I. alla sala "Zanelli" del centro fieristico di Faenza.
Non solo per le pareti, gli scalatori e la verticalità che era il tema di questa 53esima edizione, ma anche per il numero di spettatori, complessivamente oltre 800 nelle tre serate della manifestazione, con la punta di circa 320 nell'evento conclusivo.
Il primo incontro è avvenuto con lo scalatore trentino Rolando Larcher, protagonista dell'alpinismo sportivo mentre il giornalista Livio Sposito ha rievocato le scalate sulle Dolomiti di 150 anni fa del pioniere Paul Grohmann. La serata si è conclusa con la presenza di Nevio Agostini che ha anticipato i due incontri organizzati al Museo Malmerendi dall'U.O.E.I., dal C.A.I. e dalla Consulta del volontariato relativi ai Parchi delle foreste casentinesi e della vena del gesso Si è proseguito a tutto sport con il campionissimo Michele Boscacci che ha condotto il pubblico alla scoperta dello sci alpinismo. Tesserato per il Centro Sportivo Esercito dal 2014, l'azzurro valtellinese ha conquistato tante vittorie: per due volte Coppa del Mondo Overall, "Grande Course", Patruilles fra Glaciers, tour di Rutor, e in ben tre occasioni il trofeo Mezzalama. Da anni si conferma campione italiano vertical. Boscacci sarà uno degli atleti di spicco nella finale di Coppa del Mondo di sci alpinismo che si svolgerà a Madonna di Campiglio a inizio aprile 2020 come illustrato dal responsabile marketing dell'Apt di area, Simone Riva.
I giovani dello Junior Ski Team dell'U.O.E.I. hanno posato per una foto con Boscacci.
Sono stati presentati anche gli altri eventi internazionali di sport invernali del 2020 in Italia: Mondiali di biathlon a Anterselva (febbraio) e finali di Coppa del Mondo di sci alpino a Cortina (marzo).
La conclusione della Festa della Montagna 2019 è stata straordinaria con il ritorno a Faenza dopo 32 anni di Maurizio Zanolla, in arte Manolo, detto anche il Mago, arrampicatore, alpinista e guida alpina. Manolo, considerato uno dei pionieri dell'arrampicata libera in Italia, ha presentato il libro "Eravamo immortali" (Fabbri editori). È stato un evento speciale per il decennale dalla proclamazione delle Dolomiti come patrimonio mondiale UNESCO, rappresentato da filmati proposti dalla Fondazione e dall'Apt San Martino di Castrozza Primiero. A fare una foto ricordo con Manolo i giovani atleti di arrampicata della Carchidio-Strocchi di Faenza, tra cui Marco Rontini, fresco del titolo europeo giovanile di Arrampicata Sportiva Speed, nella categoria Youth B conquistato pochi giorni fa a Voronezh, in Russia, e il tecnico Stanislao Zama.
Il campione imolese di ultra trail Gian Luca Galeati ha concluso raccontando le sue esperienze nella corsa in montagna, disciplina in cui ha raccolto importanti piazzamenti e successi sulle vette della Valle d'Aosta.
Nel corso delle serate, hanno portato il saluto del Comune di Faenza il sindaco Giovanni Malpezzi e gli assessori Claudia Zivieri e Domizio Piroddi, oltre alla consigliera regionale Manuela Rontini. Nella serata del sabato 26 ottobre è stato presente Marcello Da Prato, presidente nazionale dell'U.O.E.I.

Alla realizzazione della 53esima edizione della Festa della Montagna hanno contribuito gli sponsor BCC Credito Cooperativo Ravennate Forlivese & Imolese, Romagna Acque, i partner tecnici Caviro (vini), Twist Products (chiacchiere salate di Bologna), Forst (birra), Deco Industrie (dolciumi), Levico (acqua minerale), Latteria Sociale Chiuro (yoghurt) per l'allestimento dei buffet delle tre serate e gli oltre 30 inserzionisti della brochure che resta come volumetto a ricordo dell'evento.

Giuseppe Sangiorgi


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immagini di Romano Morelli


Dal 24 al 26 ottobre alla sala "Zanelli" centro fieristico
Mondo verticale alla Festa della Montagna U.O.E.I.


Alla tre giorni dedicata alla cultura di montagna e all'outdoor gli ospiti sono Rolando Larcher, Michele Boscacci, "Manolo" Maurizio Zanolla, Gian Luca Galeati, Livio Sposito per i 150 anni dalle scalate di Paul Grohmann. Vetrina sugli eventi mondiali 2020 a Anterselva, Cortina e Madonna di Campiglio.

Torna la Festa della Montagna dell'UOEI. Come sempre saranno tre serate, tutte con inizio alle ore 20.45 e ingresso libero, alla sala "Zanelli" al centro fieristico, in viale Risorgimento a Faenza. Il filo conduttore della edizione numero 53 è la verticalità, connaturata alla montagna, sempre inteso come sfida e confronto positivo con se stessi.

Inizia giovedì 24 ottobre lo scalatore trentino Rolando Larcher. Nato a Trento nel 1965, Lacher ha iniziato da alpinista con gli scarponi ai piedi, per poi vivere l'esplosione dell'arrampicata sportiva. Ritornato in montagna si è dedicato all'apertura di nuove vie molte impegnative. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti: "La Grignetta d'oro"; due volte il "Paolo Consiglio" del C.A.A.I., il premio SAT per l'alpinismo. Il regista Pietro Bagnara ha tratteggiato la sua figura nel documentario "Rolly" in esclusiva dall'UOEI dal Trento Film Festival.

Verticale era la sfida dei pionieri come l'austriaco Paul Grohmann che 150 anni fa saliva per primo le vette della Cima Grande di Lavaredo, del Sassolungo e dei Tre Scarperi. Alla sua figura è dedicata la biografia scritta da Livio Sposito, giornalista e alpinista, ospite d'eccezione a Faenza.

In chiusura il naturalista Nevio Agostini, direttore della rivista "Crinali" del Parco delle Foreste Casentinesi anticiperà le due serate di novembre (7 e 21) al Museo Malmerendi dedicate ad altrettante pubblicazioni "Le foreste vetuste, patrimonio dell'umanità" e "I Gessi di Monte Mauro".

Venerdì 25 ottobre il 29enne campionissimo valtellinese Michele Boscacci farà scoprire lo sci alpinismo. Nato a Sondrio nel 1990, per la prima volta in nazionale giovanile nel 2008 e poi senior. Nel Centro Sportivo Esercito dal 2014, ha conquistato tante vittorie: per due volte Coppa del Mondo Overall, "Grande Course", Patruilles fra Glaciers, tour di Rutor, e in ben tre occasioni il trofeo Mezzalama. Da anni si conferma campione italiano vertical.

Sabato 26 ottobre tornerà a Faenza dopo 32 anni Maurizio Zanolla, in arte Manolo, detto anche il Mago, arrampicatore, alpinista e guida alpina italiano nato a Feltre nel 1958. Manolo, considerato uno dei pionieri dell'arrampicata libera in Italia, presenterà il libro "Eravamo immortali" (Fabbri editori) che ha ricevuto il premio Itas nel 2019 al Trento FilmFestival dopo il "Memo Geremia" e il "Gambrinus Mazzotti" nel 2018. Si tratta di un evento speciale per il decennale dalla proclamazione delle Dolomiti come patrimonio mondiale UNESCO.

L'imolese Gian Luca Galeati chiuderà raccontando le sue esperienze nella corsa in montagna, disciplina in cui ha raccolto importanti piazzamenti e successi sulle vette della Valle d'Aosta.

Nel corso delle serate sarà dato uno sguardo agli eventi internazionali di sport invernali del 2020 in Italia: Mondiali di biathlon a Anterselva (febbraio) e le finali di Coppa del Mondo di sci alpino a Cortina (marzo), e di sci alpinismo a Madonna di Campiglio (aprile).
Giuseppe Sangiorgi


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