Racconti e immagini

dal 27 al 29.09.2019: Partecipazione alla 12ª Festa Nazionale del Plein Air a Mondavio (PU)

Ultimo week end di settembre alla XII edizione della Festa nazionale del "Plein Air" a MONDAVIO (PU)

Il settore Camper ha organizzato l'uscita dell'ultimo fine settimana di settembre a Mondavio in provincia di Pesaro-Urbino per la XII Festa nazionale del Plein Air.
In occasione di questa festa, organizzata dal Touring Club Italiano, ci siamo trovati in 10 equipaggi nella ben attrezzata area sosta di questo bellissimo paese marchigiano.
La sera del venerdì 27 siamo usciti per la passeggiata post cena per vedere la rocca illuminata ed abbiamo riso e scherzato in un bar del centro.
La mattina del sabato 28 abbiamo organizzato due gruppi per la degustazione del formaggio presso il laboratorio "Le Affinità Gustative" di Claudia Ridolfi sito nell'antico borgo di Mondavio.
Questa ragazza, assieme alla sorella, si occupa della lavorazione dei formaggi affinati in un laboratorio ricavato in una suggestiva grotta di tufo dove stagiona all'interno di grandi botti di rovere, orci di terracotta, assi e carrelli i formaggi pecorini a latte crudo che acquista da un produttore nel Montefeltro. L'assaggio dopo la spiegazione è stato molto gradito.
In seguito alle ore 12.00 abbiamo abbiamo brindato con l'Amministrazione Comunale ed effettuato le foto di rito.
Alle ore 15.00 abbiamo visitato i Musei della Rocca Roveresca ed il Teatro Apollo con visita guidata offerta dal Comune.
La rocca di Mondavio è una delle più importanti testimonianze dell'attività progettuale in campo militare di Francesco di Giorgio Martini nelle Marche. Venne costruita per commissione di Giovanni della Rovere, insieme ad altre rocche del ducato e risale alla fase più tarda dell'attività dell'architetto senese, probabilmente al decennio 1482 - 1492.
A differenza di molte altre rocche del Martini, la rocca di Mondavio è giunta fino ai nostri giorni in buono stato di conservazione (sebbene più volte ristrutturata), non avendo mai subito attacchi o assedi. La maestosa fortezza si presenta come una vera macchina da guerra, in cui ogni forma e struttura è stata studiata per resistere agli attacchi sferrati con le armi dell'epoca. La presenza del mastio domina l'intera struttura sia per le sue dimensioni che per la particolare forma. Al mastio si allaccia un camminamento, protetto da un torrioncino, che porta ad una massiccia torre semicircolare, unita con un ponte a due rivellini d'ingresso (uno di questi è ancora visibile). Se visti dall'alto, il camminamento e la torre semicircolare formano la figura di una balestra.
Gli ambienti interni corrispondono in gran parte alle strutture originarie. Attualmente tali spazi sono destinati a spazi espositivi e museali, tra cui un'armeria.
Dal 2000, nel fossato della fortificazione è stato allestito un Parco di "Macchine da guerra" di Francesco di Giorgio Martini. Unico nel suo genere il parco comprende fedeli ricostruzioni in dimensione reale di catapulte, trabucchi, bombarde e altre macchine da assedio, tratte ed elaborate dai disegni originali dell'architetto senese.
Il Teatro Apollo di Mondavio è il teatro storico del comune. Le origini del teatro sono tardo settecentesche è infatti del 1789 la costituzione della 'Società dei Condomini'. L'edificio fu ricavato all'interno della ex chiesa di S. Filippo Neri risalente al '400, ma l'aspetto che il teatro presenta attualmente risale all'ultimo consistente rinnovamento portato a termine nel 1887. Non si conosce però né l'architetto che progettò il teatro né colui che diresse successivamente i lavori di ampliamento.

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La domenica 29 ci siamo trasferiti a San Lorenzo in Campo presso l'area sosta.
Si trova tra le colorate colline marchigiane. Conserva la pianta urbanistica originale con caratteristiche viuzze interne, archi di accesso e mura di cinta castellane con torrioni attualmente privi solo delle merlature. Nella parte più elevata la rocca, di cui rimangono resti abbastanza leggibili, sotto la quale si apre la piazzetta "Padella". Qui si affacciano il severo Palazzo della Rovere, sede del Museo Archeologico del Territorio di Suasa e del teatro comunale Mario Tiberini, il cinquecentesco Palazzo Amatori e quello dei principi romani Ruspoli.

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Dopo aver pranzato tutti insieme all'aperto, ci siamo trasferiti a Suasa per visitare il parco archeologico dove abbiamo visitato un'abitazione romana, la domus dei Coiedii, musealizzata all'aperto, di grande interesse per la complessità architettonica.
La domus fu abitata a lungo, raggiungendo il massimo splendore nel II secolo d.C.
Splendidi mosaici rinvenuti al suo interno costituiscono il complesso unitario più importante delle Marche. Abbiamo ammirato scene mitologiche, floreali e geometriche, ma soprattutto un magnifico pavimento marmoreo realizzato con oltre quindici tipi diversi di pietra. Una copertura e passerelle sopraelevate consentono il percorso di visita. Adagiato ai piedi della collina si trova il poderoso anfiteatro dove durante la stagione estiva vi si svolgono degli spettacoli teatrali.
Suasa era l'unica città romana nella valle del Cesano, situata a circa 30 km dalla foce del fiume.
Al termine dell'uscita abbiamo concluso che è stato un bel week end, eravamo un bel gruppo e ci siamo divertiti molto.

Monica Caroli




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