Racconti e immagini
Dal 16 al 22.04.2018: Grecia: un viaggio alla scoperta delle origini della nostra civiltà
GRECIA
fra mito e natura, un viaggio alla scoperta delle origini della nostra civiltà
La Grecia classica per molti è un ammasso di rovine storiche, dimenticando che è la culla della civiltà occidentale, la madre patria di molti filosofi, come Socrate e Platone, il luogo dov'è nata la democrazia, ma è anche la patria del teatro, della commedia e soprattutto della tragedia. Il suo glorioso passato, i panorami mozzafiato bastano e avanzano per rendere il paese ellenico una meta interessante. Non è stato facile scegliere le località da visitare rinunciando ad alcune importanti mete, ideare un itinerario che potesse attrarre chi vi affrontava il suo primo viaggio oppure chi vi tornava dopo tanti anni. Usciti dall'aeroporto siamo partiti per Capo Sounion a 70 km da Atene, la punta più meridionale dell'Attica dove fu costruito un tempio dedicato a Poseidone il dio del mare. Le sedici colonne doriche rimaste si ergevano bianchissime contro un cielo offuscato dalla sabbia, su una delle quali si può ancora leggere la firma di lord Byron, innamorato del luogo. Ad Atene siamo saliti all'Acropoli tra una folla di turisti e studenti vocianti, con l'improvvisa visione dei Propilei, per ammirare il monumento simbolo di Atene, il Partenone, un luogo dedicato non solo al culto religioso, che per millenni ha anche rappresentato un rifugio per la popolazione durante le invasioni nemiche. La nostra valente guida ci ha trasportato indietro nei secoli e ci ha fatto assaporare l'atmosfera di quell'età dell'oro che fu l'Atene del quinto secolo a.C. sotto il governo di Pericle con la mente coordinatrice di Fidia per la costruzione dei principali monumenti, ma ci ha raccontato anche la sua decadenza dovuta a tutte le trasformazioni e i saccheggi subiti nei secoli con le diverse conquiste. È stata piacevole anche la passeggiata nella Plaka il quartiere più antico e pittoresco della città di Atene, sederci in un caratteristico locale per mangiare la moussaka e gli spiedini di diversi tipi di carne.
È stata molto apprezzata la minicrociera alle isole di Egina, Poros ed Hydra, in una bellissima giornata. La prima isola in cui siamo scesi è Egina, nota per le piante di pistacchio e per il tempio di Afaia, costruito nel quinto secolo a.C. uno dei più belli e meglio conservati dell'antichità. La seconda meta Poros non offre nulla di particolare. L'ultima isola su cui siamo scesi è Hydra, dove è vietato circolare con qualsiasi mezzo a motore. Nel porto hai la possibilità di utilizzare gli asinelli per visitare i minuscoli villaggi. È un'isola mondana, famosa per le ville fatte costruire dalla ricca borghesia in ascesa. A bordo della nave l'animazione è stata molto vivace tra esibizioni e lezioni di sirtaki di due valenti ballerine. Siamo poi partiti in direzione del Peloponneso con sosta al Canale di Corinto e abbiamo raggiunto Epidauro per la visita guidata del famoso e affollatissimo teatro dall'acustica perfetta. Abbiamo proseguito per il sito archeologico di Micene, situato in una zona caratterizzata da un paesaggio arido e selvaggio, con un fascino particolare dato dell'imponenza dei monumenti e dalle leggende che lo hanno interessato. La visita è iniziata dalla Tomba di Atreo nota come tomba di Agamennone, il re di Micene che al ritorno dalla guerra di Troia fu ucciso per mano dell'amante della moglie Clitennestra. Magnifica la Porta dei Leoni attraverso la quale si accede alla Cittadella con le Tombe Reali, le Mura ciclopiche e l'esterno del Palazzo. Per raggiungere la cittadina portuale di Itea, dove ci attendeva il nostro hotel, abbiamo percorso la strada costiera con un'incantevole vista sul mare e abbiamo attraversato il golfo di Corinto sul più lungo ponte strallato con una gittata di 2883 metri, sospeso grazie all'aiuto di speciali cavi (stralli) ancorati a piloni, inaugurato in occasione dei Giochi Olimpici di Atene del 2004. Delfi è circondato da uno splendido panorama naturale. Tra l'XI e il IX secolo a.C. fu costruito il santuario al dio Apollo; il luogo fu scelto perché da un crepaccio del suolo scaturiva un vapore inebriante che ispirava le predizioni e le profezie della Pizia, la sacerdotessa che veniva consultata soprattutto per questioni politiche. Il sito archeologico è vasto e complesso ed è molto interessante. Il museo merita una visita approfondita per i numerosi capolavori dell'arte antica tra cui i Tesori, la statua dell'Auriga e la Sfinge alata. L'altra attrazione imperdibile della Grecia sono le Meteore in Tessaglia, un complesso di rocce e pinnacoli sormontati da monasteri ortodossi costruiti a partire dal XIV secolo, che attualmente si possono raggiungere attraverso scalini scavati nella roccia. I monasteri completamente ristrutturati e abitati sono sei, di cui due dalle monache. Ne abbiamo visitati due, uno maschile e uno femminile e noi donne abbiamo dovuto indossare gonne sopra i pantaloni per coprire le ginocchia. All'interno delle chiese dei monasteri sono conservati gli affreschi, che ricoprono intere pareti, ma che è assolutamente vietato fotografare. Un altro sito archeologico ben conservato che ci ha incantato è Vergina la capitale del regno di Macedonia, terra che ha dato i natali al re Filippo e al figlio Alessandro Magno. Eccezionali le urne d'oro contenenti le ossa del defunto e di una delle mogli del re. Splendide le corone di foglie di quercia e di mirto finemente lavorate e tutto il corredo funebre, conservati in teche in una penombra che simula il tumulo sotto cui si trovavano i monumenti sacri. Il nostro viaggio si è concluso a Salonicco, la seconda città per importanza della Grecia, sede di una prestigiosa università. Molto interessante l'arco di Galerio completamente decorato da statue di soldati romani e la Rotonda romana che conserva all'interno degli affreschi e dei mosaici. La chiesa di Santa Sofia è la copia di quella più celebre di Istanbul, la chiesa di San Demetrio, dedicata al patrono della città, è una delle chiese più maestose di tutta la Grecia e nella cripta sono conservate le ossa del Santo. La Torre bianca è il simbolo della città e si trova su un lunghissimo lungomare, un luogo ideale per passeggiare, con spettacoli di artisti di strada e un bel parco verde alle spalle. L'esperienza è stata positiva, la nostra curiosità è stata stimolata e appagata, l'atmosfera del gruppo è stata piacevole, peccato che il viaggio si sia concluso troppo presto.
Maria Teresa Villa
fra mito e natura, un viaggio alla scoperta delle origini della nostra civiltà
La Grecia classica per molti è un ammasso di rovine storiche, dimenticando che è la culla della civiltà occidentale, la madre patria di molti filosofi, come Socrate e Platone, il luogo dov'è nata la democrazia, ma è anche la patria del teatro, della commedia e soprattutto della tragedia. Il suo glorioso passato, i panorami mozzafiato bastano e avanzano per rendere il paese ellenico una meta interessante. Non è stato facile scegliere le località da visitare rinunciando ad alcune importanti mete, ideare un itinerario che potesse attrarre chi vi affrontava il suo primo viaggio oppure chi vi tornava dopo tanti anni. Usciti dall'aeroporto siamo partiti per Capo Sounion a 70 km da Atene, la punta più meridionale dell'Attica dove fu costruito un tempio dedicato a Poseidone il dio del mare. Le sedici colonne doriche rimaste si ergevano bianchissime contro un cielo offuscato dalla sabbia, su una delle quali si può ancora leggere la firma di lord Byron, innamorato del luogo. Ad Atene siamo saliti all'Acropoli tra una folla di turisti e studenti vocianti, con l'improvvisa visione dei Propilei, per ammirare il monumento simbolo di Atene, il Partenone, un luogo dedicato non solo al culto religioso, che per millenni ha anche rappresentato un rifugio per la popolazione durante le invasioni nemiche. La nostra valente guida ci ha trasportato indietro nei secoli e ci ha fatto assaporare l'atmosfera di quell'età dell'oro che fu l'Atene del quinto secolo a.C. sotto il governo di Pericle con la mente coordinatrice di Fidia per la costruzione dei principali monumenti, ma ci ha raccontato anche la sua decadenza dovuta a tutte le trasformazioni e i saccheggi subiti nei secoli con le diverse conquiste. È stata piacevole anche la passeggiata nella Plaka il quartiere più antico e pittoresco della città di Atene, sederci in un caratteristico locale per mangiare la moussaka e gli spiedini di diversi tipi di carne.
È stata molto apprezzata la minicrociera alle isole di Egina, Poros ed Hydra, in una bellissima giornata. La prima isola in cui siamo scesi è Egina, nota per le piante di pistacchio e per il tempio di Afaia, costruito nel quinto secolo a.C. uno dei più belli e meglio conservati dell'antichità. La seconda meta Poros non offre nulla di particolare. L'ultima isola su cui siamo scesi è Hydra, dove è vietato circolare con qualsiasi mezzo a motore. Nel porto hai la possibilità di utilizzare gli asinelli per visitare i minuscoli villaggi. È un'isola mondana, famosa per le ville fatte costruire dalla ricca borghesia in ascesa. A bordo della nave l'animazione è stata molto vivace tra esibizioni e lezioni di sirtaki di due valenti ballerine. Siamo poi partiti in direzione del Peloponneso con sosta al Canale di Corinto e abbiamo raggiunto Epidauro per la visita guidata del famoso e affollatissimo teatro dall'acustica perfetta. Abbiamo proseguito per il sito archeologico di Micene, situato in una zona caratterizzata da un paesaggio arido e selvaggio, con un fascino particolare dato dell'imponenza dei monumenti e dalle leggende che lo hanno interessato. La visita è iniziata dalla Tomba di Atreo nota come tomba di Agamennone, il re di Micene che al ritorno dalla guerra di Troia fu ucciso per mano dell'amante della moglie Clitennestra. Magnifica la Porta dei Leoni attraverso la quale si accede alla Cittadella con le Tombe Reali, le Mura ciclopiche e l'esterno del Palazzo. Per raggiungere la cittadina portuale di Itea, dove ci attendeva il nostro hotel, abbiamo percorso la strada costiera con un'incantevole vista sul mare e abbiamo attraversato il golfo di Corinto sul più lungo ponte strallato con una gittata di 2883 metri, sospeso grazie all'aiuto di speciali cavi (stralli) ancorati a piloni, inaugurato in occasione dei Giochi Olimpici di Atene del 2004. Delfi è circondato da uno splendido panorama naturale. Tra l'XI e il IX secolo a.C. fu costruito il santuario al dio Apollo; il luogo fu scelto perché da un crepaccio del suolo scaturiva un vapore inebriante che ispirava le predizioni e le profezie della Pizia, la sacerdotessa che veniva consultata soprattutto per questioni politiche. Il sito archeologico è vasto e complesso ed è molto interessante. Il museo merita una visita approfondita per i numerosi capolavori dell'arte antica tra cui i Tesori, la statua dell'Auriga e la Sfinge alata. L'altra attrazione imperdibile della Grecia sono le Meteore in Tessaglia, un complesso di rocce e pinnacoli sormontati da monasteri ortodossi costruiti a partire dal XIV secolo, che attualmente si possono raggiungere attraverso scalini scavati nella roccia. I monasteri completamente ristrutturati e abitati sono sei, di cui due dalle monache. Ne abbiamo visitati due, uno maschile e uno femminile e noi donne abbiamo dovuto indossare gonne sopra i pantaloni per coprire le ginocchia. All'interno delle chiese dei monasteri sono conservati gli affreschi, che ricoprono intere pareti, ma che è assolutamente vietato fotografare. Un altro sito archeologico ben conservato che ci ha incantato è Vergina la capitale del regno di Macedonia, terra che ha dato i natali al re Filippo e al figlio Alessandro Magno. Eccezionali le urne d'oro contenenti le ossa del defunto e di una delle mogli del re. Splendide le corone di foglie di quercia e di mirto finemente lavorate e tutto il corredo funebre, conservati in teche in una penombra che simula il tumulo sotto cui si trovavano i monumenti sacri. Il nostro viaggio si è concluso a Salonicco, la seconda città per importanza della Grecia, sede di una prestigiosa università. Molto interessante l'arco di Galerio completamente decorato da statue di soldati romani e la Rotonda romana che conserva all'interno degli affreschi e dei mosaici. La chiesa di Santa Sofia è la copia di quella più celebre di Istanbul, la chiesa di San Demetrio, dedicata al patrono della città, è una delle chiese più maestose di tutta la Grecia e nella cripta sono conservate le ossa del Santo. La Torre bianca è il simbolo della città e si trova su un lunghissimo lungomare, un luogo ideale per passeggiare, con spettacoli di artisti di strada e un bel parco verde alle spalle. L'esperienza è stata positiva, la nostra curiosità è stata stimolata e appagata, l'atmosfera del gruppo è stata piacevole, peccato che il viaggio si sia concluso troppo presto.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi
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