Racconti e immagini

dal 06 al 08.10.2017: Nel Montefeltro Marchigiano

Il 6/7/8 ottobre 2017 siamo stati nel MONTEFELTRO Marchigiano

Al venerdì pomeriggio ritrovo all'area sosta camper di Carpegna (via Aldo Moro)
Di sabato, dopo il temporale notturno, è pieno sole. Raggiungiamo le destinazioni previste utilizzando solo alcuni dei nostri camper, sapendo che vi sarà scarsa disponibilità di parcheggi. Prima tappa al convento francescano di Montefiorentino, il più grande delle Marche, fondato nel 1248. All'interno della chiesa vediamo la Cappella dei Conti Oliva, opera rinascimentale voluta dal conte Carlo Oliva per realizzarvi i monumenti sepolcrali dei genitori Gianfrancesco Oliva e Marsibilia Trinci. Per la sua realizzazione chiamò gli artisti più apprezzati da Federico da Montefeltro, creando un'opera raffinata, con cupola e finestre rotonde profilate in pietra grigia, pavimento maiolicato e sepolcri marmorei finemente scolpiti. Sull'altare si trova la pala, con splendida cornice, della Madonna col Bambino e santi, del pittore urbinate Giovanni Santi, padre di Raffaello Sanzio. Ci sono inoltre due inginocchiatoi originali ai lati dell'ingresso, abbelliti da intarsi, datati 1493. All'esterno ci soffermiamo a vedere l'orto dei prati.

Ci spostiamo poi al paese di CARPEGNA, adagiato alla base dell'omonimo monte, la cui storia ruota intorno alla famiglia dei conti di Carpegna, che diedero origine anche alle casate dei Malatesta e ai Montefeltro. Visitiamo l'imponente e severo palazzo dei conti; dove la nostra guida ci fa rivivere lo spirito del tempo e le articolate vicende della potente famiglia, "serenamente" dominante, descrivendoci i suoi rapporti con lo stato pontificio e i casati nobiliari o regnanti dell'epoca. L'edificio presenta un vasto atrio con massicci pilastri. Salendo al piano nobile si arriva alle sale più importanti e rappresentative quali: la sala verde, la sala gialla e quella del ricevimento, il tutto mantenuto con arredamenti dell'epoca. Il giardino, rivolto verso il monte Carpegna, ha anche una pesciaia, dove nuotano tranquille 2 bianche oche: una è Canoa e l'altra è Canotto.

Nel pomeriggio spostamento a FRONTINO, il comune più piccolo del pesarese, delizioso borgo fortificato con la cinta muraria intatta, che è tra i "Borghi più belli d'Italia" e Bandiera Arancione. Vediamo la torre civica del 1300 ricoperta di vite americana che i questi giorno ha già molte foglie rosso acceso e poi, a nord del paese, la monumentale fontana moderna dell'artista torinese Franco Assetto. Incontriamo Nicola, che il Comune ha incaricato della nostra accoglienza, che ci apre il Museo Franco Assetto (è l'artista della fontana che, venuto in contatto con questi luoghi, ne rimase così affascinato da donare larga parte della propria opera al Comune, il quale ha allestito il museo per contenerla) e il delizioso antico Mulino di ponte Vecchio, posto sul torrente Mutino, dove c'è anche il Museo del pane.
Decidiamo di percorrere pochi km e di arrivare a PIANDIMELETO nella Valle del Foglia, per vedere il borgo medioevale, la parrocchiale di S. Biagio e soprattutto il palazzo fortificato dei conti Oliva, feudatari del luogo. All'uscita dal castello troviamo in sosta due automobili storiche, una Citroen ed una nero-lucente Fiat 1100 d'epoca, che suscitano l'ammirazione del nostro gruppo.
Ritorno a Carpegna per la cena insieme al ristorante-osteria "Da Silvana" e pernottamento nell'area di sosta ai bordi del paese.

La domenica trasferimento a MACERATA FELTRIA, la Pitinum Pisaurense romana, dove la nostra visita inizia nella parte bassa; nella parrocchiale vediamo il grande crocefisso trecentesco di Olivuccio di Ceccarello, passiamo davanti alla facciata decadente del modesto stabilimento termale, alla fontana in ghisa, poi superato il ponte sul fiume Apsa, visitiamo il centro storico o "Castello" che ha edifici di pregio, tra cui il Palazzo del podestà, la Torre civica, palazzi nobiliari, la chiesa di S. Giuseppe con il paliotto in cuoio dipinto del Quattrocento, oltre al Museo della radio d'epoca (secondo in Italia dopo quello di Torino) ed al Museo archeologico, che visitiamo.
Per il pranzo ci spostiamo un paio di km a N del paese, nell'area verde del laghetto di pesca, poi vediamo l'esterno della pieve medioevale di San Cassiano collocata al centro dell'area archeologica di Pitinum Pisaurense, l'unica città romana del Montefeltro orientale.

Quest'uscita ci ha confermato che il MONTEFELTRO è un territorio sorprendentemente interessante, a partire dagli scorci panoramici che sa offrire.

Rosanna Gardella


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