Racconti e immagini

dal 09 al 10.10.2010: Turisti ed escursionisti alla scoperta del lago di Garda

Da sud a nord del Lago di Garda

Prime giornate d'autunno: in 52 siamo sul Garda. Primo giorno tutti in visita a Borghetto, meritatamente riconosciuto tra i "Borghi più belli d'Italia": lungo ponte Visconteo sulle verdi acque del fiume Mincio e poi un idillio fluviale di casette e antichi mulini, con alcune ruote che ancora girano sospinte dall'acqua e le trote che guizzano. Il castello dalla sommità della collina continua a dominare la valle; è il primo di questa due giorni, e ne vedremo tanti, disseminati per paesi! Spostamento nella colorita penisola di Sirmione, luogo privilegiato di insediamento fin dall'antichità. Tanto sa di terme e del poeta latino Catullo. Oltre a vedere la parrocchiale, dal bell'esterno, ed i resti del Monastero di S. Salvatore, voluto dal re longobardo Desiderio e dalla moglie Ansa, con la guida Paolo visitiamo la Rocca Scaligera, interessante fortilizio dai grandi merli a "coda di rondine" e a "capanna", che racchiude una darsena con torri a punta di lancia che ha visto nei secoli feroci scontri tra veronesi e bresciani, contendersi il controllo del territorio. Poco oltre l'ingresso della Rocca vi è un'antichissima piroga, ritrovata nel fiume Oglio, scavata in un tronco di quercia. Usciti, ciò che colpisce sono le innumerevoli gelaterie e molti provano quanto sia cremoso e supergigante il gelato di Sirmione. Attraversamento del lago in battello e arrivo a Garda, dove col pullman raggiungiamo la parte nord del lago, con pernottamento a Torbole, dopo passeggiata sul lungolago.

Il 2° giorno i primi a partire sono gli escursionisti che fanno un interessante trekking di circa 850 m. di dislivello, con guida locale, begli scorci sul lago e vista panoramica circolare sul Monte Altissimo. Percorso: S. Giacomo - Malga Campo – Ponticello – Rif. Damiano Chiesa – Rif. Graziani/Passo Cabaletta – S. Giacomo. Punto di partenza S. Giacomo, 1194 m. minuscolo villaggio turistico con alberghi e appartamenti, si trova lungo il percorso per il Monte Baldo. Vi sorge una cappella e c'è un parcheggio. Il punto più alto è a m. 2.079, sul Monte Altissimo di Nago. La salita si fa dapprima relativamente in piano, attraverso un paesaggio prativo e tra boschi, su una larga rotabile in direzione N (segnavia n. 622 rosso) fin dove si dirama un sentiero boschivo. Quindi si passa a sn. del Monte Campo, si va ai Prati di Malga Monte Campo, si prosegue attraverso gli alpeggi, fino al crinale del Monticello. Poi l'attacco del Monte Altissimo, fino al Rif. Damiano Chiesa. La discesa si va su larga strada militare fino al margine della vetta, poi si scende in ampie curve lungo pendii erbosi al passo canaletta, 1617 m., con il Rif. Graziani che sorge un poco più in alto. Qui si tocca la strada del Monte Baldo. Ci si deve tenere a sn. scendendo nella Valletta di Corna Piana, su un'antica mulattiera (segn. 633 rosso), fino a raggiungere il termine dell'anello. Escursione ben condotta dal naturalista dr. Sandro Zanghellini della soc. Albatros (Trento) - cell. 340 7615644 e-mail: info@albatros.tn.it

I turisti si sono dedicati a più mete; la mattinata è stata positivamente gestita dalla guida dr.ssa Roberta Gottardi, di Faver TN - cell. 328 2235355 e-mail: rdfgottardi@cr-surfing.net

Canale di Tenno: arroccato su un pendio (h. 428 m. sul lago), a metà strada tra il Garda e le Alpi, dall'atmosfera medioevale tuttora intatta, con stretti vicoli lastricati, case addossate una all'altra in pietra, e balconi in legno; visitati la Casa degli Artisti, intitolata al pittore Giacomo Vittone che ha voluto quel luogo e la rinascita del paese, ed il Museo etnografico. Diversi acquistano l'opuscolo "Polenta: storia, cultura e peveraa". Bello è tutto il paesaggio circostante e gli altri 3 paesi che fanno parte del comprensorio del Lago di Tenno. Interessante anche il paese di Tenno, visto passando. Arco, dominata dal Castello sulla cima di una torre strapiombante sulla cittadina e sulla piana del Sarca, visita al centro, con eleganti palazzi e all'arboreto voluto dagli Asburgo. Riva del Garda: tornati sul lago, ancora una cittadina elegante, con parchi, viali di magnolie e belle piazze. E poi una magia della natura: le cascate del Varone; per vederle bene bisogna avvicinarsi; ci si bagna un po', ma ne vale la pena. Le guardiamo da sotto con il loro salto di 90 m. ma saliamo anche i 115 gradini per vedere questo ambiente (grotta inferiore/grotta superiore) che ha ispirato "la montagna incantata" di Thomas Mann. Sono il risultato della discesa a valle, a precipizio, del Torrente Magnone, e delle perdite sotterranee del Lago di Tenno. Sono state aperte circa 130 anni fa.

E poi durante il viaggio di rientro sul pulman ci facciamo un po' di risate guardando il film "CADO DALLE NUVOLE"!

Redazione de "il Sentiero.net"


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immagini di Gigi Graziani
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immagini di Massimo Biraghi
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immagini di Massimo Biraghi


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