Racconti e immagini
29.01.2011: Gita culturale a Ferrara e visita della mostra "Chardin, il pittore del silenzio"
FERRARA E LA MOSTRA DI CHARDIN: LA PRIMA GITA CULTURALE DEL 2011
La mattina del 29 gennaio ci ritroviamo a Piazzale Pancrazi per giungere a Ferrara attorno alle 10. Qui incontriamo la guida Giuseppe Villani che alcuni di noi già conoscono per una precedente visita della città.
Si inizia con un giro panoramico delle mura in pullman.
Ferrara è uno dei 4 capoluoghi di provincia (assieme a Bergamo, Lucca e Grosseto), il cui centro storico è quasi completamente circondato dalle mura che hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.
Proseguiamo a piedi per le vie più rilevanti del centro storico. Nella centralissima Piazza Trento e Trieste bancarelle per una fiera di prodotti tipici. Il duomo è rilevante sia all'esterno, con i leoni che sorreggono le colonne, che all'interno, ma alle 12 in punto dobbiamo uscire: la Cattedrale chiude! A questo punto Giuseppe ci guida in un rapido attraversamento dei cortili del Castello estense, dopo averci spiegato che più che una fortezza di difesa per gli attacchi dall'esterno era un avamposto difensivo dei signori di Ferrara dalle probabili sommosse della popolazione stanca di tasse e altre imposizioni.
Ora di pranzo: siamo nella piccola piazza Savonarola, giustiziato con il rogo era nato a Ferrara; nella zona tutti troviamo modo di mangiare (magari la tipicità: cappellacci alla zucca, oppure dopo aver fatto spesa al panificio-pasticceria-gastronomia Orsatti in via Cortevecchia n. 33; non c'è tempo per arrivare fino al ristorante Ariostea), e alle 14.30 ci si trova di fronte al Palazzo dei Diamanti.
Rinforzo di guide per fare 2 gruppi. Si aggiunge Marco e iniziamo la nostra conoscenza di Chardin che Ferrara sta facendo conoscere come il pittore del silenzio. E lungo il percorso mostra capiremo perché Jean Siméon Chardin (1699-1779), contrapponendosi alle regole accademiche allora in voga, sintetizzava il suo modo, all'epoca rivoluzionario, di fare arte. Questa è la prima mostra italiana dedicata al grande protagonista dell'arte del Settecento. Nonostante sia poco conosciuto dal grande pubblico italiano, Chardin è considerato uno degli artisti che hanno avuto maggior influenza sulla pittura moderna.
All'uscita della mostra Giuseppe ci dà altre indicazioni sulla zona in cui si trova Palazzo dei Diamanti e sui grandi corsi stradali voluti dagli Este, sulle decorazioni degli angoli del Palazzo e sulle particolarità del bugnato che genera particolari effetti ottici.
Alle 17 circa salutiamo Giuseppe e risaliamo in pullman per il ritorno, felici di avere passato una allegra giornata insieme.
Gigi Graziani
Gita a FERRARA e visita alla mostra "CHARDIN il pittore del silenzio"
Come Gigi Graziani ha organizzato, arrivo a Ferrara sulle 10; incontro con la guida Giuseppe che illustra alcune piazze e monumenti più rilevanti del centro storico.
Nella centralissima Piazza Trento e Trieste bancarelle per una fiera di prodotti tipici. Il duomo è rilevante sia all'esterno, con i leoni che sorreggono le colonne, che all'interno, ma alle 12 in punto dobbiamo uscire: la Cattedrale chiude! A quel punto Giuseppe ci fa fare un rapido attraversamento dei vari cortili del Castello estense, dopo averci spiegato che più che una fortezza di difesa per gli attacchi dall'esterno era un avamposto difensivo dei signori di Ferrara verso probabili sommosse della popolazione stanche di tasse e altre imposizioni.
Ora di pranzo siamo nella piccola piazza Savonarola. Il noto uomo giustiziato con il rogo era nato a Ferrara; nella zona tutti troviamo modo di mangiare (magari la tipicità: cappellacci alla zucca, oppure dopo aver fatto spesa al panificio-pasticceria-gastronomia Orsatti in via Cortevecchia n. 33; non c'è tempo per arrivare fino al ristorante Ariostea), e alle 14.30 ci si trova di fronte al Palazzo dei Diamanti.
Rinforzo di guide, per fare 2 gruppi. Si aggiunge Marco, e iniziamo la nostra conoscenza di CHARDIN, che Ferrara sta facendo conoscere come il pittore del silenzio. E lungo il percorso mostra capiremo perché.
All'uscita della mostra Giuseppe ci dà altre indicazioni sulla zona in cui si trova Palazzo dei Diamanti e sui grandi corsi stradali voluti dagli Este, poi sulle decorazioni degli angoli del Palazzo e infine sulle particolarità del bugnato, che è tale da generare particolari effetti ottici.
La Redazione de "Il Sentiero.net"
La mattina del 29 gennaio ci ritroviamo a Piazzale Pancrazi per giungere a Ferrara attorno alle 10. Qui incontriamo la guida Giuseppe Villani che alcuni di noi già conoscono per una precedente visita della città.
Si inizia con un giro panoramico delle mura in pullman.
Ferrara è uno dei 4 capoluoghi di provincia (assieme a Bergamo, Lucca e Grosseto), il cui centro storico è quasi completamente circondato dalle mura che hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.
Proseguiamo a piedi per le vie più rilevanti del centro storico. Nella centralissima Piazza Trento e Trieste bancarelle per una fiera di prodotti tipici. Il duomo è rilevante sia all'esterno, con i leoni che sorreggono le colonne, che all'interno, ma alle 12 in punto dobbiamo uscire: la Cattedrale chiude! A questo punto Giuseppe ci guida in un rapido attraversamento dei cortili del Castello estense, dopo averci spiegato che più che una fortezza di difesa per gli attacchi dall'esterno era un avamposto difensivo dei signori di Ferrara dalle probabili sommosse della popolazione stanca di tasse e altre imposizioni.
Ora di pranzo: siamo nella piccola piazza Savonarola, giustiziato con il rogo era nato a Ferrara; nella zona tutti troviamo modo di mangiare (magari la tipicità: cappellacci alla zucca, oppure dopo aver fatto spesa al panificio-pasticceria-gastronomia Orsatti in via Cortevecchia n. 33; non c'è tempo per arrivare fino al ristorante Ariostea), e alle 14.30 ci si trova di fronte al Palazzo dei Diamanti.
Rinforzo di guide per fare 2 gruppi. Si aggiunge Marco e iniziamo la nostra conoscenza di Chardin che Ferrara sta facendo conoscere come il pittore del silenzio. E lungo il percorso mostra capiremo perché Jean Siméon Chardin (1699-1779), contrapponendosi alle regole accademiche allora in voga, sintetizzava il suo modo, all'epoca rivoluzionario, di fare arte. Questa è la prima mostra italiana dedicata al grande protagonista dell'arte del Settecento. Nonostante sia poco conosciuto dal grande pubblico italiano, Chardin è considerato uno degli artisti che hanno avuto maggior influenza sulla pittura moderna.
All'uscita della mostra Giuseppe ci dà altre indicazioni sulla zona in cui si trova Palazzo dei Diamanti e sui grandi corsi stradali voluti dagli Este, sulle decorazioni degli angoli del Palazzo e sulle particolarità del bugnato che genera particolari effetti ottici.
Alle 17 circa salutiamo Giuseppe e risaliamo in pullman per il ritorno, felici di avere passato una allegra giornata insieme.
Gigi Graziani
Gita a FERRARA e visita alla mostra "CHARDIN il pittore del silenzio"
Come Gigi Graziani ha organizzato, arrivo a Ferrara sulle 10; incontro con la guida Giuseppe che illustra alcune piazze e monumenti più rilevanti del centro storico.
Nella centralissima Piazza Trento e Trieste bancarelle per una fiera di prodotti tipici. Il duomo è rilevante sia all'esterno, con i leoni che sorreggono le colonne, che all'interno, ma alle 12 in punto dobbiamo uscire: la Cattedrale chiude! A quel punto Giuseppe ci fa fare un rapido attraversamento dei vari cortili del Castello estense, dopo averci spiegato che più che una fortezza di difesa per gli attacchi dall'esterno era un avamposto difensivo dei signori di Ferrara verso probabili sommosse della popolazione stanche di tasse e altre imposizioni.
Ora di pranzo siamo nella piccola piazza Savonarola. Il noto uomo giustiziato con il rogo era nato a Ferrara; nella zona tutti troviamo modo di mangiare (magari la tipicità: cappellacci alla zucca, oppure dopo aver fatto spesa al panificio-pasticceria-gastronomia Orsatti in via Cortevecchia n. 33; non c'è tempo per arrivare fino al ristorante Ariostea), e alle 14.30 ci si trova di fronte al Palazzo dei Diamanti.
Rinforzo di guide, per fare 2 gruppi. Si aggiunge Marco, e iniziamo la nostra conoscenza di CHARDIN, che Ferrara sta facendo conoscere come il pittore del silenzio. E lungo il percorso mostra capiremo perché.
All'uscita della mostra Giuseppe ci dà altre indicazioni sulla zona in cui si trova Palazzo dei Diamanti e sui grandi corsi stradali voluti dagli Este, poi sulle decorazioni degli angoli del Palazzo e infine sulle particolarità del bugnato, che è tale da generare particolari effetti ottici.
La Redazione de "Il Sentiero.net"
immagini di Romano Morelli
immagini tratte dal sito » "Chardin. Il pittore del silenzio"
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