Escursionismo
ESCURSIONE ANNULLATA
25.04.2017: ESCURSIONE NELLA VALLE DELLE FOGARE
Percorso: Villa Fantino, Punta di Zanella, Pian delle Fagge, Baita Prati Piani, Crespino
Durata: ore 5:00 circa, più soste
Dislivello: m 500 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8.15 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referenti: Luigi Donati, Elisa Cavina
Percorso: Villa Fantino, Punta di Zanella, Pian delle Fagge, Baita Prati Piani, Crespino
Durata: ore 5:00 circa, più soste
Dislivello: m 500 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8.15 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referenti: Luigi Donati, Elisa Cavina
ESCURSIONE ANNULLATA
LA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLA VALLE DELLE FOGARE
Alla ricerca dell'aereo precipitato il 25 aprile 1944.
Il 25 aprile 1944 un bombardiere americano B24H, dopo essere stato colpito da un caccia tedesco Messerschmitt, precipita nella Valle delle Fogare, poco sopra la casa Pian delle Fagge. Si tratta di un aereo di notevoli dimensioni, lungo m 20,45 e con un'apertura alare di m 33,50. Degli 11 membri dell'equipaggio (1 pilota, 1 copilota, 1 navigatore, 1 puntatore, 1 marconista, 1 motorista e 5 mitraglieri) se ne salvarono solo 5, lanciandosi col paracadute.
Tra la popolazione locale molti si mobilitarono per soccorrere e salvare i sopravvissuti. Negli anni successivi i militari, ormai tornati sani e salvi in patria, scrissero una lettera per ringraziare le persone che li avevano salvati, ma la lettera più bella la ricevette il sindaco di Marradi il 18 gennaio del 1947 per avvisarlo che il giorno martedì 21 alle ore 11.30 sarebbe arrivata una rappresentanza della Commissione di Controllo del Quartier Generale degli Alleati per effettuare il pagamento a quelle persone che dettero aiuto ai sopravvissuti.
Nel luogo dove è precipitato l'aereo, poco al di sotto del capanno da caccia sopra la casa Pian delle Fagge, non vi è più nulla perché la popolazione si diede da fare per riciclare ogni parte utile dell'aereo. Il mugnaio di Ca' del Piano recuperò la dinamo, le lampadine e parte dell'impianto elettrico dell'aereo per produrre energia elettrica sfruttando l'acqua del proprio mulino quando questa non era necessaria per la macinatura: un vero capolavoro di ingegno per quei tempi!
Sul luogo resta solo parte del cratere formato dall'impatto e pochi frammenti del plexiglass che formava la cabina di pilotaggio e la cabina della mitragliatrice di punta. Si sa che anche le suore di Quadalto si recarono sul posto per prendere del materiale da riciclare in convento.
Alla fine dell'escursione, tornati a Crespino, vedremo se sarà possibile visitare il luogo dove oggi è custodita una porta costruita usando pezzi in alluminio provenienti dalla carlinga dell'aereo e vedere due pezzi di protezione dei serbatoi del carburante, recentemente ritrovati nel castagneto poco sotto il capanno di caccia.
Ci accompagnerà durante l'escursione un grande appassionato e conoscitore delle vicende della seconda guerra mondiale nella valle del Lamone e sulla Linea Gotica sull'Appennino Tosco-Romagnolo, Riccardo Casprini da Siena, che sarà lieto di soddisfare ogni vostra curiosità sull'argomento.
Luigi Donati
LA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLA VALLE DELLE FOGARE
Alla ricerca dell'aereo precipitato il 25 aprile 1944.
Il 25 aprile 1944 un bombardiere americano B24H, dopo essere stato colpito da un caccia tedesco Messerschmitt, precipita nella Valle delle Fogare, poco sopra la casa Pian delle Fagge. Si tratta di un aereo di notevoli dimensioni, lungo m 20,45 e con un'apertura alare di m 33,50. Degli 11 membri dell'equipaggio (1 pilota, 1 copilota, 1 navigatore, 1 puntatore, 1 marconista, 1 motorista e 5 mitraglieri) se ne salvarono solo 5, lanciandosi col paracadute.
Tra la popolazione locale molti si mobilitarono per soccorrere e salvare i sopravvissuti. Negli anni successivi i militari, ormai tornati sani e salvi in patria, scrissero una lettera per ringraziare le persone che li avevano salvati, ma la lettera più bella la ricevette il sindaco di Marradi il 18 gennaio del 1947 per avvisarlo che il giorno martedì 21 alle ore 11.30 sarebbe arrivata una rappresentanza della Commissione di Controllo del Quartier Generale degli Alleati per effettuare il pagamento a quelle persone che dettero aiuto ai sopravvissuti.
Nel luogo dove è precipitato l'aereo, poco al di sotto del capanno da caccia sopra la casa Pian delle Fagge, non vi è più nulla perché la popolazione si diede da fare per riciclare ogni parte utile dell'aereo. Il mugnaio di Ca' del Piano recuperò la dinamo, le lampadine e parte dell'impianto elettrico dell'aereo per produrre energia elettrica sfruttando l'acqua del proprio mulino quando questa non era necessaria per la macinatura: un vero capolavoro di ingegno per quei tempi!
Sul luogo resta solo parte del cratere formato dall'impatto e pochi frammenti del plexiglass che formava la cabina di pilotaggio e la cabina della mitragliatrice di punta. Si sa che anche le suore di Quadalto si recarono sul posto per prendere del materiale da riciclare in convento.
Alla fine dell'escursione, tornati a Crespino, vedremo se sarà possibile visitare il luogo dove oggi è custodita una porta costruita usando pezzi in alluminio provenienti dalla carlinga dell'aereo e vedere due pezzi di protezione dei serbatoi del carburante, recentemente ritrovati nel castagneto poco sotto il capanno di caccia.
Ci accompagnerà durante l'escursione un grande appassionato e conoscitore delle vicende della seconda guerra mondiale nella valle del Lamone e sulla Linea Gotica sull'Appennino Tosco-Romagnolo, Riccardo Casprini da Siena, che sarà lieto di soddisfare ogni vostra curiosità sull'argomento.
Luigi Donati
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