Racconti e immagini

03.06.2018: ESCURSIONE ZONA PARCO MONTE S.BARTOLO
Percorso: Colombarone, Castel di Mezzo, Fiorenzuola di Focara, Monte Brisighella, Monte Castellaro, Marina Alta
Durata: ore 5:30 circa
Dislivello: m 500 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 7:30 da Faenza, p.le Pancrazi, con pullman
Referenti: Cristian Buranti, Gabriella Galeotti

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immagini di Cristian Buranti

PARCO NATURALE DEL MONTE S. BARTOLO:
LA MONTAGNA A PICCO SUL MARE


Quando pensiamo alla costa adriatica, l'immagine che prende forma nella nostra mente è quella delle vaste ed assolate spiagge della riviera romagnola che si estendono a perdita d'occhio. Eppure è sufficiente spostarsi di qualche decina di chilometri verso sud e oltrepassare il confine con le Marche, per trovarsi di fronte ad uno spettacolo inatteso: la monotonia della pianura e del litorale sabbioso si infrange di colpo contro la mole imponente di un verde promontorio, il Monte S. Bartolo, che si estende per circa venti chilometri, percorso da una tortuosa strada panoramica che si dipana tra saliscendi, tornanti e vedute mozzafiato, per la gioia di centauri e cicloturisti.
Tuttavia per cogliere fino in fondo la vera essenza di questo Parco Naturale ed esplorarne gli angoli più intimi, non c'è cosa migliore che percorrere a piedi i sentieri che lo attraversano.
Il nostro itinerario avrà inizio da Colombarone, un piccolo paese sulla SS 16 e per tutta la sua durata sarà un susseguirsi di forti emozioni. Saliremo immersi in un ombroso querceto per sbucare sul "Tetto del Mondo", un punto panoramico così chiamato per l'incantevole veduta a 360 gradi che spazia dalla riviera adriatica al Monte Titano, al vicino castello di Gradara, teatro della celebre tragedia di Paolo e Francesca, resa immortale dai versi del Sommo Poeta, fino alle maestose vette dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
Proseguiremo attraverso i borghi medievali di Castel di Mezzo e Fiorenzuola di Focara, che conservano ancora intatte le mura fortificate e gli antichi edifici, nonché il loro fascino che perdura nei secoli. Percorreremo sentieri che serpeggiano ai margini di vigneti e colture di ulivo e costeggeremo vasti campi di grano il cui colore dorato delle spighe crea un nitido contrasto con l'azzurro del cielo e il blu intenso del mare. Ci immergeremo nel cuore di selvaggi tratti boscosi in cui stenta a penetrare la luce del sole, per poi uscire allo scoperto, avvolti dal profumo e dal colore giallo intenso delle ginestre in fiore ad ammirare le ripide falesie che dalla cima di Monte Castellaro strapiombano sull'Adriatico, ed osserveremo il volo dei rapaci intenti in ardite evoluzioni acrobatiche.
Il nostro superbo cammino tra terra, mare e cielo vedrà la conclusione presso Marina Alta, un minuscolo abitato situato a pochi chilometri da Pesaro, in una splendida posizione panoramica dalla quale potremo spaziare ancora una volta con lo sguardo su questo incantevole contesto paesaggistico, di cui, vi assicuro, conserverete un ricordo indelebile.

Cristian Buranti


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