Verona e la mostra "verso Monet"

Verona ci ha accolto con una leggera pioggia, ma il folto gruppo dei partecipanti, dopo un'iniziale delusione, ha seguito incurante e interessato una brava guida che simpaticamente e con buona voce ha illustrato la città, le sue origini, i principali monumenti architettonici, le sue ricchezze artistiche e archeologiche.
Durante la dominazione romana Verona diventò una delle più importanti città del nord Italia; è stata capitale di regni barbarici e durante il Medioevo divenne un comune ghibellino. Sotto gli Scaligeri si trasformò in una signoria poi, in seguito, subì altre dominazioni tra cui quella dei veneziani e degli austriaci fino a quando nel 1866 fece parte del regno d'Italia.
L'Arena, piazza delle Erbe e piazza dei Signori con i loro palazzi, le Arche scaligere, monumentali tombe dei Signori di Verona, le mura, l'elegante ponte di Pietra, sono testimonianze preziose del passato della città.
Non poteva mancare la visita alla casa di Giulietta e al balcone che ispirarono l'opera di William Shakespeare, la tragedia di Romeo e Giulietta, famosa in tutto il mondo.
Molto apprezzati dalle signore i mercatini natalizi, i negozi eleganti e i presepi in mostra all'interno dell'Arena.
La mostra "Verso Monet" è stata una vera gioia per i nostri occhi. Novanta dipinti e dieci disegni provenienti dai maggiori musei e da collezioni private di tutto il mondo raccontano l'evoluzione del paesaggio come genere protagonista ed autonomo nella pittura dal Seicento a Monet. Il realismo delle opere del settecento deriva anche dall'uso della cartografia e della camera ottica.
È Venezia ad essere protagonista di questa sezione della mostra con alcuni capolavori di Canaletto e Guardi. La luce nelle variabilità atmosferiche è rappresentata dagli autori ottocenteschi, il movimento delle nuvole, le nebbie, la distesa a volte tempestosa del mare, i paesaggi scenografici del Nord, dell'Est europeo e dell'America.
Nella mostra sono presenti una serie di capolavori di Vincent van Gogh, di Renoir, di Gauguin, Pissarro, Degas, Manet e tre quadri di Cezanne eccezionali. Al termine del percorso le ninfee di Monet, il campo di papaveri, le cattedrali, introducono i visitatori definitivamente nell'epoca moderna con il paesaggio ormai trasformato in una visione astratta ed interiore.

Maria Teresa Villa