Racconti e immagini
dal 05 al 13.05.2015: Olanda... e la valle del Reno
Diario di un viaggio in Olanda e nella Valle del Reno
"La vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte" Omar Khayyam.
Ogni volta che ritorno da un viaggio mi piace pensare alle caratteristiche dei luoghi visitati che mi hanno colpito in modo particolare.
Il viaggio in Olanda e nella valle del Reno ha lasciato in me un buon ricordo, gli alberghi erano confortevoli e ben posizionati, il gruppo degli amici viaggiatori era cordiale, di simpatica compagnia, sempre in orario e molto motivato.
Partiti il 5 maggio abbiamo raggiunto la nostra prima meta, Lucerna. Il centro storico, i ponti pedonali di legno coperti, con pannelli dipinti sul soffitto, gli affreschi sulle case, i ristorantini lungo il fiume Reuss, sono stati davvero una piacevole sorpresa. A Colonia abbiamo visitato il Duomo, di colore scuro, enorme e maestoso, con un grandioso portale d'ingresso, un capolavoro del gotico. All'interno si trovano le bellissime vetrate e un'urna in cui si dice siano conservate le reliquie dei re Magi, traslate da Milano per volere di Federico Barbarossa. Molti hanno affrontato la salita di oltre 500 gradini per raggiungere la guglia da cui si gode una vista spettacolare, anche se parzialmente coperta dalla rete di protezione.
Ad Aquisgrana abbiamo rivissuto la storia di Carlo Magno e del Sacro Romano Impero; grandiosi il palazzo reale e il Duomo con la cappella Palatina dove si trova l'urna d'argento in cui è stato sepolto. È anche la città delle acque termali e delle caratteristiche fontane che raffigurano le bambole e la circolazione del denaro.
L'Olanda ci ha accolto con grandi scrosci di pioggia che fortunatamente si sono esauriti mentre ci trovavamo ancora in pullman. Per entrare nell'atmosfera olandese siamo andati a Kinderdijk il paese dei mulini dove se ne contano 19 risalenti al 1700. La maggior parte del territorio olandese è situato al di sotto del livello del mare; per recuperare terreno asciutto venivano utilizzati i mulini a vento che sfruttavano la forza del vento per risucchiare l'acqua e rigettare poi in mare quella rimasta all'interno delle dighe.
Il Parco di Keukenof è difficile da raccontare per l'immensa esposizione di fiori: tulipani, narcisi, giacinti, azalee. Un'atmosfera incantevole ha accompagnato il nostro giro tra fiori che non finiscono mai; sorprendenti le decorazioni floreali, raffinati gli abbinamenti e le sfumature di colore dalle più tenui alle più vivaci. Ci ha colpito in modo particolare il padiglione Orange Nassau dedicato a Van Gogh per i 125 anni della sua morte. Abbiamo fotografando praticamente tutto, ma nessuna macchina può narrare i profumi e le sensazioni emanate dalle migliaia di tulipani e dagli altri fiori.
Un bel giro in pullman a Rotterdam, la seconda città dell'Olanda, quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, con un grande porto, ci ha dato l'immagine di una città ricostruita con criteri davvero moderni. Interessanti le "case Cubo" e la "casa Matita".
Delft nota per le ceramiche bianche e blu e per essere la città nativa del pittore Vermeer, è un piccolo centro veramente suggestivo, a dimensione d'uomo. Mentre ci muovevamo a piedi tra canali e palazzi, abbiamo scoperto che in Olanda esiste una gerarchia dei mezzi di trasporto, prima vengono i ciclisti, poi le imbarcazioni, le auto e infine i pedoni.
Come descrivere Amsterdam? Tetti spioventi, frontoni, palazzi con grandi vetrate, tante finestre, facciate storte in avanti, a destra, a sinistra, edifici che sembrano sostenersi tra loro, canali, ponti, case galleggianti e un'infinità di biciclette. Qui non esistono le persiane, tutti sono in vetrina, non solo le signorine del quartiere a luci rosse. Il nostro albergo era praticamente in piazza Dam ed è stato molto agevole scoprire la città, il mercato dei fiori, i quartieri Jordaan e quello a luci rosse, i cortili interni di cui il più grande e famoso è quello delle beghine. Il museo Van Gogh mi ha un po' deluso sia per il ridotto numero di quadri che per l'affollamento, con la gente che ti spinge di lato se ti soffermi qualche secondo in più.
Il viaggio è proseguito verso la possente grande Diga nell'Olanda del Nord, tra grandi piatti spazi verdi, in cui pascolano in libertà pecore, mucche, cavalli. Nei canali sono presenti aironi, cicogne, cigni, un vero paradiso.
Abbiamo raggiunto i pittoreschi paesi di Enkhuizen, Marken e Volendam, ricchi di case d'epoca, canali, porticcioli dove abbiamo assaggiato l'aringa marinata con le cipolle, piatto tipico olandese.
Utrecht ha un bel centro storico medievale costruito attorno alla Torre del Duomo che abbiamo ammirato anche durante la passeggiata serale seguendo un itinerario delineato da gocce di luce in terra per svelare ai turisti la bellezza degli antichi edifici illuminati.
A Boppard ci siamo imbarcati per una rilassante navigazione sul Reno di circa tre ore fino a Bingen. Sulle pareti rocciose a picco sull'acqua si ergono i castelli edificati a difesa dei paesi costruiti sulle sponde del fiume. Non avevamo mai visto tante fortezze una vicina all'altra, completamente diverse tra di loro; alcune sono diventate hotel, altre sono ancora ruderi non restaurati. Mentre passavamo sotto la famosa roccia Loreley abbiamo ascoltato la magnifica musica e la poesia che raccontano la leggenda della ninfa bionda che dalle cime della roccia attirava i visitatori con il suo fascino e il canto di sirena.
Friburgo è una città ecologica con poche auto, tanto verde e, fiore all'occhiello, un quartiere eco che funziona con energia pulita. Molto bello il Duomo, uno dei più importanti edifici gotici della Germania, in calcare rosso, sovrastato dalla torre-simbolo di Friburgo. Importante la sua Università.
Ultima meta le Cascate sul Reno non molto alte, ma con una imponente portata d'acqua. Lo spettacolo è davvero impressionante, le acque del Reno scendono con violenza sulle rocce, con un fragore incredibile, una possente forza della natura. Ci sono diversi punti di osservazione, ma il più spettacolare è l'ultimo, quello più in basso. Molto bello anche il giro in battello che ti porta praticamente sotto la cascata.
Maria Teresa Villa
"La vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte" Omar Khayyam.
Ogni volta che ritorno da un viaggio mi piace pensare alle caratteristiche dei luoghi visitati che mi hanno colpito in modo particolare.
Il viaggio in Olanda e nella valle del Reno ha lasciato in me un buon ricordo, gli alberghi erano confortevoli e ben posizionati, il gruppo degli amici viaggiatori era cordiale, di simpatica compagnia, sempre in orario e molto motivato.
Partiti il 5 maggio abbiamo raggiunto la nostra prima meta, Lucerna. Il centro storico, i ponti pedonali di legno coperti, con pannelli dipinti sul soffitto, gli affreschi sulle case, i ristorantini lungo il fiume Reuss, sono stati davvero una piacevole sorpresa. A Colonia abbiamo visitato il Duomo, di colore scuro, enorme e maestoso, con un grandioso portale d'ingresso, un capolavoro del gotico. All'interno si trovano le bellissime vetrate e un'urna in cui si dice siano conservate le reliquie dei re Magi, traslate da Milano per volere di Federico Barbarossa. Molti hanno affrontato la salita di oltre 500 gradini per raggiungere la guglia da cui si gode una vista spettacolare, anche se parzialmente coperta dalla rete di protezione.
Ad Aquisgrana abbiamo rivissuto la storia di Carlo Magno e del Sacro Romano Impero; grandiosi il palazzo reale e il Duomo con la cappella Palatina dove si trova l'urna d'argento in cui è stato sepolto. È anche la città delle acque termali e delle caratteristiche fontane che raffigurano le bambole e la circolazione del denaro.
L'Olanda ci ha accolto con grandi scrosci di pioggia che fortunatamente si sono esauriti mentre ci trovavamo ancora in pullman. Per entrare nell'atmosfera olandese siamo andati a Kinderdijk il paese dei mulini dove se ne contano 19 risalenti al 1700. La maggior parte del territorio olandese è situato al di sotto del livello del mare; per recuperare terreno asciutto venivano utilizzati i mulini a vento che sfruttavano la forza del vento per risucchiare l'acqua e rigettare poi in mare quella rimasta all'interno delle dighe.
Il Parco di Keukenof è difficile da raccontare per l'immensa esposizione di fiori: tulipani, narcisi, giacinti, azalee. Un'atmosfera incantevole ha accompagnato il nostro giro tra fiori che non finiscono mai; sorprendenti le decorazioni floreali, raffinati gli abbinamenti e le sfumature di colore dalle più tenui alle più vivaci. Ci ha colpito in modo particolare il padiglione Orange Nassau dedicato a Van Gogh per i 125 anni della sua morte. Abbiamo fotografando praticamente tutto, ma nessuna macchina può narrare i profumi e le sensazioni emanate dalle migliaia di tulipani e dagli altri fiori.
Un bel giro in pullman a Rotterdam, la seconda città dell'Olanda, quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, con un grande porto, ci ha dato l'immagine di una città ricostruita con criteri davvero moderni. Interessanti le "case Cubo" e la "casa Matita".
Delft nota per le ceramiche bianche e blu e per essere la città nativa del pittore Vermeer, è un piccolo centro veramente suggestivo, a dimensione d'uomo. Mentre ci muovevamo a piedi tra canali e palazzi, abbiamo scoperto che in Olanda esiste una gerarchia dei mezzi di trasporto, prima vengono i ciclisti, poi le imbarcazioni, le auto e infine i pedoni.
Come descrivere Amsterdam? Tetti spioventi, frontoni, palazzi con grandi vetrate, tante finestre, facciate storte in avanti, a destra, a sinistra, edifici che sembrano sostenersi tra loro, canali, ponti, case galleggianti e un'infinità di biciclette. Qui non esistono le persiane, tutti sono in vetrina, non solo le signorine del quartiere a luci rosse. Il nostro albergo era praticamente in piazza Dam ed è stato molto agevole scoprire la città, il mercato dei fiori, i quartieri Jordaan e quello a luci rosse, i cortili interni di cui il più grande e famoso è quello delle beghine. Il museo Van Gogh mi ha un po' deluso sia per il ridotto numero di quadri che per l'affollamento, con la gente che ti spinge di lato se ti soffermi qualche secondo in più.
Il viaggio è proseguito verso la possente grande Diga nell'Olanda del Nord, tra grandi piatti spazi verdi, in cui pascolano in libertà pecore, mucche, cavalli. Nei canali sono presenti aironi, cicogne, cigni, un vero paradiso.
Abbiamo raggiunto i pittoreschi paesi di Enkhuizen, Marken e Volendam, ricchi di case d'epoca, canali, porticcioli dove abbiamo assaggiato l'aringa marinata con le cipolle, piatto tipico olandese.
Utrecht ha un bel centro storico medievale costruito attorno alla Torre del Duomo che abbiamo ammirato anche durante la passeggiata serale seguendo un itinerario delineato da gocce di luce in terra per svelare ai turisti la bellezza degli antichi edifici illuminati.
A Boppard ci siamo imbarcati per una rilassante navigazione sul Reno di circa tre ore fino a Bingen. Sulle pareti rocciose a picco sull'acqua si ergono i castelli edificati a difesa dei paesi costruiti sulle sponde del fiume. Non avevamo mai visto tante fortezze una vicina all'altra, completamente diverse tra di loro; alcune sono diventate hotel, altre sono ancora ruderi non restaurati. Mentre passavamo sotto la famosa roccia Loreley abbiamo ascoltato la magnifica musica e la poesia che raccontano la leggenda della ninfa bionda che dalle cime della roccia attirava i visitatori con il suo fascino e il canto di sirena.
Friburgo è una città ecologica con poche auto, tanto verde e, fiore all'occhiello, un quartiere eco che funziona con energia pulita. Molto bello il Duomo, uno dei più importanti edifici gotici della Germania, in calcare rosso, sovrastato dalla torre-simbolo di Friburgo. Importante la sua Università.
Ultima meta le Cascate sul Reno non molto alte, ma con una imponente portata d'acqua. Lo spettacolo è davvero impressionante, le acque del Reno scendono con violenza sulle rocce, con un fragore incredibile, una possente forza della natura. Ci sono diversi punti di osservazione, ma il più spettacolare è l'ultimo, quello più in basso. Molto bello anche il giro in battello che ti porta praticamente sotto la cascata.
Maria Teresa Villa
immagini di Massimo Biraghi
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