Escursionismo

12.11.2017: Escursione al Monte Tiravento
Percorso: Premilcuore, Monte Arsiccio, Monte Tiravento, Cà Montemerli, Cà Petriccio, Premilcuore
Durata: ore 5:15 circa, più soste
Dislivello: m 620 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8:30 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referenti: Anna Boschi, Cristian Buranti

Escursione sul Monte Tiravento

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Romagna Toscana, scrigno di tante bellezze naturalistiche e non solo, percorrendo un altro tratto del Sentiero "Roberto Tassinari".
Ci troviamo nell'alta valle del Rabbi, nel cuore dell'Appennino Forlivese ed il punto di partenza è il bel centro storico del pittoresco borgo medioevale di Premilcuore, che già di per sè rappresenta un'attrattiva di grande fascino.
Si affronta la salita lungo lo spettacolare crinale panoramico del Monte Tiravento, una spoglia cresta marnoso-arenacea dalla quale nelle giornate terse si domina tutta la Romagna dall'Appennino all'Adriatico.
Raggiunta la sommità, si continua verso sud aggirando la cupa forra della Valle dell'Orco ed il paesaggio, poco prima arido e caratterizzato dalle rupi di arenaria e dal galestro, lascia il posto al verde lussureggiante dei boschi, con una notevole varietà arborea che va dal faggio alle conifere, ai castagneti, e ci accompagnerà fino alla fine della nostra avventura.
Lungo la discesa incontreremo numerosi ruderi di abitazioni, tra cui Montemerli e Cà Petriccio, testimonianza della vita delle genti di montagna fino a pochi decenni orsono.
La parte finale del percorso si sviluppa lungo il torrente Rabbi, che scorre in un letto di arenaria formando cascatelle e piscine naturali. Potremo anche ammirare un magnifico ponte in pietra risalente al XVIII secolo, che scavalca il torrente nel tratto in cui scorre attraverso un canyon roccioso e si getta formando una fragorosa cascata in un'ampia pozza: questo luogo, chiamato "Grotta Urlante", merita certamente una visita per assaporarne la bellezza selvaggia e chiudere in bellezza questo avvincente itinerario.

Cristian Buranti




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