Racconti e immagini
Dal 16 al 18.11.2018: I tesori di una Roma insolita.
Alla scoperta di una Roma insolita e non solo...
Roma è una città che non delude mai. Abbiamo trascorso tre giornate veramente piacevoli, con il sole che ci ha accompagnato per tutto il tempo.
La nostra prima tappa è stata Narni dove abbiamo visitato la città sotterranea, scoperta in modo casuale da un gruppo di sei giovani speleogi. Grazie a questa inaspettata scoperta, c'è la certezza che in città esisteva un Tribunale dell'Inquisizione. La visita è iniziata dalla chiesa del XII secolo che conserva affreschi molto antichi ed è proseguita fino alla Sala dei Tormenti dove avevano luogo gli interrogatori. Ha destato parecchia curiosità la vista delle scritte della cella più famosa, carica di simboli e speranze. Molto interessante la suggestiva ricostruzione virtuale, per comprendere le varie fasi storiche che hanno interessato l'antica chiesa sotterranea.
L'hotel di Roma situato vicino a Piazza Navona ci ha dato la possibilità di godere della città sia di giorno che di sera. Le nostre visite sono iniziate da Palazzo Colonna uno dei più grandi e antichi palazzi privati di Roma. La Galleria è un autentico gioiello barocco ed è stata ideata come sala di rappresentanza per celebrare Marcantonio II Colonna, comandante della flotta pontificia, che sconfisse i Turchi nella battaglia di Lepanto del 1571. Durante la visita abbiamo ammirato le ricche sale, i dipinti del Guercino, Tintoretto, Guido Reni, Carracci con il suo Mangiafagioli ed altri capolavori, le sculture e gli arredi preziosi.
A pochi metri dalla fontana di Trevi si trova Vicus Caprarius - La Città dell'Acqua, un sito archeologico scoperto nel 1999 quando furono iniziati i lavori di restauro di una sala cinematografica. Si tratta di una domus imperiale e di resti di un serbatoio di acqua proveniente dall'acquedotto Vergine, ancora funzionante. Attualmente rifornisce, oltre alla Fontana di Trevi, la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona e la Fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna. È stata molto apprezzata la spiegazione dell'archeologo relativa alle modalità di costruzione degli edifici, i materiali usati, il racconto del condotto d'acqua lungo 20 chilometri che risale all'anno 19 a.c., e la passeggiata descrittiva che ci ha portato alla terrazza del Pincio.
Il terzo giorno abbiamo visitato la Galleria Borghese uno dei luoghi simbolo di Roma. Realizzata dal cardinale Scipione Borghese, grande estimatore dell'arte, è uno scrigno pieno di tesori. Ci hanno accolto la “Venere Imperiale” del Canova, Paolina Borghese, elegantemente sdraiata sul divano, le sculture di Gian Lorenzo Bernini "Apollo e Dafne", "la fuga di Enea", "il David", il "ratto di Proserpina". Le pareti sono ricoperte di dipinti ognuno dei quali è un capolavoro; si ammirano l'Amor sacro e l'Amor profano di Tiziano, sei dipinti del Caravaggio e poi tele del Parmigianino e del Correggio, di Leonardo, del Perugino, del Botticelli, di Andrea del Sarto, di Raffaello, ma anche Antonello da Messina, Cranach, Durer, Murillo, Rubens ed altri. Ovunque volgi lo sguardo trovi un capolavoro. Le due ore previste per la visita sono passate velocemente e non sono state sufficienti per godere l'intero percorso.
Prima di partire ci siamo recati al quartiere Coppedè un fantastico miscuglio di arte Liberty, Art Decò, con infiltrazioni di arte greca, gotica, barocca e addirittura medievale. È un complesso di 26 palazzine e 17 villini realizzati negli anni tra il 1913 e 1926 e prende il nome dall'eclettico architetto Gino Coppedè che lo ha realizzato. Si entra nel quartiere da un arcone riccamente decorato da cui scende un grande lampadario in ferro battuto. In questo luogo Dario Argento ha girato alcune scene dei film "Inferno" e "L'uccello dalle piume di cristallo". Per concludere posso affermare che le giornate sono state vissute intensamente sia di giorno che di sera. Non ci siamo risparmiati lunghe camminate per arrivare fino a piazza Venezia, al Colosseo, a piazza San Pietro, alla Fontana di Trevi quando i monumenti sono impreziositi dalle luci della notte e diventano misteriosi e pieni di fascino. Stanchi ma soddisfatti siamo rientrati nelle nostre città di provenienza, arricchiti e appagati da tanta bellezza e da tanta storia.
Maria Teresa Villa
Roma è una città che non delude mai. Abbiamo trascorso tre giornate veramente piacevoli, con il sole che ci ha accompagnato per tutto il tempo.
La nostra prima tappa è stata Narni dove abbiamo visitato la città sotterranea, scoperta in modo casuale da un gruppo di sei giovani speleogi. Grazie a questa inaspettata scoperta, c'è la certezza che in città esisteva un Tribunale dell'Inquisizione. La visita è iniziata dalla chiesa del XII secolo che conserva affreschi molto antichi ed è proseguita fino alla Sala dei Tormenti dove avevano luogo gli interrogatori. Ha destato parecchia curiosità la vista delle scritte della cella più famosa, carica di simboli e speranze. Molto interessante la suggestiva ricostruzione virtuale, per comprendere le varie fasi storiche che hanno interessato l'antica chiesa sotterranea.
L'hotel di Roma situato vicino a Piazza Navona ci ha dato la possibilità di godere della città sia di giorno che di sera. Le nostre visite sono iniziate da Palazzo Colonna uno dei più grandi e antichi palazzi privati di Roma. La Galleria è un autentico gioiello barocco ed è stata ideata come sala di rappresentanza per celebrare Marcantonio II Colonna, comandante della flotta pontificia, che sconfisse i Turchi nella battaglia di Lepanto del 1571. Durante la visita abbiamo ammirato le ricche sale, i dipinti del Guercino, Tintoretto, Guido Reni, Carracci con il suo Mangiafagioli ed altri capolavori, le sculture e gli arredi preziosi.
A pochi metri dalla fontana di Trevi si trova Vicus Caprarius - La Città dell'Acqua, un sito archeologico scoperto nel 1999 quando furono iniziati i lavori di restauro di una sala cinematografica. Si tratta di una domus imperiale e di resti di un serbatoio di acqua proveniente dall'acquedotto Vergine, ancora funzionante. Attualmente rifornisce, oltre alla Fontana di Trevi, la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona e la Fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna. È stata molto apprezzata la spiegazione dell'archeologo relativa alle modalità di costruzione degli edifici, i materiali usati, il racconto del condotto d'acqua lungo 20 chilometri che risale all'anno 19 a.c., e la passeggiata descrittiva che ci ha portato alla terrazza del Pincio.
Il terzo giorno abbiamo visitato la Galleria Borghese uno dei luoghi simbolo di Roma. Realizzata dal cardinale Scipione Borghese, grande estimatore dell'arte, è uno scrigno pieno di tesori. Ci hanno accolto la “Venere Imperiale” del Canova, Paolina Borghese, elegantemente sdraiata sul divano, le sculture di Gian Lorenzo Bernini "Apollo e Dafne", "la fuga di Enea", "il David", il "ratto di Proserpina". Le pareti sono ricoperte di dipinti ognuno dei quali è un capolavoro; si ammirano l'Amor sacro e l'Amor profano di Tiziano, sei dipinti del Caravaggio e poi tele del Parmigianino e del Correggio, di Leonardo, del Perugino, del Botticelli, di Andrea del Sarto, di Raffaello, ma anche Antonello da Messina, Cranach, Durer, Murillo, Rubens ed altri. Ovunque volgi lo sguardo trovi un capolavoro. Le due ore previste per la visita sono passate velocemente e non sono state sufficienti per godere l'intero percorso.
Prima di partire ci siamo recati al quartiere Coppedè un fantastico miscuglio di arte Liberty, Art Decò, con infiltrazioni di arte greca, gotica, barocca e addirittura medievale. È un complesso di 26 palazzine e 17 villini realizzati negli anni tra il 1913 e 1926 e prende il nome dall'eclettico architetto Gino Coppedè che lo ha realizzato. Si entra nel quartiere da un arcone riccamente decorato da cui scende un grande lampadario in ferro battuto. In questo luogo Dario Argento ha girato alcune scene dei film "Inferno" e "L'uccello dalle piume di cristallo". Per concludere posso affermare che le giornate sono state vissute intensamente sia di giorno che di sera. Non ci siamo risparmiati lunghe camminate per arrivare fino a piazza Venezia, al Colosseo, a piazza San Pietro, alla Fontana di Trevi quando i monumenti sono impreziositi dalle luci della notte e diventano misteriosi e pieni di fascino. Stanchi ma soddisfatti siamo rientrati nelle nostre città di provenienza, arricchiti e appagati da tanta bellezza e da tanta storia.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi
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