Racconti e immagini

dal 22 al 29.08.2017: POLONIA

POLONIA: un viaggio fra le città d'arte

La Polonia è una terra ricca di splendidi gioielli artistici e storici. Si trova nel cuore dell'Europa, eppure è un Paese ancora poco conosciuto, dove c'è molto altro da scoprire oltre alla celebratissima Cracovia. La Polonia per oltre un secolo era scomparsa dalle carte d'Europa, spartita tra Stati diversi; nel dopoguerra per quarantacinque anni è entrata nell'orbita dell'influenza sovietica fino alla formazione di un sindacato indipendente "Solidarnosc" che ha portato alla nascita della Repubblica nel 1989 e al recupero della sua sovranità. Roberto Polce autore di diverse guide di viaggio, soprattutto sulla Polonia, vive a Danzica e ci ha accompagnato in questo viaggio dove abbiamo avuto occasione di fugare pregiudizi e luoghi comuni sulla Polonia. Con meraviglia abbiamo scoperto un paese in rapido sviluppo dal punto di vista sia economico che culturale, abitato da giovani intraprendenti. Tutte le città che abbiamo visitato ci hanno colpito per la suggestione e la ricchezza culturale dei loro centri storici veramente ben conservati, quasi completamente pedonalizzati. Solo così abbiamo potuto cogliere la magia e l'atmosfera del passato. La Polonia è la patria di illustri personaggi come Copernico, Chopin, Marie-Curie Sklodowska ed ha anche dato i natali a Papa Giovanni Paolo II, venerato come un santo. Un potente simbolo della rinascita polacca è sicuramente rappresentato da Varsavia, città completamente distrutta nel 1944 e pazientemente ricostruita fedelmente nei decenni grazie ad immagini ed opere d'arte, tra cui i disegni del Canaletto. La città ci ha accolto con una pioggia battente, ma il secondo giorno abbiamo apprezzato il bellissimo parco Lazienki dedicato a Chopin con la splendida residenza nobiliare circondata dal lago. A seguire il palazzo di Wilanow, un tempo residenza estiva dei re e della nobiltà polacca, opera di un architetto italiano, con una facciata barocca riportata all'antico splendore. Danzica è particolarmente affascinante e ci ha colpito in modo speciale. Le facciate delle abitazioni ricordano le città portuali del nord, è stato bello passeggiare sia di giorno che di sera nelle viuzze su cui si affacciano ristoranti, caffè e birrerie, negozietti traboccanti di oggetti d'ambra. Sulla Strada Reale che porta al vecchio porto si trovano i palazzetti più spettacolari e la statua di Nettuno, simbolo della città. A Danzica sono successi alcuni degli episodi più emblematici della storia europea del 1900: qui nel 1939 è scoppiata la seconda guerra mondiale e qui nel 1980 è nata Solidarnosc. Malbork anticamente fu la capitale dei Cavalieri Teutonici. ll castello era la sede del Gran Maestro dell'ordine, uno dei tre grandi ordini di monaci combattenti dell'età delle crociate, assieme ai Templari e agli Ospitalieri. È il castello in mattoni più grande d'Europa, molto scenografico dall'esterno con le torri e i bastioni massicci, interamente ricostruito dopo l'ultima guerra. Torun è stata fondata dai cavalieri teutonici nel XIII secolo ed è la città natale di Nicolò Copernico. Ha un bellissimo centro storico risparmiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. In questa città si svolge ogni anno un festival particolare basato su scienza e astronomia, attraverso giochi di luce. Ci siamo inoltrati nel buio della notte di Torun illuminata esclusivamente da installazioni luminose e dalle luci proiettate sulle facciate degli edifici, tra una marea di giovani, per raggiungere la piazza dove con sorpresa abbiamo trovato la "Galaxy Gallery", un allestimento barocco che ricorda la nostra tradizione pugliese, realizzata sul corso della cittadina medievale da un artista salentino. Poznan: è il luogo in cui è nato lo stato polacco nel secolo X. Anche Poznan è un autentico gioiello. Oggi ospita le sedi polacche delle più grandi multinazionali, ma è anche la città del passato con i bellissimi edifici della piazza del mercato e le sue chiese. Ci siamo recati al santuario di Czestochowa il giorno del 300mo anniversario dell'incoronazione della Madonna Nera. Lungo la strada abbiamo incontrato molte persone in processione che marciano a piedi per diversi giorni percorrendo anche centinaia di chilometri lungo oltre i 50 percorsi da tutta la Polonia. Il santuario è bello e ricco, la visita alla cappella più complicata per i lavori di restauro in corso. I fedeli in rispettoso silenzio assistevano alla funzione religiosa in un clima di grande spiritualità e devozione. Auschwitz: la morte è dolorosa, l'uomo ha saputo renderla atroce. Appena arrivi vedi le reti elettrificate, il cartello con l'orrore delle tre semplici parole "Arbeit Macht Frei". Si sta in silenzio e osservi le stanze piene di occhiali, scarpe, valige, fotografie, ascolti il racconto della guida e ti rendi conto dell'enormità dello sterminio. Poi esci da Auschwitz e ti dirigi a Birkenau. Da lontano si intravvede la sagoma della costruzione con la torre e il tunnel centrale dal quale accedevano i treni, vivi la paura di chi entrava nell'enorme radura disseminata di capanne di legno. I soldati tedeschi in fuga hanno distrutto molto, ma c'è ancora una camera a gas e un forno crematorio. Wroclaw, in italiano Breslavia, la Venezia del nord una delle città più belle della Polonia, ha 700 anni di storia come città tedesca ed è diventata polacca nel 1945. Incantevole e caratteristica la piazza del mercato con case multicolori tutte intorno e poi bar, ristoranti e negozi, con tantissima gente e artisti di strada sia di giorno che di notte. Imperdibile la bellissima cattedrale sull'isola di sabbia che si raggiunge tramite un pittoresco ponte pieno di lucchetti. Sul nostro percorso abbiamo incontrato una buona parte delle quasi 200 curiose statuine di gnomi, simbolo della città dagli inizi degli anni '80, quando le scritte anti-comuniste venivano cancellate dal governo e al loro posto iniziarono ad apparire graffiti di gnomi per ridicolizzare il potere. Ultima tappa Cracovia: antica capitale del paese, la città di Cracovia è considerata da molti polacchi come il vero cuore della Polonia ed è la città più visitata. Il centro storico è un tripudio di stili architettonici diversi ed eleganti, dipinti in colori pastello su cui si affaccia la splendida chiesa di Santa Maria. Altre mete sono state il castello e la cattedrale di Wawel, il quartiere ebraico di Kazimierz e l'area di Podgorze, che accoglieva il ghetto, la spettacolare Miniera di Sale di Wieliczka, un labirinto di tunnel scavati nel sale, ben mantenuta e impreziosita da sculture (scavate nel sale, ovviamente) create dagli stessi minatori, compresa la cappella dedicata alla beata Kinga, con tanto di lampadari, altari intarsiati, perfino riproduzioni dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, della Crocefissione e dell'apparizione di Cristo agli Apostoli. Siamo stati accolti con la musica del "Va pensiero" dal Nabucco di Giuseppe Verdi. Tornando a casa abbiamo avuto la sensazione di non aver visto abbastanza e che ci sia ancora tanto da visitare. È l'effetto che fanno tutti i posti, pieni di storia e personalità, capaci di trasmettere al turista emozioni intense, senza bisogno di stupirlo con effetti speciali.
Maria Teresa Villa


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immagini di Massimo Biraghi

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