Racconti e immagini
04.02.2007: Escursione zona Monte del Puntale
Percorso: partenza dal mulino di Rivacciola
Durata: ore 5:00 circa, più soste
Dislivello: m 600 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8:30 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referenti: Luciano Chiarini, Sergio Suzzi, Francesco Ferro
Percorso: partenza dal mulino di Rivacciola
Durata: ore 5:00 circa, più soste
Dislivello: m 600 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8:30 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referenti: Luciano Chiarini, Sergio Suzzi, Francesco Ferro
MONTE DEL PUNTALE
Bel percorso nella vallata del Senio, molto vario e non troppo difficile, su larghi sentieri (dislivello m 550 circa).
Partenza dalla Chiesa di S. Apollinare a Misileo. Poco dopo l'antica villa del Romitorio, con la ghiacciaia, e Goffredo, conoscitore delle vicende di questi luoghi che sono le sue radici, ci parla delle persecuzioni a cui andò incontro la famiglia dei proprietari durante la seconda guerra mondiale, per aver offerto un po' di pane a dei partigiani.
Salendo dolcemente: Castel Pagano, i castagneti di Guzzareda con l'essicatoio, Castel Pagano, Monte del Puntale.
Pranzo al sole sul passo La Collina, Cà i Monti e discesa per arrivo a Rivacciola.
Al rientro Maria ci ha dimostrato che non solo le riesce benissimo la bagna cauda che ci propone ad ogni inizio inverno, ma anche le ottime "montagnole alpine" con cui abbiamo festeggiato l'inizio del periodo carnevalesco.
Ci siamo dati appuntamento a domenica prossima, per la "ciaspolata".
Bel percorso nella vallata del Senio, molto vario e non troppo difficile, su larghi sentieri (dislivello m 550 circa).
Partenza dalla Chiesa di S. Apollinare a Misileo. Poco dopo l'antica villa del Romitorio, con la ghiacciaia, e Goffredo, conoscitore delle vicende di questi luoghi che sono le sue radici, ci parla delle persecuzioni a cui andò incontro la famiglia dei proprietari durante la seconda guerra mondiale, per aver offerto un po' di pane a dei partigiani.
Salendo dolcemente: Castel Pagano, i castagneti di Guzzareda con l'essicatoio, Castel Pagano, Monte del Puntale.
Pranzo al sole sul passo La Collina, Cà i Monti e discesa per arrivo a Rivacciola.
Al rientro Maria ci ha dimostrato che non solo le riesce benissimo la bagna cauda che ci propone ad ogni inizio inverno, ma anche le ottime "montagnole alpine" con cui abbiamo festeggiato l'inizio del periodo carnevalesco.
Ci siamo dati appuntamento a domenica prossima, per la "ciaspolata".
immagini di Massimo Biraghi
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