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16.01.2016: Firenze: visita alla città e alla mostra "Bellezza divina tra van Gogh, Chagall e Fontana"

Firenze: "Bellezza Divina" e lo splendore del passato

Sabato 16 gennaio abbiamo visitato la bellissima mostra, allestita a Palazzo Strozzi, nella città di Firenze, intitolata: "Bellezza divina: fra Van Gogh, Chagall e Fontana". La mostra era suddivisa in sette sale in cui erano esposte le opere che trattavano argomenti come l'Annunciazione alla Vergine, la Passione e la Crocifissione di Cristo. Numerosi autori del Novecento hanno rappresentato i temi della crocifissione e della deposizione in chiave moderna senza rinunciare al proprio stile. Tanto per citare qualche opera sono risultati avvincenti la ' di Munch, la Pietà di Van Gogh, le Crocifissioni in ceramica di Fontana, il Figliol prodigo di Arturo Martini, Crocifisso di M. Ernst, senza nulla togliere agli altri artisti. Con Crocifissione Bianca di Chagall abbiamo rivissuto il dramma del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. È stato dipinto in seguito alla "Notte dei cristalli" avvenuta in Germania nel 1938, da cui iniziò la persecuzione nazista più sanguinosa contro gli ebrei.
Anche Guttuso con Crocifissione ha espresso in modo anticonvenzionale non solo la sofferenza di Gesù, ma di tutta l'umanità nella tragedia della guerra, la globalità del dolore e la sua attualità. A questi erano alternati quadri che esprimevano una visione più serena della religione, come l'Angelus di Millet, la Preghiera di F. Casorati, Georgica di G. Previati.
Nella mattinata un'incantevole passeggiata con una guida turistica ci ha portato ad ammirare un'autentica bellezza terrena. Nel centro storico cittadino, a due passi dal Duomo di Santa Maria del Fiore, si trova la Basilica di San Lorenzo, un autentico tesoro d'arte, ricostruita da Filippo Brunelleschi nel 1419 sui resti della più vecchia chiesa della città (consacrata nel 393 d.C.). Molte volte questa chiesa passa inosservata e quando la si nota si pensa che sia incompiuta a causa della facciata in pietra grezza a vista su cui si aprono tre portali. Come spesso succede, l'apparenza inganna, in quanto la chiesa nasconde un interno ricco d'opere d'arte di cui si rischia di fare solo un arido elenco. Entrando in questa basilica ci si sente piccoli di fronte all'immensità delle navate. L'apparente semplicità rispecchia i valori di armonia e bellezza del Rinascimento sottolineati dal bianco dei muri e dal grigio della pietra serena. La decorazione della Sacrestia Vecchia realizzata dal Brunelleschi, è opera di Donatello. Molto interessante il planetario nel quale, si narra, vi siano riportati tutti i corpi celesti presenti nel cielo fiorentino in una notte del 1442.
San Lorenzo è la chiesa dei Medici, qui sono sepolti molti membri della famiglia all'interno del complesso delle Cappelle Medicee, composte dalla Cappella dei Principi e dalla Sacrestia Nuova, considerata uno dei capolavori di Michelangelo sia come architetto che come scultore.
Il tema dell'intera cappella è "il Tempo che consuma il Tutto", la vita che scorre in modo continuo e inevitabile. Sopra i monumenti funebri di Giuliano duca di Nemours e suo nipote Lorenzo duca d'Urbino, Michelangelo ha posto le Allegorie del Tempo, il dominatore della nostra vita, raffiguranti l'incessante passaggio dal Giorno alla Notte, dall'Aurora al Crepuscolo e viceversa. Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano invece sono sepolti in una semplice tomba di marmo, sotto la statua della ' col Bambino.
Ritornare a Firenze è sempre emozionante, non si finisce mai di conoscerla. Bastano poche parole per descriverla: unica ed imperdibile, vista e rivista, ma ogni volta è come fosse la prima!!!

Maria Teresa Villa


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