Racconti e immagini
25.06.2017: Escursione zona Campigna
Percorso: Campigna, Passo della Calla, Burraia, M. Falco, M. Falterona, Piancancelli, Fangacci, Campigna
Durata: ore 5:45 circa, più soste
Dislivello: m 600 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8:15 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referente: Cristian Buranti
Percorso: Campigna, Passo della Calla, Burraia, M. Falco, M. Falterona, Piancancelli, Fangacci, Campigna
Durata: ore 5:45 circa, più soste
Dislivello: m 600 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8:15 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referente: Cristian Buranti
Sul "tetto" della Romagna tra foreste e panorami
Questa magnifica escursione parte dal cuore delle Foreste Casentinesi, l'abitato di Campigna, e permette di raggiungere le due cime più elevate del nostro Appennino: Monte Falco e Monte Falterona.
Si inizia seguendo l'antico lastricato della Strada Granducale che attraverso una rigogliosa foresta di abeti e faggi conduce al Passo della Calla e di qui in poi si segue la dorsale appenninica verso nord per giungere alle suggestive praterie della Burraia, un tratto di crinale spoglio da cui si dominano sia il versante romagnolo che quello toscano.
Attraverso faggete e rimboschimenti di pino mugo si raggiunge Monte Falco, il "tetto" dell'Appennino Romagnolo coi suoi 1657 metri di altitudine, da cui si gode una veduta notevole sui dirupi di Pian delle Fontanelle e la vallata di S. Godenzo. Seguendo la cresta si può facilmente raggiungere la sommità del Monte Falterona, di tre metri appena inferiore, ma altrettanto remunerativa dal punto di vista panoramico, poiché permette nelle giornate più terse di ammirare gran parte dell'Appennino settentrionale, tutta la piana del Mugello fino al Lago di Bilancino e, talvolta, persino di scorgere la cupola di S. Maria del Fiore a Firenze.
Si ritorna in breve a Monte Falco e si scende attraverso la Pista del Lupo che sfiora la sorgente del Satanasso, la più "alta" della Romagna, e sempre immersi nel verde intenso e lussureggiante di faggete e abetaie maestose si giunge allo scenario fiabesco del Fosso Abetio che si costeggia fino all'arrivo.
Cristian Buranti
Questa magnifica escursione parte dal cuore delle Foreste Casentinesi, l'abitato di Campigna, e permette di raggiungere le due cime più elevate del nostro Appennino: Monte Falco e Monte Falterona.
Si inizia seguendo l'antico lastricato della Strada Granducale che attraverso una rigogliosa foresta di abeti e faggi conduce al Passo della Calla e di qui in poi si segue la dorsale appenninica verso nord per giungere alle suggestive praterie della Burraia, un tratto di crinale spoglio da cui si dominano sia il versante romagnolo che quello toscano.
Attraverso faggete e rimboschimenti di pino mugo si raggiunge Monte Falco, il "tetto" dell'Appennino Romagnolo coi suoi 1657 metri di altitudine, da cui si gode una veduta notevole sui dirupi di Pian delle Fontanelle e la vallata di S. Godenzo. Seguendo la cresta si può facilmente raggiungere la sommità del Monte Falterona, di tre metri appena inferiore, ma altrettanto remunerativa dal punto di vista panoramico, poiché permette nelle giornate più terse di ammirare gran parte dell'Appennino settentrionale, tutta la piana del Mugello fino al Lago di Bilancino e, talvolta, persino di scorgere la cupola di S. Maria del Fiore a Firenze.
Si ritorna in breve a Monte Falco e si scende attraverso la Pista del Lupo che sfiora la sorgente del Satanasso, la più "alta" della Romagna, e sempre immersi nel verde intenso e lussureggiante di faggete e abetaie maestose si giunge allo scenario fiabesco del Fosso Abetio che si costeggia fino all'arrivo.
Cristian Buranti
immagini di Cristian Buranti
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