Racconti e immagini

dal 17 al 19.03.2017: Luoghi e personaggi dell'Appennino bolognese

I CAMPERISTI NELL'APPENNINO BOLOGNESE: LUOGHI E PERSONAGGI

Dopo la serata trascorsa a Vergato, il sabato mattina siamo a Riola in visita alla moderna chiesa del finlandese Alvar Aalto; è un'architettura lontana dal nostro gusto e non molto significativa però il campanile e il luminoso interno trasmettono un senso di essenzialità.
Poi visitiamo la vicina Rocchetta Mattei, sorta sulle rovine dell'antica rocca di Savignano.
L'accompagnatrice della Pro Loco spiega che nel 1850 il conte Cesare Mattei (1809-1896) diresse personalmente i lavori per la costruzione di questo singolare castello, con torri, cupole a cipolla, parti gotiche e altre parti arabeggianti (ci sono ambienti che riprendono l'Alhambra di Granada e la Mezquita di Cordoba). Il conte Mattei, letterato e politico, fu pure medico autodidatta e in questa dimora condusse le ricerche sulla medicina elettromeopatica, ospitando pazienti ed illustri personaggi che arrivavano anche da molto lontano per sottoporsi alle sue cure. Il figliastro del conte completò il castello con decorazioni in stile liberty. La Cassa dei risparmi di Bologna nel 2005 ha acquistato la Rocchetta, realizzandovi consistenti lavori di consolidamento e restauro ed aprendola al pubblico nell'agosto 2015.
Vedendo in lontananza la cima innevata del Corno alle Scale, dopo alcuni km di curve arriviamo a Scola di Vimignano. Ci accoglie Silvia Rossi dell'Associazione "Sculca", che ci accompagna alla scoperta di questo "borgo magico" che resiste intatto da quando era posto di guardia al confine che divideva la Longobardia pistoiese dall'Esarcato bizantino.
A Scola lavorarono i Maestri comacini, impiegando la pietra ricavata dalla cava di Montovolo. Vediamo edifici e case-torri, la meridiana da poco restaurata, il forno pubblico, il cipresso patriarca di più di 700 anni, la chiesetta di San Pietro e l'oratorio di San Rocco.
A Grizzana Morandi ci sistemiamo all'inizio del paese, nel grande parcheggio che i vigili ci hanno riservato. Con una lunga passeggiata serale raggiungiamo la locanda "I fienili del Campiaro" per la cena, con ritorno sotto le stelle.
La domenica mattina ci occupiamo del secondo personaggio di quest'uscita, cioè il pittore-incisore Giorgio Morandi, (1890-1964) che trascorreva a Grizzana i periodi estivi, trovandovi quiete e soggetti per le proprie opere -case isolate, fienili- e colori luminosi e intensi che nell'abitazione di Bologna non aveva.
Interessanti gli arredi della sua casa (ora museo), che l'artista condivideva con le tre sorelle, la biblioteca (da cui si ricavano le sue preferenze letterarie e che i suoi maestri ispiratori sono stati Giotto e Masaccio), la cucina, le camere da letto e, in particolare, lo studio con colori, tele e pennelli e gli oggetti delle sue famose nature morte: vasi, brocche e barattoli. Colpisce la presenza di tanti barattoli di Ovomaltina, preferiti per la loro semplicità e presenti in diverse sue nature morte.
Dopo il pranzo alla trattoria "Pina", raggiungiamo nuovamente i fienili del Campiaro, dove in uno di essi è stato allestito l'archivio-museo del conte Cesare Mattei del quale, attraverso foto d'epoca e documenti, approfondiamo ulteriormente le sue alterne vicende, l'attività nel campo dell'elettromeopatia ed i tanti contatti che ebbe.

Rosanna Gardella


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