Racconti e immagini
dal 16 al 18.09.2016: Isola d'Elba e Pianosa: Oasi dell'arcipelago toscano. Per turisti ed escursionisti.
Isola d'Elba e Pianosa 16/18 settembre 2016
Una tre giorni tra sole e pioggia di quella che non scherza, con campi allagati e strade a tratti difficili da percorrere.
Quando sono partito mi sono anche chiesto che cosa andavamo a fare all'Elba noi escursionisti con un programma che prevedeva un trekking all'isola di Pianosa, forse irraggiungibile col battello, e una escursione in montagna al Monte Capanne, il più alto dell'Elba con i suoi 1019 metri, che richiedeva un tempo almeno discreto.
E invece possiamo essere soddisfatti di questo nostro viaggio nel corso del quale siamo stati coinvolti in una partita a scacchi tra la pioggia e il sole, che ci ha privilegiato quando era necessario.
L'escursione all'isola di Pianosa ci ha offerto un sole e un caldo estivi, con una vegetazione, una costa rocciosa e un mare dai colori splendidi e con la possibilità per chi lo desiderava di fare anche il bagno.
Per l'escursione al Monte Capanne era necessaria la nostra determinazione per decidere di partire sotto la pioggia e con il brontolio del temporale, sperando nelle notizie meteo che prevedevano alcune ore di sosta al maltempo nella parte centrale della giornata; così è stato e siamo stati ripagati con un caldo sole e bellissimi panorami.
Naturalmente il procedere su rocce bagnate e quindi scivolose ha reso il percorso più impegnativo e ad alcuni ha provocato qualche apprensione ma con un po' di attenzione tutto è andato per il meglio.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto dubbi, sia sulla fattibilità del percorso sia sulle assicurazioni di un miglioramento del tempo date dalla nostra guida Stefano, la cui capacità e competenza avevo già sperimentato nel 2007 con escursioni altrettanto impegnative.
Dopo la sosta al rifugio e al Monte Capanne si è resa necessaria una rapida discesa a Marciana ma già al tempo della programmazione sapevo di poter contare all'occorrenza sulla bidonvia che consente di scendere a valle.
Giunti al sicuro si è scatenata una bufera d'acqua, con tuoni e lampi, che ci ha accompagnato fino all'imbarco di Portoferraio.
Il programma che ci eravamo dati è stato quindi portato a termine senza problemi:
Francesco Ferro
Una tre giorni tra sole e pioggia di quella che non scherza, con campi allagati e strade a tratti difficili da percorrere.
Quando sono partito mi sono anche chiesto che cosa andavamo a fare all'Elba noi escursionisti con un programma che prevedeva un trekking all'isola di Pianosa, forse irraggiungibile col battello, e una escursione in montagna al Monte Capanne, il più alto dell'Elba con i suoi 1019 metri, che richiedeva un tempo almeno discreto.
E invece possiamo essere soddisfatti di questo nostro viaggio nel corso del quale siamo stati coinvolti in una partita a scacchi tra la pioggia e il sole, che ci ha privilegiato quando era necessario.
L'escursione all'isola di Pianosa ci ha offerto un sole e un caldo estivi, con una vegetazione, una costa rocciosa e un mare dai colori splendidi e con la possibilità per chi lo desiderava di fare anche il bagno.
Per l'escursione al Monte Capanne era necessaria la nostra determinazione per decidere di partire sotto la pioggia e con il brontolio del temporale, sperando nelle notizie meteo che prevedevano alcune ore di sosta al maltempo nella parte centrale della giornata; così è stato e siamo stati ripagati con un caldo sole e bellissimi panorami.
Naturalmente il procedere su rocce bagnate e quindi scivolose ha reso il percorso più impegnativo e ad alcuni ha provocato qualche apprensione ma con un po' di attenzione tutto è andato per il meglio.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto dubbi, sia sulla fattibilità del percorso sia sulle assicurazioni di un miglioramento del tempo date dalla nostra guida Stefano, la cui capacità e competenza avevo già sperimentato nel 2007 con escursioni altrettanto impegnative.
Dopo la sosta al rifugio e al Monte Capanne si è resa necessaria una rapida discesa a Marciana ma già al tempo della programmazione sapevo di poter contare all'occorrenza sulla bidonvia che consente di scendere a valle.
Giunti al sicuro si è scatenata una bufera d'acqua, con tuoni e lampi, che ci ha accompagnato fino all'imbarco di Portoferraio.
Il programma che ci eravamo dati è stato quindi portato a termine senza problemi:
- abbiamo condiviso con i turisti la prima giornata che nel pomeriggio senza pioggia ci ha consentito di visitare Porto Azzurro e l'interessante "piccola miniera" con annesso museo, nonché di passeggiare per le strade di Capoliveri;
- il giorno successivo, sempre con i turisti, abbiamo goduto del sole e delle bellezze dell'isola di Pianosa;
- la domenica ci siamo ritrovati tutti all'imbarco prima del tempo a causa della pioggia. Il forzato anticipo però ci ha consentito di raggiungere Faenza in tarda serata anziché in piena notte.
Francesco Ferro
immagini di Francesco Ferro
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