Racconti e immagini

Dal 27.04.2018 al 01.05.2018: Ponte alla scoperta dell'alto Molise

ALTO MOLISE

Il viaggio nella destinazione che abbiamo scelto per il ponte lungo del 1° maggio è stato di grande soddisfazione perché l'Alto Molise ci ha sorpreso per diversi motivi: la bellezza dell'ambiente, prevalentemente montuoso e collinare, la varietà della flora, la presenza di tante opere d'arte e la gentilezza dei molisani. Per preparare un itinerario così articolato in un territorio che non è proprio facile abbiamo avuto il contributo di idee e consigli –anche per i punti dove sostare- dell'Isernia Camper Club (cui abbiamo in comune l'appartenenza all'Unione Club Amici), che ringraziamo vivamente.

Venerdì 27/4
La prima località del nostro tour è PESCOPENNATARO che è in una posizione strategica che domina la valle del Sangro, paese della pietra perché ha dato i natali a numerosi maestri scalpellini. Ci sistemiamo nell'area del campeggio "Abete Bianco", posto nel percorso delle piste da sci di fondo.

Sabato 28/4
La mattina seguente giriamo tra i roccioni appuntiti e frastagliati ("peschi"), con le case aggrappate alla base di essi, alla ricerca di terrazzamenti dove osservare il paesaggio e la conformazione delle rocce. Facciamo spesa di prodotti locali (pecorino, pasta di marchi molisani, sughi, noci...) e sostiamo al bar, dove il barista ci racconta l'abbondanza di neve ed il freddo rigido dei loro inverni.
Una strada in salita, stretta e tortuosa, ci porta all'Eremo di San Luca (m 1.550) di cui vediamo la grotta, la piccola chiesa e un paesaggio incantevole perché davanti a noi, oltre la distesa silente del bosco, si ha la vallata del Sangro e Pescopennataro con i suoi picchi rocciosi. In questo ambiente gli abeti bianchi sono talmente maestosi, che vengono detti "abeti soprani".
CAPRACOTTA è il paese più dotato di strutture turistiche, perché è il cuore dello sport dello sci di fondo. Facciamo un giro per il paese e una sosta acquisti al caseificio, poi allestiamo una bella tavolata nell'area di sosta camper, e pranziamo tutti assieme en plein air, con un mix di gastronomia romagnola (ciò che arriva da casa) e molisana (gli acquisti, tra cui pampanella, focacce, olive e formaggi).
Per raggiungere la destinazione successiva dobbiamo fare una strada alternativa a quella più diretta, che è chiusa causa valanghe che hanno reso inagibile il manto stradale. Transitiamo quindi per Roccasicura, Forlì del Sannio e arriviamo a Rocchetta al Volturno, dove visitiamo un luogo della memoria, il Museo internazionale delle guerre mondiali, ben illustrato da uno dei suoi curatori, che ci dà la sensazione di percorrere i sentieri della storia, rivivendo non solo i momenti cruenti ma anche la normale vita da campo degli eserciti.
Trascorriamo la notte in un'area verde, adiacente alle sorgenti del fiume Volturno.

Domenica 29/4
La visita all'area archeologica di CASTEL SAN VINCENZO rivela che con scavi recenti è stato portato alla luce un monastero benedettino la cui fondazione risale all'VIII sec.; fu assai importante perché avamposto tra i territori longobardi e quelli conquistati dai Franchi, guadagnandosi il riconoscimento di comunità autonoma, che poteva eleggere il proprio abate senza interferenze da parte di altre autorità ecclesiastiche. L'ambiente più prezioso è la cripta di Epifanio, è tenuto sotto chiave; ci viene aperta dal custode che ci fornisce una spiegazione accurata degli antichi affreschi che la decorano. Visitiamo anche l'abbazia, che è stata riedificata in tempi più recenti ed è tuttora retta da alcuni abati. In pochi chilometri andiamo sulle sponde del lago di San Vincenzo che non è molto grande ma ha le acque di un incredibile color verde.
Nel pomeriggio visita di ISERNIA, che è stata ampiamente interessata dalle distruzioni belliche. Percorriamo i vicoli lastricati del centro storico, la centrale via Marcelli, vediamo il Duomo, la particolare Fontana Fraterna ed il museo che ha due sezioni: quella della lavorazione del merletto e quella della guerra mondiale.
In serata forte pioggia, che però non ostacola la volontà di andare a cena fuori!

Lunedì 30/4
Arditamente sulla sommità del paese di PESCOLANCIANO c'è il castello D'Alessandro. Il cancello è chiuso, ma ci presentiamo ugualmente all'ingresso sperando di poter dare un'occhiata al cortile; ci accoglie una signora che, con grande cordialità, ci fa entrare, ci dice che il castello attualmente è in parte pubblico e in parte privato, e si offre di mostrarci gli ambienti di cui ha le chiavi. Scopriremo poi che è Anna D'Alessandro, ultima erede della famiglia ducale del castello, e così intavoliamo una conversazione su cose araldiche e tecniche di restauro, poiché lei ha fatto studi artistici a Ravenna; ci mostra il giardino che ha lavori in corso e sta arricchendo con statue e arredi d'epoca. Infine ci mostra il tracciato del tratturo Castel di Sangro/Lucera che ci appare molto largo, una vera "autostrada delle greggi".
Decidiamo una variante all'itinerario programmato e raggiungiamo BAGNOLI DEL TRIGNO. Ottima scelta, perché presenta un aspetto suggestivo e caratteristico, tale da meritarsi l'appellativo di "Perla del Molise". Non è facile parcheggiare i camper, e ci è utile la collaborazione di quasi metà del paese; raggiunta la piazza centrale notiamo la sede di un'Associazione che di lì a poco ci fa raggiungere da Lorenzo, un diciassettenne volontario che ci guida in tutta Bagnoli, spiegandoci che sorge su un massiccio roccioso la cui parte più alta –con imponente castello- è a 783 metri, la più bassa a 660. Le due altimetrie hanno prodotto la "scissione" sociale e culturale del paese in due zone distinte: "Terra di sotto" e "Terra di sopra".
Quello che rende famoso PIETRABBONDANTE oltre i confini molisani è il Teatro sannitico, con annesso tempio: il complesso è immerso in un paesaggio stupendo.
I resti archeologici ci appaiono in buono stato di conservazione e consentono una chiara lettura di come poteva essere il sito.

Martedì 1/5
Anche ad AGNONE non è stato facile posizionarsi nel parcheggio destinato ai camper, e ancora una volta troviamo un automobilista del luogo che precede il camper di testa, di Stefania con Carlo, nel labirintico percorso che porta alla piazza a fianco dell'ospedale. È la cittadina più grande dell'Alto Molise, ma lo spopolamento e l'emigrazione hanno ridotto fortemente i suoi abitanti, così come è avvenuto negli altri paesi.
Un giro per la città rivela il suo aspetto nobile e austero, poi andiamo alla fonderia Marinelli, famosa per la produzione di campane nel mondo e, in particolare, per il Vaticano. Interessante è l'illustrazione dell'impegnativo ciclo di produzione, spiegazione che si conclude con un concerto di campane dove notiamo la differente sonorità di ciascuna di esse.
Con Agnone termina il nostro viaggio nell'Alto Molise; ci affrettiamo a rientrare per non trovarci in mezzo all'ingorgo autostradale che solitamente caratterizza i dì festa nella buona stagione.

Rosanna Gardella


0001 0002 0003 0004 0005 0006 0007 0008 0009 0010 0011 0012 0013 0014 0015 0016 0017 0018 0019 0020 0021 0022 0023 0024 0025 0026 0027 0028 0029 0030 0031 0032 0033 0034 0035 0036 0037 0038 0039 0040 0041 0042 0043 0044 0045 0046 0047 0048 0049 0050 0051 0052 0053 0054 0055 0056 0057 0058 0059 0060 0061 0062 0063 0064 0065 0066 0067 0068 0069 0070 0071 0072

Go Top

Valid XHTML 1.0 Transitional