Racconti e immagini

dal 2 al 4.10.2015: Sassi di Rocca Malatina e salse di Nirano

Dal Parco dei Sassi alla Riserva delle Salse

In ottobre dopo il ritrovo nel parcheggio del Centro Parco dei Sassi di Roccamalatina abbiamo visitato l'antica Pieve di Trebbio accompagnati dalla spiegazione di Irene, quindi raggiunto il Museo del Borlengo e del Castagno a Lame di Zocca. Dopo una bella passeggiata nel bosco circostante, dove da diversi anni si svolge "Art in wood", manifestazione a cui partecipano artisti naturalistici che utilizzano solo materiali del bosco stesso, siamo stati allietati da un pranzo a base di borlenghi, ciacci e crescentine, naturalmente uniti a salumi e formaggi. Nel pomeriggio siamo arrivati a Rocca di Sopra all'interno del Parco dei Sassi, territorio protetto adagiato sulle morbide colline modenesi ricche di castagneti, boschi e campi coltivati, al centro del quale svettano le imponenti guglie arenarie dei sassi. Diversi itinerari attraversano la riserva e percorrendo il n. 4, siamo saliti in cima al Sasso della Croce; la bella veduta ci ha ripagati della "faticosa" ma divertente salita. La mattina successiva, con un'ora di strada, abbiamo raggiunto il Centro visite Cà Tassi della Riserva naturale Salse di Nirano, area protetta di ca. 168 ha, all'interno della quale si trovano dei "coni" che hanno origine da depositi di idrocarburi principalmente gassosi (bolle di metano) e in piccola parte liquidi (petrolio) che venendo in superficie stemperano le argille e danno luogo, appunto, a quelle tipiche formazioni. Le emissioni di fango miste a idrocarburi sembrano ribollire, ma in realtà escono a temperatura ambiente e inoltre sono salate: di qui il nome di "salse".
Stefania Lasi


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