Racconti e immagini
23.01.2011: CIASPOLATA SUL MONTE BUSCA
CIASPOLATA SUL MONTE BUSCA
Dato l'abbondante nevicata avvenuta nei giorni precedenti sulle nostre colline, abbiamo deciso domenica 23 Gennaio, di avventurarci sulla neve in un percorso fuori programma.
Fortunatamente il tempo prometteva bene e così dal solito ritrovo in piazzale Pancrazi a Faenza siamo partiti armati di tutto punto con ciaspole e ramponi alla volta di Tredozio, per dare la "scalata" al monte Busca.
Abbiamo trovato Tredozio ammantato da una coltre bianca che superava le nostre più ottimistiche previsioni e presi da "bianca euforia" siamo partiti quasi allo sbaraglio alla ricerca del sentiero che... non c'era! Infatti lo spessore del manto nevoso aveva coperto qualsiasi traccia di sentiero e perfino la segnaletica sui tronchi era nascosta dalla neve portata dal vento.
Comunque non ci siamo persi d'animo e dopo qualche giro a vuoto abbiamo imboccato la direzione giusta. Matteo, Franco e Nevio facevano da apripista con le ciaspole che comunque sprofondavano in una neve oltremodo soffice che in alcuni punti superava abbondantemente il ginocchio! E così come mostrano le immagini mano mano si saliva, più ci sentivamo immersi in un mondo fiabesco, uno spettacolo unico, difficile da tradurre in parole; personalmente nemmeno in Dolomiti ho mai visto scenario simile! La neve accumulata sui rami dei faggi era talmente tanta da piegarli fino a terra creando bellissimi tunnel sotto ai quali a volte passava il nostro invisibile sentiero.
Finalmente e non senza fatica, affamati, ma contenti, abbiamo raggiunto la vetta del monte Busca, dove ci aspettava un lauto pranzo ordinato in precedenza da Anna e Franco Ferro nell'unico e provvidenziale ristorante esistente in cima al passo.
Rifocillati a puntino e rimessi in sesto, ci è tornata la voglia di neve e quindi siamo ripartiti per l'avventura del ritorno. Eh sì, perché sia la pancia piena che la discesa invitano al buonumore ed anche a qualche... scherzetto, specie tra i più vivaci del gruppo come Roberto, Matteo e Fredo che a turno si divertivano a gettare nella neve la "povera" Milva ed altre compassate "fanciulle"!
E così ridendo e scherzando abbiamo raggiunto di nuovo Tredozio già alle luci della sera un po' stanchi ma felici per aver trascorso una splendida giornata per tutti indimenticabile.
Angelo Alberani
Dato l'abbondante nevicata avvenuta nei giorni precedenti sulle nostre colline, abbiamo deciso domenica 23 Gennaio, di avventurarci sulla neve in un percorso fuori programma.
Fortunatamente il tempo prometteva bene e così dal solito ritrovo in piazzale Pancrazi a Faenza siamo partiti armati di tutto punto con ciaspole e ramponi alla volta di Tredozio, per dare la "scalata" al monte Busca.
Abbiamo trovato Tredozio ammantato da una coltre bianca che superava le nostre più ottimistiche previsioni e presi da "bianca euforia" siamo partiti quasi allo sbaraglio alla ricerca del sentiero che... non c'era! Infatti lo spessore del manto nevoso aveva coperto qualsiasi traccia di sentiero e perfino la segnaletica sui tronchi era nascosta dalla neve portata dal vento.
Comunque non ci siamo persi d'animo e dopo qualche giro a vuoto abbiamo imboccato la direzione giusta. Matteo, Franco e Nevio facevano da apripista con le ciaspole che comunque sprofondavano in una neve oltremodo soffice che in alcuni punti superava abbondantemente il ginocchio! E così come mostrano le immagini mano mano si saliva, più ci sentivamo immersi in un mondo fiabesco, uno spettacolo unico, difficile da tradurre in parole; personalmente nemmeno in Dolomiti ho mai visto scenario simile! La neve accumulata sui rami dei faggi era talmente tanta da piegarli fino a terra creando bellissimi tunnel sotto ai quali a volte passava il nostro invisibile sentiero.
Finalmente e non senza fatica, affamati, ma contenti, abbiamo raggiunto la vetta del monte Busca, dove ci aspettava un lauto pranzo ordinato in precedenza da Anna e Franco Ferro nell'unico e provvidenziale ristorante esistente in cima al passo.
Rifocillati a puntino e rimessi in sesto, ci è tornata la voglia di neve e quindi siamo ripartiti per l'avventura del ritorno. Eh sì, perché sia la pancia piena che la discesa invitano al buonumore ed anche a qualche... scherzetto, specie tra i più vivaci del gruppo come Roberto, Matteo e Fredo che a turno si divertivano a gettare nella neve la "povera" Milva ed altre compassate "fanciulle"!
E così ridendo e scherzando abbiamo raggiunto di nuovo Tredozio già alle luci della sera un po' stanchi ma felici per aver trascorso una splendida giornata per tutti indimenticabile.
Angelo Alberani
immagini di Angelo Alberani
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