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dal 25 al 27.11.2016: Torino: L'elegante città reale e le magiche "luci d'artista".

TORINO... 1000 SORPRESE

Il 25 Novembre siamo partiti per Torino con il dubbio se avremmo dovuto usare il pullman o il canotto per visitare la città. Il Po in piena era uscito dagli argini dei Murazzi al livello del suolo stradale, l'incertezza, i dubbi e i timori erano forti, ma le previsioni meteorologiche prevedevano un miglioramento. La nostra fiducia è stata premiata e le giornate successive sono state belle anche se fredde.
La visita è iniziata dalla Basilica di Superga. La collina era immersa nella nebbia e la maestosa Basilica, velata, appariva e scompariva dalla nostra vista, affascinante e misteriosa. È stata interessante la visita alla cappella sotterranea, ornata da marmi, stucchi e statue che accoglie le tombe reali dei Savoia con sale dedicate anche agli Infanti e alle Regine. All'esterno, sul retro della Basilica, si trova la lapide commemorativa dei giocatori del grande Torino che qui sono morti in un incidente aereo.
Torino all'apparenza è una città regolare e monotona con palazzi solidi e simmetrici, ma girando a piedi si scoprono dei particolari che la rendono una città assolutamente straordinaria, aristocratica e sofisticata. Non dobbiamo dimenticare che in passato è stata la capitale d'Italia. È una città che si svela lentamente; è un vero piacere girare per le grandi piazze e le vie che si incrociano ad angolo retto come in una scacchiera, rese ancora più affascinanti dalle Luci d'Artista.
Il centro è quello di una elegante città del Seicento-Settecento, ha un'aria più francese che italiana nella sua architettura disegnata da Filippo Juvarra e Guarino Guarini. Le bellissime piazze-salotto sono sgombre di automobili, recuperate dal loro precedente stato di parcheggi, con accoglienti bar sotto i lunghissimi portici e negozi molto curati. Di notte i portici diventano un rifugio per i senza tetto che vengono assistiti da volontari che portano loro cibo e bevande calde.
Imperdibili, Piazza Castello con Palazzo Madama e Palazzo Reale, Piazza San Carlo, palazzo Carignano una delle più originali costruzioni del barocco, sede del primo Parlamento subalpino e poi del primo Parlamento italiano, il Museo Egizio, rinnovato splendidamente, la Mole Antonelliana, ex sinagoga, oggi museo del cinema, da cui si può ammirare dall'alto tutta la città, attraversata da più fiumi con la straordinaria scenografia delle Alpi alle spalle con le cime innevate durante il nostro soggiorno.
La visita alla Palazzina di caccia di Stupinigi dove i reali Savoia trascorrevano il loro tempo libero è stata davvero meritevole. Un lungo viale alberato, con un colpo d'occhio straordinario, conduce alla Palazzina che ha sul tetto un cervo e tutt'intorno giardini curati, chiusi da una grande cancellata. All'interno sale bellissime fra cui la biblioteca, il salotto degli specchi, la sala da gioco tutte riccamente affrescate e arredate con tappezzerie in seta, mobili intarsiati; notevole il salone d'onore con l'enorme lampadario. Il restauro è stato meraviglioso, una bellissima residenza sabauda che non ha nulla da invidiare ad altre regge ben più famose.
La Villa della Regina è un piccolo gioiello che meriterebbe di essere conosciuta di più. Ha questo nome perché fu destinata a residenza delle sovrane sabaude nel corso del settecento. Si trova in collina, direttamente dietro la chiesa della Gran Madre di Dio e da lì si può godere una vista straordinaria sulla città e sulle Alpi. È una splendida villa seicentesca ristrutturata di recente. L'interno è ricco di affreschi perfettamente restaurati, ma diversi arredi sono stati portati al Palazzo del Quirinale durante il regno di Umberto I. Ancora più bello è il giardino all'italiana con fontane monumentali sul retro della costruzione. Nel giardino è stata reimpiantata di recente la vigna (all'interno un piccolo spaccio dove si possono acquistare i vini prodotti, di cui alcuni in numero limitato). Torino è arte e cultura, ma anche delizie per il palato come il cioccolato, i vini e il bicerin bevanda composta da caffé, cioccolato e crema di latte. Un viaggio davvero completo e soddisfacente

Maria Teresa Villa


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immagini di Massimo Biraghi

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