Racconti e immagini
dal 03 al 05.07.2015: Navigazione sul lago Maggiore e trenino delle centovalli
Il Lago Maggiore e Macugnaga, la perla del Monte Rosa.
Dal 3 al 5 luglio abbiamo trascorso un piacevole fine settimana sulle rive del Lago Maggiore e nel paese alpino di Macugnaga ai piedi del Monte Rosa. Il lago di origine glaciale, è molto bello ed è una meta turistica gettonata fin dall'antichità. Sulle sue rive a Verbania Pallanza il capitano di origine scozzese, Neil McEacharn, ha ideato negli anni venti i giardini botanici di Villa Taranto. Varcato il cancello d'ingresso il lungo percorso si snoda tra aiuole fiorite, stagni ricoperti di ninfee, specie botaniche rare, numerose fontane dai bellissimi giochi d'acqua. Abbiamo trascorso la prima notte a Stresa, una cittadina elegante con splendidi alberghi in stile liberty, palazzi e ville fra cui la settecentesca Villa Ducale, dove visse il filosofo Antonio Rosmini. Incantevole il lungolago da cui ci siamo imbarcati per le isole che appartengono ai Borromeo dal lontano 1300. L'Isola Bella ha una forma simile a una nave con un grandioso palazzo e giardini terrazzati ideati nel Seicento con fontane, statue, putti e piante curatissime. L'Isola dei Pescatori, unica ad essere abitata, è caratterizzata da una piazzetta e piccoli vicoli stretti su cui si affacciano case a più piani dotate di balconi, utilizzati per essiccare il pesce. Dal battello che ci ha portato a Locarno in Svizzera abbiamo ammirato i paesaggi suggestivi dei versanti italiano e svizzero e le cittadine più significative che si affacciano sul lago poi con il trenino delle Centovalli abbiamo raggiunto Domodossola percorrendo altissimi ponti e gallerie. Lungo il tragitto si sono intravviste vallate, burroni, boschi di faggi e castagni, piccole stazioni e paesi dai caratteristici tetti di pietra.
Macugnaga ai piedi del Monte Rosa, è una località che conserva a tutt'oggi il fascino dei vecchi paesi di montagna. La sua origine proviene da un popolo di origine alemanna, i Walser. Nel paese sono ancora visibili le architetture nelle tipiche baite e negli antichi forni. L'annuale fiera di San Bernardo ha dato la possibilità di osservare i caratteristici costumi indossati dai paesani durante la processione che si svolge lungo il paese fino al'antico Dorf, il primo nucleo abitativo dei Walser e di conoscere l'artigianato alpino di queste zone. Molto interessante la visita al Museo della Miniera d'oro della Guja e alla Chiesa Vecchia, risalente al XII secolo, con l'annesso cimitero dedicato agli alpinisti.
Gli escursionisti attraverso un ripido sentiero ben segnato sono saliti nel bosco fino ad un antico alpeggio con alcune baite ancora ben conservate. La seconda parte del sentiero è apparsa più pianeggiante con diversi saliscendi tra cespugli e macchie di rododendri, con un bel panorama sulla vallata e sulla montagna, un itinerario piacevole e appagante fino al rifugio Zamboni-Zappa dove alcuni si sono fermati a causa della temperatura elevata presente anche oltre i 2000 metri. La guida ha poi proseguito con il gruppo che intendeva completare l'escursione fino al lago delle Locce, seguendo le asperità del canyon formato dalla morena glaciale. La bellezza del luogo sotto il ghiacciaio del Monte Rosa è stato il giusto compenso a tanta fatica. Il dislivello complessivo è stato di circa 800 metri.
Maria Teresa Villa
Dal 3 al 5 luglio abbiamo trascorso un piacevole fine settimana sulle rive del Lago Maggiore e nel paese alpino di Macugnaga ai piedi del Monte Rosa. Il lago di origine glaciale, è molto bello ed è una meta turistica gettonata fin dall'antichità. Sulle sue rive a Verbania Pallanza il capitano di origine scozzese, Neil McEacharn, ha ideato negli anni venti i giardini botanici di Villa Taranto. Varcato il cancello d'ingresso il lungo percorso si snoda tra aiuole fiorite, stagni ricoperti di ninfee, specie botaniche rare, numerose fontane dai bellissimi giochi d'acqua. Abbiamo trascorso la prima notte a Stresa, una cittadina elegante con splendidi alberghi in stile liberty, palazzi e ville fra cui la settecentesca Villa Ducale, dove visse il filosofo Antonio Rosmini. Incantevole il lungolago da cui ci siamo imbarcati per le isole che appartengono ai Borromeo dal lontano 1300. L'Isola Bella ha una forma simile a una nave con un grandioso palazzo e giardini terrazzati ideati nel Seicento con fontane, statue, putti e piante curatissime. L'Isola dei Pescatori, unica ad essere abitata, è caratterizzata da una piazzetta e piccoli vicoli stretti su cui si affacciano case a più piani dotate di balconi, utilizzati per essiccare il pesce. Dal battello che ci ha portato a Locarno in Svizzera abbiamo ammirato i paesaggi suggestivi dei versanti italiano e svizzero e le cittadine più significative che si affacciano sul lago poi con il trenino delle Centovalli abbiamo raggiunto Domodossola percorrendo altissimi ponti e gallerie. Lungo il tragitto si sono intravviste vallate, burroni, boschi di faggi e castagni, piccole stazioni e paesi dai caratteristici tetti di pietra.
Macugnaga ai piedi del Monte Rosa, è una località che conserva a tutt'oggi il fascino dei vecchi paesi di montagna. La sua origine proviene da un popolo di origine alemanna, i Walser. Nel paese sono ancora visibili le architetture nelle tipiche baite e negli antichi forni. L'annuale fiera di San Bernardo ha dato la possibilità di osservare i caratteristici costumi indossati dai paesani durante la processione che si svolge lungo il paese fino al'antico Dorf, il primo nucleo abitativo dei Walser e di conoscere l'artigianato alpino di queste zone. Molto interessante la visita al Museo della Miniera d'oro della Guja e alla Chiesa Vecchia, risalente al XII secolo, con l'annesso cimitero dedicato agli alpinisti.
Gli escursionisti attraverso un ripido sentiero ben segnato sono saliti nel bosco fino ad un antico alpeggio con alcune baite ancora ben conservate. La seconda parte del sentiero è apparsa più pianeggiante con diversi saliscendi tra cespugli e macchie di rododendri, con un bel panorama sulla vallata e sulla montagna, un itinerario piacevole e appagante fino al rifugio Zamboni-Zappa dove alcuni si sono fermati a causa della temperatura elevata presente anche oltre i 2000 metri. La guida ha poi proseguito con il gruppo che intendeva completare l'escursione fino al lago delle Locce, seguendo le asperità del canyon formato dalla morena glaciale. La bellezza del luogo sotto il ghiacciaio del Monte Rosa è stato il giusto compenso a tanta fatica. Il dislivello complessivo è stato di circa 800 metri.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi
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