Racconti e immagini
dal 06 al 07.06.2015: Expo a Milano e la villa reale di Monza
Expo 2015: Abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo.
Monza: La Villa Reale e il ritratto "La Bella Principessa" attribuito a Leonardo da Vinci
Cosa ci ha spinto a progettare una visita all'Expo 2015? Sicuramente l'importanza di un evento universale organizzato in Italia sul tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". L'alimentazione è uno dei problemi principali del nostro tempo; da una parte abbiamo milioni di persone che soffrono la fame, dall'altra parte c'è un eccesso di nutrizione che porta alle malattie fisiche e psicologiche e allo spreco. Entrati ad Expo in un caldo giorno di giugno, ci ha colto un senso di meraviglia e di disorientamento per tutte le opportunità che ci venivano offerte nel breve tempo a disposizione. Nello spazio espositivo si sono concentrati paesi di tutto il mondo che hanno interpretato a modo loro il tema dell'alimentazione. Ognuno ha portato qualcosa delle proprie caratteristiche, ogni angolo è stato una scoperta. Si possono conoscere i cibi di terre più o meno lontane e le soluzioni ecologiche e tecnologiche adottate per affrontare il futuro. Molto belle le scenografie e le architetture sul lunghissimo decumano; non sapevamo dove posare gli occhi e a quale padiglione dare priorità. È valsa la pena di superare lo scetticismo e sopportare pazientemente le file per entrare nelle varie aree espositive. Mi ha colpito in modo particolare il Padiglione Italia; all'ingresso c'era una guida che in pochi minuti anticipava ciò che caratterizza il nostro paese e la nostra cultura: saper fare, la bellezza, il limite e il futuro. La sala più spettacolare di Palazzo Italia è la sala degli specchi: pareti, soffitto e pavimento riflettono senza sosta immagini di meravigliosi paesaggi scattate negli angoli più sperduti della penisola. Piacevoli i giochi di acqua, i colori e le musiche all'Albero della Vita. Quanto ho visto di Expo? Poco. Pochissimo direi. Per goderne al massimo bisogna tornarci più volte.
L'Expo è stata anche un'opportunità per scoprire la città di Monza. La visita alla splendida Villa Reale è stata molto interessante. Si tratta di un edificio in stile neoclassico voluto da Maria Teresa D'Austria, realizzato dal Piermarini, l'architetto del Teatro alla Scala. Un buon restauro ricostruttivo ci ha consentito di visitare le stanze connesse al periodo napoleonico durante il quale ha assunto il nome di Villa Reale. Anche gli appartamenti di Umberto I e Margherita di Savoia ci hanno permesso di apprezzare l'importanza della villa legata a fatti storici della monarchia sabauda. Dopo l'assassinio di Umberto I a Monza gran parte degli arredi è stata trasferita al Quirinale e recuperati in minima parte. Con l'occasione è stato esposto il ritratto in pergamena di Bianca Sforza, attribuito a Leonardo da Vinci. Il parco è una meraviglia con tanto verde e un bel laghetto nel quale sono presenti grossi pesci, cigni e anatre; dal 1922 ospita al suo interno l'Autodromo. A fianco della Villa c'è uno splendido roseto con centinaia di tipi di rose di ogni colore, particolarmente apprezzato dagli appassionati di fiori. La storia di Monza è legata anche a due figure femminili: Teodolinda principessa bavara cattolica andata in sposa al re dei Longobardi e Marianna de Leyva y Marino, nota come la monaca di Monza. La regina longobarda, saggia e pia, ha fatto erigere il Duomo di Monza nel quale è presente un ricco museo e la cappella che conserva la Corona ferrea con la quale venivano incoronati re e imperatori, la seconda, resa famosa dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, di recente è stata dichiarata innocente per incapacità di intendere e volere dalla Corte d'Appello di Monza, dopo oltre 400 anni. Il capo d'imputazione era quello di avere tramato assieme al suo amante, Gian Paolo Osio, l'eliminazione di tre suore testimoni della loro relazione proibita. Il viaggio si è concluso con soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori.
Maria Teresa Villa
Monza: La Villa Reale e il ritratto "La Bella Principessa" attribuito a Leonardo da Vinci
Cosa ci ha spinto a progettare una visita all'Expo 2015? Sicuramente l'importanza di un evento universale organizzato in Italia sul tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". L'alimentazione è uno dei problemi principali del nostro tempo; da una parte abbiamo milioni di persone che soffrono la fame, dall'altra parte c'è un eccesso di nutrizione che porta alle malattie fisiche e psicologiche e allo spreco. Entrati ad Expo in un caldo giorno di giugno, ci ha colto un senso di meraviglia e di disorientamento per tutte le opportunità che ci venivano offerte nel breve tempo a disposizione. Nello spazio espositivo si sono concentrati paesi di tutto il mondo che hanno interpretato a modo loro il tema dell'alimentazione. Ognuno ha portato qualcosa delle proprie caratteristiche, ogni angolo è stato una scoperta. Si possono conoscere i cibi di terre più o meno lontane e le soluzioni ecologiche e tecnologiche adottate per affrontare il futuro. Molto belle le scenografie e le architetture sul lunghissimo decumano; non sapevamo dove posare gli occhi e a quale padiglione dare priorità. È valsa la pena di superare lo scetticismo e sopportare pazientemente le file per entrare nelle varie aree espositive. Mi ha colpito in modo particolare il Padiglione Italia; all'ingresso c'era una guida che in pochi minuti anticipava ciò che caratterizza il nostro paese e la nostra cultura: saper fare, la bellezza, il limite e il futuro. La sala più spettacolare di Palazzo Italia è la sala degli specchi: pareti, soffitto e pavimento riflettono senza sosta immagini di meravigliosi paesaggi scattate negli angoli più sperduti della penisola. Piacevoli i giochi di acqua, i colori e le musiche all'Albero della Vita. Quanto ho visto di Expo? Poco. Pochissimo direi. Per goderne al massimo bisogna tornarci più volte.
L'Expo è stata anche un'opportunità per scoprire la città di Monza. La visita alla splendida Villa Reale è stata molto interessante. Si tratta di un edificio in stile neoclassico voluto da Maria Teresa D'Austria, realizzato dal Piermarini, l'architetto del Teatro alla Scala. Un buon restauro ricostruttivo ci ha consentito di visitare le stanze connesse al periodo napoleonico durante il quale ha assunto il nome di Villa Reale. Anche gli appartamenti di Umberto I e Margherita di Savoia ci hanno permesso di apprezzare l'importanza della villa legata a fatti storici della monarchia sabauda. Dopo l'assassinio di Umberto I a Monza gran parte degli arredi è stata trasferita al Quirinale e recuperati in minima parte. Con l'occasione è stato esposto il ritratto in pergamena di Bianca Sforza, attribuito a Leonardo da Vinci. Il parco è una meraviglia con tanto verde e un bel laghetto nel quale sono presenti grossi pesci, cigni e anatre; dal 1922 ospita al suo interno l'Autodromo. A fianco della Villa c'è uno splendido roseto con centinaia di tipi di rose di ogni colore, particolarmente apprezzato dagli appassionati di fiori. La storia di Monza è legata anche a due figure femminili: Teodolinda principessa bavara cattolica andata in sposa al re dei Longobardi e Marianna de Leyva y Marino, nota come la monaca di Monza. La regina longobarda, saggia e pia, ha fatto erigere il Duomo di Monza nel quale è presente un ricco museo e la cappella che conserva la Corona ferrea con la quale venivano incoronati re e imperatori, la seconda, resa famosa dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, di recente è stata dichiarata innocente per incapacità di intendere e volere dalla Corte d'Appello di Monza, dopo oltre 400 anni. Il capo d'imputazione era quello di avere tramato assieme al suo amante, Gian Paolo Osio, l'eliminazione di tre suore testimoni della loro relazione proibita. Il viaggio si è concluso con soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi
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