Racconti e immagini
10.10.2015: Viaggio nelle Ville Medicee
SPLENDORE DELLE VILLE MEDICEE
La nostra gita alle Ville Medicee ha riscosso un buon successo. Per la prima volta siamo partiti con due pullman e tutto è filato liscio senza intoppi. Il meteo, però, non ci ha assistito e quando siamo scesi dal pullman davanti a Villa Ambra, in località Poggio a Caiano, pioveva già, per cui abbiamo visitato velocemente i giardini poi ci siamo rifugiati sotto il porticato della dimora in attesa dell'ingresso del gruppo che avviene ogni mezz'ora. La villa, voluta da Lorenzo de' Medici e dai suoi eredi è il capolavoro architettonico di Giuliano da Sangallo, in stile rinascimentale, elegante, classico, su due piani con scalinate gemelle che portano al terrazzo. A piano terra abbiamo iniziato la visita della sala del teatro in cui è sistemato un raro e prezioso organo del 1703, poi di seguito la sala del bigliardo e le stanze in cui ha abitato durante i suoi soggiorni in villa Bianca Cappello, nobile veneziana, prima amante e poi moglie di Francesco I. Meraviglioso il salone Leone X posto in posizione centrale, con una grande volta a botte e pitture celebrative della famiglia Medici, realizzate dal Pontormo e Andrea del Sarto. È presente anche un affresco di Filippino Lippi. La maggior parte degli ambienti interni del primo piano rispecchia il gusto dei Savoia, in particolare di Vittorio Emanuele II che, con il trasferimento a Firenze della capitale del Regno d'Italia, ne fece la sua residenza preferita.
Ad Artimino abbiamo ammirato dall'esterno la Villa Ferdinanda, sotto una pioggia battente, poi ci siamo rifugiati in buon ristorante ad assaporare le specialità toscane e il buon vino locale.
Nel pomeriggio ci siamo trasferiti nella piccola frazione di Castello, tra Firenze e Sesto Fiorentino, ma poiché il brutto tempo non ci ha dato tregua abbiamo rinunciato alla visita del meraviglioso giardino della Villa Reale. La bellezza della Villa la Petraia, trasformata in un elegante edificio rinascimentale dal Cardinale Ferdinando de' Medici, divenuto Granduca nel 1587, ci ha ripagato della piccola delusione. Dell'antico edificio fortificato resta solo la torre dei Brunelleschi.
Collocata su una terrazza panoramica, dal suo belvedere abbiamo ammirato il giardino sottostante disposto su tre terrazze e il panorama di Firenze. La villa è stata residenza dei Medici, dei Lorena e della famiglia reale italiana dei Savoia. Vittorio Emanuele II e la moglie l'hanno arredata con mobili di pregio e hanno fatto ricoprire il bellissimo cortile centrale con una copertura in ferro e vetro trasformandolo in Salone delle Feste. Al centro il grande lampadario in cristallo ametista, sotto i portici gli affreschi del Seicento di B. Franceschini detto il Volterrano, raffiguranti i Fasti Medicei, e quelli di C. Daddi della fine del '500. Interessanti anche la Sala Rossa con gli arazzi fiamminghi, la Sala della Musica, la Sala Impero con arredi del periodo napoleonico e la Camera della Bella Rosina, stanza di Rosa Vercellana, moglie morganatica del re d'Italia Vittorio Emanuele II.
Il piacere di avere visitato delle ville notevoli dal punto di vista artistico ha superato i piccoli inconvenienti dovuti al brutto tempo per cui il viaggio si è concluso con soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori.
Maria Teresa Villa
La nostra gita alle Ville Medicee ha riscosso un buon successo. Per la prima volta siamo partiti con due pullman e tutto è filato liscio senza intoppi. Il meteo, però, non ci ha assistito e quando siamo scesi dal pullman davanti a Villa Ambra, in località Poggio a Caiano, pioveva già, per cui abbiamo visitato velocemente i giardini poi ci siamo rifugiati sotto il porticato della dimora in attesa dell'ingresso del gruppo che avviene ogni mezz'ora. La villa, voluta da Lorenzo de' Medici e dai suoi eredi è il capolavoro architettonico di Giuliano da Sangallo, in stile rinascimentale, elegante, classico, su due piani con scalinate gemelle che portano al terrazzo. A piano terra abbiamo iniziato la visita della sala del teatro in cui è sistemato un raro e prezioso organo del 1703, poi di seguito la sala del bigliardo e le stanze in cui ha abitato durante i suoi soggiorni in villa Bianca Cappello, nobile veneziana, prima amante e poi moglie di Francesco I. Meraviglioso il salone Leone X posto in posizione centrale, con una grande volta a botte e pitture celebrative della famiglia Medici, realizzate dal Pontormo e Andrea del Sarto. È presente anche un affresco di Filippino Lippi. La maggior parte degli ambienti interni del primo piano rispecchia il gusto dei Savoia, in particolare di Vittorio Emanuele II che, con il trasferimento a Firenze della capitale del Regno d'Italia, ne fece la sua residenza preferita.
Ad Artimino abbiamo ammirato dall'esterno la Villa Ferdinanda, sotto una pioggia battente, poi ci siamo rifugiati in buon ristorante ad assaporare le specialità toscane e il buon vino locale.
Nel pomeriggio ci siamo trasferiti nella piccola frazione di Castello, tra Firenze e Sesto Fiorentino, ma poiché il brutto tempo non ci ha dato tregua abbiamo rinunciato alla visita del meraviglioso giardino della Villa Reale. La bellezza della Villa la Petraia, trasformata in un elegante edificio rinascimentale dal Cardinale Ferdinando de' Medici, divenuto Granduca nel 1587, ci ha ripagato della piccola delusione. Dell'antico edificio fortificato resta solo la torre dei Brunelleschi.
Collocata su una terrazza panoramica, dal suo belvedere abbiamo ammirato il giardino sottostante disposto su tre terrazze e il panorama di Firenze. La villa è stata residenza dei Medici, dei Lorena e della famiglia reale italiana dei Savoia. Vittorio Emanuele II e la moglie l'hanno arredata con mobili di pregio e hanno fatto ricoprire il bellissimo cortile centrale con una copertura in ferro e vetro trasformandolo in Salone delle Feste. Al centro il grande lampadario in cristallo ametista, sotto i portici gli affreschi del Seicento di B. Franceschini detto il Volterrano, raffiguranti i Fasti Medicei, e quelli di C. Daddi della fine del '500. Interessanti anche la Sala Rossa con gli arazzi fiamminghi, la Sala della Musica, la Sala Impero con arredi del periodo napoleonico e la Camera della Bella Rosina, stanza di Rosa Vercellana, moglie morganatica del re d'Italia Vittorio Emanuele II.
Il piacere di avere visitato delle ville notevoli dal punto di vista artistico ha superato i piccoli inconvenienti dovuti al brutto tempo per cui il viaggio si è concluso con soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi, Roberto Manca, Marisa Medri, Maria Teresa Villa
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