Racconti e immagini

dal 06 al 08.11.2014: 48a Festa della Montagna
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FESTA DELLA MONTAGNA U.O.E.I. NUMERO 48 - UNA PASSIONE SENZA TEMPO
Successo della manifestazione U.O.E.I. Quasi mille spettatori in tre appuntamenti

Racconta lo sport, la natura e l'avventura tra i monti. È la formula della "Festa della Montagna" organizzata dalla sezione faentina dell'U.O.E.I. che porta ogni anno nuovi protagonisti sul palcoscenico della sala "Zanelli" del centro fieristico.
Anno dopo anno, costante è il successo di questo viaggio attraverso le emozioni che nella 48a edizione ha coinvolto quasi 1000 spettatori nell'arco di tre serate.
Maria Canins, straordinaria campionessa di sci di fondo, ciclismo su strada e mountain bike, e l'istruttore nazionale delle guide alpine Simon Kehrer hanno portato un po' di Val Badia e Dolomiti e non solo. A salutare la Canins, alcuni campioni romagnoli di ciclismo: il mitico Ortelli, Albonetti, Laghi, Cavalcanti, Conti e con loro il direttore di corsa Babini.
Sul palco il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, appassionato di ciclismo e montagna, assieme al presidente provinciale della F.I.S.I., Pietro Zironi e ai ragazzi dello Junior Ski Team U.O.E.I.
A 60 anni dalla prima salita al K2, seconda vetta della terra, realizzata da una spedizione tutta italiana, il giornalista esperto di montagna Alessandro Filippini ha ricostruito come andarono le cose e documentato la personalità di Walter Bonatti, straordinario alpinista, esploratore e scrittore, ricordando il suo rapporto con un altro numero uno come Reinhold Messner. Presenti anche Raffaele Gordini, vice presidente della BCC, tradizionale sponsor della "Festa" e Iva Berasi, direttore dell'Accademia della montagna. Sorpresa della serata, il revival dell'indimenticabile epopea della pallavolo ravennate: a salutare Zvetana Bojurina, prima straniera della Teodora, vincitrice, tra l'altro, di tre titoli italiani durante l'esperienza in giallorosso e di numerosi altri titoli con la nazionale bulgara, è arrivata Nadia Tavolieri, ex compagna di squadra a Ravenna. E a proposito di ricordi, dopo 32 anni dalla precedente occasione, è tornato all'U.O.E.I., Alessandro Gogna, guida alpina, autore di fama internazionale, che ha tracciato un profilo dell'evoluzione dell'alpinismo e della scrittura di montagna.

Giuseppe Sangiorgi


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Foto di Gian Carlo Tura

FESTA DELLA MONTAGNA U.O.E.I. NUMERO 48
L'EMOZIONE È TRA LE VETTE


La campionessa di sci fondo e ciclismo Maria Canins e lo scalatore Simon Kherer per la Val Badia, il giornalista e scrittore Alessandro Filippini, l'alpinista e scrittore Alessandro Gogna, alla sala "Zanelli". Ingresso libero.

La passione per l'alpinismo e l'escursionismo, la natura, l'ambiente, lo sport: tutto questo è la "Festa della Montagna U.O.E.I." che taglia il traguardo della quarantottesima edizione.
Nella cornice della sala "Zanelli" del centro fieristico, in viale Risorgimento a Faenza, il "viaggio tra le emozioni ad alta quota" sarà articolato su tre serate, tutte con inizio alle ore 21 e ingresso libero.

Giovedì 6 novembre, il programma si aprirà con "Val Badia, il cuore delle Dolomiti", immagini e colori di un paesaggio incantato, assieme a due testimonial straordinari.
Maria Canins, sportiva polivalente, ha saputo eccellere in diverse discipline. Nello sci di fondo ha conquistato 14 titoli italiani su diverse distanze. È stata la prima italiana a vincere la mitica Vasaloppet in Svezia e ha trionfato 10 volte alla Marcialonga di Fiemme e Fassa, 12 alla Maratona della Pusteria, 7 alla Dobbiaco-Cortina, 8 alla Maratona della Val Casies. Nel ciclismo su strada ha vinto due Tour de France, un Giro d'Italia, due bronzi e altrettanti argenti individuali, un oro e un argento a squadre ai Mondiali. Con la mountain bike ha ottenuto due titoli nazionali e due tappe di Coppa del Mondo.
Simon Kehrer, istruttore nazionale delle guide alpine, si dedica all'arrampicata nelle Dolomiti e in altre aree montuose del mondo sempre alla ricerca di vie nuove in stile alpino, allo sci alpinismo e alle salite su ghiaccio. È salito su 40 montagne oltre i 4000 metri. Ha partecipato a spedizioni in Cina (Sichuan), Pakistan (Chongra Nord e Nanga Parbat, 8126 m), Sud America (monte Ritacuba, Colombia) e Africa. È stato compagno di spedizioni di Karl Unterkircher che è scomparso durante la salita alla parete Rakhiot sul Nanga Parbat.
Sul palco i ragazzi dello Junior Ski Team U.O.E.I.

Venerdì 7 novembre, a 60 anni dal successo della spedizione italiana al K2 (8611 m), si ricorderà la prima salita alla seconda vetta della terra. Nella conferenza "La lunga ombra del K2", uno dei più noti comunicatori della montagna, Alessandro Filippini, illustrerà come andarono le cose e documenterà la personalità davvero unica di Walter Bonatti, fortissimo alpinista, grande esploratore e apprezzato giornalista e scrittore. Sarà proiettato in esclusiva il filmato di un incontro fra Bonatti e Reinhold Messner al Film festival di Trento. Filippini ha collaborato a diversi progetti culturali con Messner tra cui il libro "Walter Bonatti il fratello che non sapevo di avere".
Laureato in filosofia, giornalista professionista, Filippini si è sempre occupato di sport olimpici e alpinismo. È autore della Grande Enciclopedia dell'Olimpiade (Motta Editore) e della voce Alpinismo per l'enciclopedia Treccani. Ha lavorato prima a "Tuttosport", poi come vice caporedattore alla "Gazzetta dello Sport" dove ha creato il supplemento "Magazine" e nella sua evoluzione "SportWeek" ha concluso la carriera alla "Rosea". Ha partecipato alla nascita del sito Gazzetta.it e ha curato la collana di DVD "Il grande alpinismo".

Sabato 8 novembre, nell'incontro "Alpinismo di ieri e di oggi", ritornerà a Faenza Alessandro Gogna, guida alpina, scalatore e scrittore di fama internazionale, autore di 500 prime ascensioni nelle Alpi, Appennini e altre catene montuose. Gogna, opinion maker sulla problematica turistico-ambientale della montagna, racconterà la sua esperienza umana e sportiva assieme a una panoramica sull'alpinismo e l'evoluzione degli ultimi 50 anni. È stato membro di spedizioni su Annapurna, Lhotse, El Capitan (California), K2 e di una ventina di trekking in Asia e Africa. Ha all'attivo 400 conferenze in Italia e all'estero. Autore di una cinquantina di libri, tra cui 8 monografie escursionistico-alpinistiche, ha scritto centinaia di articoli. Direttore di K3 Photo Agency e Kappatre Comunicazione, editore (Edizioni Melograno), traduttore o revisore di libri di montagna, ha coordinato importanti iniziative ambientali. È stato fondatore, poi segretario e oggi garante di Mountain Wilderness.
Giuseppe Sangiorgi

K2: L'ALPINISTA GIUSEPPE POMPILI IN VETTA SENZA OSSIGENO

È il primo emiliano-romagnolo a essere salito in vetta al K2. Giuseppe Pompili, l'ingegnere-alpinista bolognese, ha raggiunto la cima del K2, la seconda montagna più alta della terra. Finalmente, al terzo e ultimo tentativo, all'età di 51 anni, Pompili ha compiuto lo storico ultimo passo che porta alla sommità della vertiginosa piramide di roccia e ghiaccio alta 8.611 metri. Pompili è anche un po' faentino: ha parenti in città, ha disputato due volte la 100 km del Passatore ed è stato ospite d'onore della Festa della Montagna U.O.E.I. nel 2005 quando aveva già vinto la sfida di scalare i picchi più alti di ogni continente, le "Seven Summit" (a cominciare ovviamente dall'Everest).
Dopo una lunga carriera che lo ha portato, da scalatore non professionista, sulla vetta delle principali cime delle Alpi, dell'Himalaya, delle Ande, in Alaska e anche al Polo Nord e in Antartide, ora il sigillo finale. Pompili ha centrato il suo obiettivo nel 60° anniversario della conquista italiana del K2.
"Oggi alle 15 ore loc. Tam, io e Amin eravamo in vetta al K2, senza ossigeno. Solo il cielo sopra di noi ma coperto... 17 da c4. Bello!". Pompili ha affidato ad un tweet tutta la sua soddisfazione, la gioia per aver conquistato la cima del K2.
Il team italiano assieme a Pompili era formato da Tamara Lunger, Klaus Gruber e Michele Cucchi.

Giuseppe Sangiorgi



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