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dal 02 al 09.09.2013: Tour del Portogallo e Santiago de Compostela
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PORTOGALLO E SPAGNA: CONTRASTI E MAGIE SENZA TEMPO

SANTIAGO DE COMPOSTELA - SPAGNA. La piazza Do Obradoiro è in penombra; pellegrini seduti o sdraiati. Il silenzio è appena "disturbato" dalla risonanza di una lieve musica celtica: la Cattedrale di Santiago si manifesta a noi in tutta la sua bellezza in un complesso gioco di colonne, pinnacoli, sculture. Maestosa, incombente, scenografica come i palazzi che si affacciano sulla grande piazza.
Poco dopo, il magico stupore viene interrotto dai canti antichi degli studenti universitari che ci coinvolgono con musiche, strumenti e antichi costumi.
All'indomani, la luce del giorno ci offre "sfacciatamente" la bellezza di questi rari esempi di edilizia romanica e barocca.

L'interno della Cattedrale è gremito dei tanti pellegrini giunti da ogni parte del mondo dopo avere percorso a piedi il secolare cammino. Abbiamo gioito di questi incontri sublimati dalle funzioni liturgiche e suggestionati dalle tradizioni come l'oscillazione del "butafumeiro" enorme incensiere che abbiamo avuto la fortuna di vedere oscillare tra volute profumate.

Dalla Spagna al Portogallo eccoci giunti a BRAGA, cuore religioso del Portogallo, per percorrere l'infinita scala barocca che inizia dal piazzale del santuario di Bom Jesus Do Monte impareggiabile luogo di culto che sembra scaturito dalla mente di un artista visionario. La scala, che un tempo i pellegrini salivano in ginocchio è tutto un susseguirsi di cappelle, di fontane, di rappresentazioni scultoree su temi sacri e profani: il tutto a significare la elevazione dell'uomo alla conoscenza, alla sapienza alla sua rinascita spirituale.

E poi FATIMA! Grandiosa e semplice; gloriosa e umile. Qui a Fatima tre pastorelli ebbero dalla Madonna messagi di pace (1917 - prima guerra mondiale). Sicuramente tutti noi durante le varie funzioni, essenziali e sentite, nella basilica e nel piazzale circostante, ci siamo uniti nella preghiera alle nostre famiglie, ai nostri amici.

Queste tre visite, facenti parte del nostro tour, che peraltro non era finalizzato ad un pellegrinaggio, sono state in qualche modo toccanti: per chi crede sarà stata la voce della fede e, per tutti la consapevolezza di appartenere alla storia e al ricordo di tanti uomini mossi da speranze e da paure.

E così dopo la visita a GUIMARAES, cuore e culla della nazione portoghese, il nostro tour continua e arriviamo a PORTO E VILA NOVA DE GAIA ove gustiamo e acquistiamo, in una caratteristica antica cantina, il famoso vino ottenuto con la strategica aggiunta, durante la fermentazione, di una speciale acquavite. Suggestiva la passeggiata serale su uno dei cinque ponti sul fiume Duoro.

Prima di giungere a COIMBRA, la citta universitaria, ci fermiamo ad AVEIRO adagiata nella vasta laguna sull'Oceano Atlantico disseminata di saline e solcata dalle "moliceiros" lunghe barche a collo di cigno per la raccolta delle alghe; a COSTA NOVA incantevole villaggio di pescatori con le sue pittoresche casette a righe colorate fino ad arrivare alla foresta di BUSSACO ove i monaci benedettini hanno creato percorsi meditativi e ove è stato ricavato da un antico casino di caccia di ispirazione manuelina, un albergo di lusso.

E ora COIMBRA di origine romana dominata dagli arabi poi dagli spagnoli che vanta una antichissima università che ricopre un ruolo fondamentale nella cultura portoghese. L'enorme complesso è un susseguirsi di sale, di cappelle, di soffitti riccamente decorati e della famosa Biblioteca Johannina ove sono conservati migliaia di volumi e manoscritti in un tripudio di decorazioni barocche.

Prima di godere del fascino di Lisbona i nostri occhi, e non solo le nostre macchine fotografiche, hanno fissato indelebilmente le bellezze del Monastero di Santa Maria della Vittoria a BATALHA, il monastero ed i chiostri della reale abbazia di Santa Maria ad ALCOBACA con le tombe gotiche di don Pedro e della sfortunata e bella Dona Ines.

E poi via ad OBIDOS a godere della vista del castello e della bontà della "cicirigna" nei bicchierini di cioccolato, e poi a NAZARÉ luogo amato dai surfisti e dove il riso coi mariscos è veramente buono; ovunque pareti ricoperte di azulejos e di fiori, ovunque spiagge con dune o rocce e sempre lambite dalla lunga onda dell'oceano.

LISBONA città dai sette colli (come Roma) è la capitale più atlantica e più occidentale di Europa e ne siamo rimasti affascinati. Bei monumenti, panoramici belvederi, quartieri tipici che ricordano i tempi passati e i tesori nascosti che solo una lunga permanenza può meglio percepire: la nostalgia del "fado" e la emozione delle "corridas" nella moresca "Monumental" del Campo Paqueno.

Il fiume Tago ed il castello St Jorge eretto nel punto più elevato della città, sono testimoni preziosi del passato secolare della capitale portoghese.

Nella zona di BELEM da dove 500 anni fa partirono i navigatori portoghesi, Lisbona presenta i suoi monumenti più notevoli che ricordano l'epoca gloriosa delle scoperte lontane: il Monastero dei Jeronimos autentico gioiello architettonico, l'armoniosa Torre di Belem vicina alle acque del fiume Tago un tempo vigile sentinella contro gli attacchi marittimi, il grande moderno "Monumento alle scoperte".

La Cattedrale chiesa-fortezza che ha resistito a più terremoti, la chiesa di Sant'Antonio , il Santo che nacque a Lisbona e morì a Padova, le nobili vie come la Via Augusta e l'Avenida da Libertade che si snoda in salita, i manti stradali decorati da disegni di pietra nera con motivi ispirati ai viaggi marittimi: tutto ciò non ci lasciava il tempo di riposare lo sguardo.

E saliamo all'ALFAMA (la Lisbona vecchia) pittoresca dove nulla è stato alterato: le strade sono strette e i tetti quasi si toccano, si respira ancora una atmosfera arabeggiante; i tram colorati che arrancano per le strette viuzze vengono fotografati come fossimo a San Francisco in California.

E non è ancora finita!! Perché SINTRA (chiamata da Byron "il paradiso verde"), CABO de ROCA (la fine del vecchio continente roccioso e sferzato dai venti), CASCAIS (terra di pescatori e luogo preferito da illustri frequentatori) sono solo alcuni dei magnifici dintorni di Lisbona.

Un accenno ancora alla parte più moderna di Lisbona dove si è svolta la Esposizione Universale nel 1998 che ha lasciato spazio a nuovi quartieri residenziali e ove abbiamo ammirato, tra l'altro, la Stazione d'Oriente opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava e il lunghissimo ponte Vasco de Gama.

Come tutte le cose belle, anche questa ha avuto un termine, ma ha soddisfatto le varie esigenze culturali, paesaggistiche, spirituali e... gustative!

Ora molti di noi ricordano cosa sono gli azulejos, i 365 modi di cucinare il bacalao, il sapore degli "ovos moles", che cosa è lo stile manuelino, la storia dei fasti delle antiche conquiste portoghesi, di come rimanere incastrati nei tornelli della metropolitana, come chiedere il "cafè curtu", di come rischiare che un marito rimanga a Lisbona con 11 amici e la moglie partire con gli altri 37… ma tutti sanno quanto è bello ridere e stare insieme! Molto bene e... alla prossima, con un'altra storia e un'altra avventura!

Maria Rosa
...e ora un tipico piatto di mare alla portoghese:

BACALAO CON PATATE E CIPOLLE

Ingredienti per 4 persone
  • due confezioni da g 450 di merluzzo (bacalao) surgelato
  • g 700 di patate
  • 2 cipolle
  • uno spicchio di aglio
  • un mazzetto di prezemolo
  • 2 acciughe sotto sale
  • un po' di olio, sale e pepe, burro per la pirofila
Lessate le patate molto al dente, pelatele e tagliatele a fette.
Fate un trito di aglio e prezzemolo, affettate finementele cipolle.
Imburrate leggermente una pirofila; disponetevi un primo strato di fette di patate, conditelo con sale e pepe e copritelo con uno strato di fette di cipolle profumate con il trito di prezemolo e aglio.
Disponete i tranci di pesce: salateli, pepateli e guarniteli con le acciughe sfilettate. Completate con un secondo strato di patate. Salate leggermente, bagnate in modo uniforma con olio.
Ponete in forno a media temperatura per circa mezz'ora.
Dopo aver tolto dal forno, lasciate riposare pochi minuti e portate in tavola nella stessa pirofila.

BUON APPETITO


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immagini di Romano Morelli


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