Racconti e immagini
Dal 22 al 29.08.2019: Romania: dove storia e leggenda si incontrano.
ROMANIA dove storia e leggenda si incontrano
Si è appena concluso il nostro viaggio in Romania. Sono molti i pregiudizi che abbiamo nei confronti di questo popolo e devo dire che le persone che abbiamo incontrato hanno influito in modo positivo su questa nostra esperienza.
Abbiamo attraversato il paese in pullman dal Maramures al Delta del Danubio, su strade sufficientemente comode, ma poco veloci in quanto la rete autostradale è molto limitata. Bisogna tenere conto anche della guida spregiudicata di alcuni romeni o dell'estrema lentezza di altri. Nelle lunghe ore di viaggio dovute alle tappe lontane fra di loro ho tenuto gli occhi incollati al finestrino per osservare in Maramures i carri trainati da cavalli o buoi, le donne che indossano foulard colorati sulla testa e camicette ricamate, i paesaggi agricoli dove la vita scorre con semplicità, i piccoli villaggi fatti di casette con tetti spioventi e le pareti verniciate di colori brillanti, i nidi delle cicogne sui pali della luce, in alto un'immensa rete di fili aggrovigliati attorno ad ogni pilastro o lampione, i paesaggi montani della Muntenia e della Bucovina con la meraviglia assoluta dei Monasteri, ricchi di storia e carichi di spiritualità, la Transilvania con i castelli e i centri storici più significativi.
L'accoglienza nei confronti del nostro gruppo è stata ottima. Le persone sono state ospitali, sorridenti, pronte a comunicare con noi, forse per un istintivo legame dovuto al fatto che la loro lingua deriva soprattutto dal latino parlato ai tempi in cui le legioni dell'imperatore Traiano governavano le regioni a nord del Danubio oppure perché sono state nel nostro paese per motivi di lavoro. Cristina la nostra guida e accompagnatrice, una persona veramente simpatica e gentile, con la sua vasta conoscenza ci ha preparato a dovere a ogni tappa e ci ha fatto conoscere e apprezzare la storia di una nazione vittima di tante invasioni e occupazioni in cui si intrecciano una miscellanea di culture. Su nostra richiesta ha inserito delle visite extra a Sibiu, a Tarsu Mures e Brasov. È stata veramente apprezzata la visita guidata di Suor Tatiana la Superiora del monastero Moldovita in Bucovina, eccellente allieva di Papa Ratzinger a Ratisbona.
Cosa abbiamo visto in Romania? Di tutto. Oltre alle chiese in legno del Maramures, un paradiso di tradizioni, il cimitero allegro di Sapanta, i Monasteri della Bucovina con affreschi esterni relativi a storie della Bibbia, il castello di Bran, costruito sulla roccia dai Templari e associato alla leggenda di Dracula descritta nel romanzo di Bram Stoker, (da mettere in conto le lunghissime file in quanto non si può prenotare la visita), la Romania offre una varietà di attrazioni turistiche, sia culturali che paesaggistiche, da poter accontentare davvero tutti. Una città dinamica e giovane come Cluj-Napoca, romantiche città medievali come Sighisoara, Sibiu e Brasov, Sinaia la perla dei Carpazi con ville e hotel moderni, il castello di Peles in stile rinascimentale tedesco e neogotico, con sale ispirate agli stili veneziano, moresco e turco, Bucarest, la capitale con un cuore medievale, ricca di palazzi sontuosi, parchi e musei, costruita sul modello di Parigi e cuore del cambiamento più dinamico. Il Palazzo del Parlamento resta una delle principali attrazioni della capitale della Romania, il secondo edificio più grande del mondo per estensione. Non erano in programma, ma abbiamo visitato anche il Museo Nazionale di Storia dove sono esposti gli antichi ori della Romania e il Museo del villaggio con più di 350 costruzioni tradizionali giunte da tutte le regioni del Paese. Ci potete aggiungere la navigazione nel delta del Danubio, il maestoso e secondo fiume più lungo d'Europa, con le diramazioni dei canali che si aprono in mezzo alla ricchezza della vegetazione. In lontananza abbiamo intravisto stormi di pellicani in volo, sulle rive garzette, aironi ma in quantità limitata, animali domestici come mucche e capre, tanti pescatori e piccole imbarcazioni con i turisti.
Gli alberghi erano di buon livello; in questo viaggio compivano gli anni Davide, Annamaria e Domenico e la fantastica Cristina sempre impeccabile e disponibile ci fatto preparare delle torte veramente squisite. Sono stati molto simpatici anche gli sposi che ci hanno invitato ai festeggiamenti del loro matrimonio che si svolgevano nel nostro albergo. Lo stesso autista quando siamo andati in Bucovina, la regione dove abita, ha offerto dolci e grappa e ci ha fatto conoscere la moglie e la sua bambina. Abbiamo scoperto che i romeni adorano il cibo. Al ristorante vengono servite porzioni esagerate. Abbiamo chiesto se era possibile limitare le quantità, ma in Romania non è possibile, è inevitabile e prima di ogni pranzo spesso viene offerto un bicchiere di grappa fatta in casa. La mamaliga è una deliziosa polenta di farina di mais che accompagna formaggi molto saporiti e per il mio gusto un po' salati, il sarmale pezzetti di maiale e manzo tritati avvolti in foglie di cavolo, e poi zuppe, uova, pancetta, salsicce, spezzatini.
Abbiamo apprezzato il ballo dei bambini vestiti con i costumi tradizionali del Maramures, ci siamo divertiti molto nell'agriturismo di Sibiel dove con la regia di Cristina abbiamo improvvisato un piccolo spettacolo indossando il loro costumi tradizionali e la serata conclusiva del viaggio nel bellissimo locale di Bucarest dove abbiamo gustato un ottimo cibo e assistito a uno spettacolo più attuale di ballerini. Un vivo ringraziamento a Cristina per tutto quello che ha fatto per noi e le auguriamo una felice convalescenza per l'infortunio che ha subito. La Romania è stata una vera sorpresa, è bella da scoprire, da vivere e da visitare.
Maria Teresa Villa
Si è appena concluso il nostro viaggio in Romania. Sono molti i pregiudizi che abbiamo nei confronti di questo popolo e devo dire che le persone che abbiamo incontrato hanno influito in modo positivo su questa nostra esperienza.
Abbiamo attraversato il paese in pullman dal Maramures al Delta del Danubio, su strade sufficientemente comode, ma poco veloci in quanto la rete autostradale è molto limitata. Bisogna tenere conto anche della guida spregiudicata di alcuni romeni o dell'estrema lentezza di altri. Nelle lunghe ore di viaggio dovute alle tappe lontane fra di loro ho tenuto gli occhi incollati al finestrino per osservare in Maramures i carri trainati da cavalli o buoi, le donne che indossano foulard colorati sulla testa e camicette ricamate, i paesaggi agricoli dove la vita scorre con semplicità, i piccoli villaggi fatti di casette con tetti spioventi e le pareti verniciate di colori brillanti, i nidi delle cicogne sui pali della luce, in alto un'immensa rete di fili aggrovigliati attorno ad ogni pilastro o lampione, i paesaggi montani della Muntenia e della Bucovina con la meraviglia assoluta dei Monasteri, ricchi di storia e carichi di spiritualità, la Transilvania con i castelli e i centri storici più significativi.
L'accoglienza nei confronti del nostro gruppo è stata ottima. Le persone sono state ospitali, sorridenti, pronte a comunicare con noi, forse per un istintivo legame dovuto al fatto che la loro lingua deriva soprattutto dal latino parlato ai tempi in cui le legioni dell'imperatore Traiano governavano le regioni a nord del Danubio oppure perché sono state nel nostro paese per motivi di lavoro. Cristina la nostra guida e accompagnatrice, una persona veramente simpatica e gentile, con la sua vasta conoscenza ci ha preparato a dovere a ogni tappa e ci ha fatto conoscere e apprezzare la storia di una nazione vittima di tante invasioni e occupazioni in cui si intrecciano una miscellanea di culture. Su nostra richiesta ha inserito delle visite extra a Sibiu, a Tarsu Mures e Brasov. È stata veramente apprezzata la visita guidata di Suor Tatiana la Superiora del monastero Moldovita in Bucovina, eccellente allieva di Papa Ratzinger a Ratisbona.
Cosa abbiamo visto in Romania? Di tutto. Oltre alle chiese in legno del Maramures, un paradiso di tradizioni, il cimitero allegro di Sapanta, i Monasteri della Bucovina con affreschi esterni relativi a storie della Bibbia, il castello di Bran, costruito sulla roccia dai Templari e associato alla leggenda di Dracula descritta nel romanzo di Bram Stoker, (da mettere in conto le lunghissime file in quanto non si può prenotare la visita), la Romania offre una varietà di attrazioni turistiche, sia culturali che paesaggistiche, da poter accontentare davvero tutti. Una città dinamica e giovane come Cluj-Napoca, romantiche città medievali come Sighisoara, Sibiu e Brasov, Sinaia la perla dei Carpazi con ville e hotel moderni, il castello di Peles in stile rinascimentale tedesco e neogotico, con sale ispirate agli stili veneziano, moresco e turco, Bucarest, la capitale con un cuore medievale, ricca di palazzi sontuosi, parchi e musei, costruita sul modello di Parigi e cuore del cambiamento più dinamico. Il Palazzo del Parlamento resta una delle principali attrazioni della capitale della Romania, il secondo edificio più grande del mondo per estensione. Non erano in programma, ma abbiamo visitato anche il Museo Nazionale di Storia dove sono esposti gli antichi ori della Romania e il Museo del villaggio con più di 350 costruzioni tradizionali giunte da tutte le regioni del Paese. Ci potete aggiungere la navigazione nel delta del Danubio, il maestoso e secondo fiume più lungo d'Europa, con le diramazioni dei canali che si aprono in mezzo alla ricchezza della vegetazione. In lontananza abbiamo intravisto stormi di pellicani in volo, sulle rive garzette, aironi ma in quantità limitata, animali domestici come mucche e capre, tanti pescatori e piccole imbarcazioni con i turisti.
Gli alberghi erano di buon livello; in questo viaggio compivano gli anni Davide, Annamaria e Domenico e la fantastica Cristina sempre impeccabile e disponibile ci fatto preparare delle torte veramente squisite. Sono stati molto simpatici anche gli sposi che ci hanno invitato ai festeggiamenti del loro matrimonio che si svolgevano nel nostro albergo. Lo stesso autista quando siamo andati in Bucovina, la regione dove abita, ha offerto dolci e grappa e ci ha fatto conoscere la moglie e la sua bambina. Abbiamo scoperto che i romeni adorano il cibo. Al ristorante vengono servite porzioni esagerate. Abbiamo chiesto se era possibile limitare le quantità, ma in Romania non è possibile, è inevitabile e prima di ogni pranzo spesso viene offerto un bicchiere di grappa fatta in casa. La mamaliga è una deliziosa polenta di farina di mais che accompagna formaggi molto saporiti e per il mio gusto un po' salati, il sarmale pezzetti di maiale e manzo tritati avvolti in foglie di cavolo, e poi zuppe, uova, pancetta, salsicce, spezzatini.
Abbiamo apprezzato il ballo dei bambini vestiti con i costumi tradizionali del Maramures, ci siamo divertiti molto nell'agriturismo di Sibiel dove con la regia di Cristina abbiamo improvvisato un piccolo spettacolo indossando il loro costumi tradizionali e la serata conclusiva del viaggio nel bellissimo locale di Bucarest dove abbiamo gustato un ottimo cibo e assistito a uno spettacolo più attuale di ballerini. Un vivo ringraziamento a Cristina per tutto quello che ha fatto per noi e le auguriamo una felice convalescenza per l'infortunio che ha subito. La Romania è stata una vera sorpresa, è bella da scoprire, da vivere e da visitare.
Maria Teresa Villa
immagini di Maria Teresa Villa, Massimo Biraghi, Michele Zappi
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