Racconti e immagini

dal 04 al 06.06.2010: Torino Magica: dal regno dei Faraoni al regno dei Savoia

La raffinata Torino in 3 giorni

Riuscita l'uscita a Torino, città che ci ha dimostrato di avere tanto, incastonata tra le Alpi, con molto verde in periferia e nei lunghi viali del centro storico, adagiata sulle rive del Po e della Dora, e belle architetture in mattone o in stile barocco, che qui è particolare perché luminoso e non troppo fastoso.

Perchè Torino?

Scelta perché è una splendida città, prima capitale d'Italia, incastonata nello scenario delle Alpi e delle colline. Torino racconta al visitatore più di 2000 anni di arte e di storia: dalla conquista romana al periodo barocco, che qui ha trovato piena espressione, tanto che la città è considerata una delle capitali del barocco europeo, dal neoclassico al liberty, dalla dominazione napoleonica al Risorgimento. Senza dimenticare il magico mondo degli Egizi: nelle sale del Museo Egizio, secondo solo a quello del Cairo, si ripercorre la millenaria storia e arte di quel popolo, che ha creato cultura e una civiltà unica. Inoltre Torino è circondata da quella che gli stessi Savoia denominarono "corona di delizie", una serie di residenze reali e nobiliari raffinate ed eleganti. Torino poi è la capitale del cioccolato, del vermouth, dei grissini e del goloso "bicerin", tanto apprezzato da Cavour, che si può gustare in uno dei tanti antichi e raffinati caffè storici.

Siamo andati in 48, e diversi erano partecipanti nuovi ad un'iniziativa della U.O.E.I. Ma sono rimasti soddisfatti dal fascino del luoghi che abbiamo visitato. Abbiamo colto perché la Basilica di Superga è chiamata il Pantheon di Torino; concepita come mausoleo dei Savoia ha una bellissima cupola ed è raggiungibile sia con strada asfaltata che con funicolare a cremagliera. Il recente restauro ha portato Venaria Reale alla visione pubblica: dagli interni più spogli di Versailles, gareggia con quest'ultima per grandiosità di dimensioni e dei giardini; ci è stato illustrato il collare dell'Annunziata e le decorazioni con i nodi marinari. La reggia è una delle tante dei Savoia, e in questo borgo circondato da boschi venivano a praticare la caccia.

Il secondo giorno è stato dedicato al Museo egizio (molto importante perché è stato il primo al mondo ad essere istituito e le sue collezioni sono di particolare rilievo), al finto borgo e rocca medioevale nel parco del Valentino e poi ad una visita con il pulman in cui Giovanna, la guida che Gigi ha prescelto, molto efficacemente ci ha mostrato eleganti piazze, splendidi palazzi (tra cui Palazzo Madama, che ospitava il Senato, Palazzo Carignano con la sua facciata a "onda"), tante chiese, caserme e luoghi singolari. Nel contempo il nostro Presidente della Repubblica Napolitano era in città, proprio in piazza Castello, per la ricorrenza del 150° dell'Unità d'Italia. Per chi voglia contattare Giovanna, la guida turistica abilitata, per una visita guidata di scoperta o di approfondimento di Torino: cell. 335/261897 email: giovannapettinari@libero.it. Interessanti, tra i tanti locali dove abbiamo sostato per un pranzo veloce o un dolce, il bar-caffè storico S. Carlo, nell'omonima piazza, dove ebbero sede le riunioni dei carbonari - i bar/ristorantini per un veloce break sotto al teatro in piazza Castello, e il ristorante-sushi bar "Arcadia" in Galleria Subalpina sempre adiacente a piazza Castello (tel. 011 5613898), con un interno molto chic, che a sera è assai costoso, mentre per il pranzo ha un'offerta di piatti unici decisamente economici e buoni - proprietario risulta essere il comico Piero Chiambretti.

Interessante anche, nella terza giornata, la visita alla Sacra di S. Michele, famosa abbazia simbolo del Piemonte a circa un'ora e mezzo a ovest di Torino, che, raggiunta dopo aver costeggiato i bei laghi di Avigliana, domina l'ingresso della Valle di Susa svettando dai 1.000 m. della punta del monte Pirchiriano, edificata intorno all'anno Mille: parte di noi ha asceso la scalinata con il portale dello zodiaco e qualcun altro ha utilizzato l'ascensore per raggiungere la chiesa sulla sommità, dove il romanico si fonde con il gotico. Nel pomeriggio ci siamo spostati nell'astigiano e abbiamo concluso con la visita guidata all'Abbazia di Vezzolano e al suo chiostro (informazioni di questi luoghi nel Monferrato sono nel sito www.lacabalesta.it; per un'altra occasione altre abbazie dell'astigiano da non mancare, come ci dice la guida, sono: S. Secondo di Cortazzone, S. Nazzario Eccelso di Montechiaro d'Asti, S. Lorenzo di Montiglio, anche S. Pietro a Cherasco).

È stata un'uscita molto appagante, come felice è stata la scelta dell'albergo Genova dove far base, in centro e vicino alla stazione di Torino Porta Nuova (via Sacchi 14/B tel. 011 5629400), posizione che ci ha consentito di trascorrere due dopo cena godendoci appieno l'atmosfera del cuore di Torino.

Rosanna Gardella


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immagini di Gigi Graziani


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