Escursionismo
14.06.2014: Alla scoperta del monte Catria
Alla scoperta del monte Catria
Il complesso montuoso del Catria si erge maestoso nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Perugia; la sua natura calcarea gli conferisce, malgrado la quota piuttosto modesta (m 1701 slm), un aspetto quasi alpino, caratterizzato da guglie rocciose, pareti a strapiombo, grotte e profonde gole: vero paradiso per alpinisti e speleologi, ma di grande interesse anche dal punto di vista escursionistico, grazie ad una fitta rete di sentieri e strade che permettono di scoprire questo territorio attraversando rigogliose faggete e percorrendo aeree creste e magnifiche praterie sommitali ricche di fioriture.
Nell'antichità il monte Catria era considerato luogo sacro dagli Umbri e dai Galli Senoni, le popolazioni che abitavano queste zone, e sulla sommità pare avessero edificato un tempio dedicato al culto del dio Giove Appennino.
Durante i secoli del medioevo la montagna segnava il confine tra l'esarcato di Ravenna e il ducato di Spoleto e nel suo comprensorio ha visto sorgere numerosi edifici religiosi, fra i quali vale la pena ricordare l'abbazia di Fonte Avellana, in stile romanico-gotico, fondata nel 980 da S. Romualdo, che ha ospitato personaggi del calibro di S. Pier Damiani e Dante Alighieri che l'ha citata nella Divina Commedia in un canto del Paradiso.
La nostra escursione alla scoperta di quest'angolo magico d'Appennino avrà inizio dalla "sella dell'infilatoio", situata tra la cima del Catria e quella del monte Acuto che risaliremo percorrendone la panoramica cresta, per scendere dalla parte opposta e compiere una lunga traversata a mezzacosta lungo il sentiero Italia che serpeggia al limitare del bosco, poi, dopo un breve tratto sull'asfalto, imboccheremo un sentiero che, percorrendo vaste praterie a perdita d'occhio, ci condurrà alla vetta del Catria, su cui sorge un'enorme croce metallica, eretta in occasione dell'anno santo 1900 per volere di papa Leone XIII.
Da lassù godremo di un meraviglioso panorama a 360° che spazia dai vicini monte Nerone e monte Cucco fino ai Sibillini ed alla costa adriatica.
Da qui scenderemo velocemente lungo il sentiero Italia che ci riporterà al punto di partenza concludendo questa bella passeggiata capace di regalare grandi suggestioni che diverranno piacevoli ricordi.
Cristian Buranti
Il complesso montuoso del Catria si erge maestoso nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Perugia; la sua natura calcarea gli conferisce, malgrado la quota piuttosto modesta (m 1701 slm), un aspetto quasi alpino, caratterizzato da guglie rocciose, pareti a strapiombo, grotte e profonde gole: vero paradiso per alpinisti e speleologi, ma di grande interesse anche dal punto di vista escursionistico, grazie ad una fitta rete di sentieri e strade che permettono di scoprire questo territorio attraversando rigogliose faggete e percorrendo aeree creste e magnifiche praterie sommitali ricche di fioriture.
Nell'antichità il monte Catria era considerato luogo sacro dagli Umbri e dai Galli Senoni, le popolazioni che abitavano queste zone, e sulla sommità pare avessero edificato un tempio dedicato al culto del dio Giove Appennino.
Durante i secoli del medioevo la montagna segnava il confine tra l'esarcato di Ravenna e il ducato di Spoleto e nel suo comprensorio ha visto sorgere numerosi edifici religiosi, fra i quali vale la pena ricordare l'abbazia di Fonte Avellana, in stile romanico-gotico, fondata nel 980 da S. Romualdo, che ha ospitato personaggi del calibro di S. Pier Damiani e Dante Alighieri che l'ha citata nella Divina Commedia in un canto del Paradiso.
La nostra escursione alla scoperta di quest'angolo magico d'Appennino avrà inizio dalla "sella dell'infilatoio", situata tra la cima del Catria e quella del monte Acuto che risaliremo percorrendone la panoramica cresta, per scendere dalla parte opposta e compiere una lunga traversata a mezzacosta lungo il sentiero Italia che serpeggia al limitare del bosco, poi, dopo un breve tratto sull'asfalto, imboccheremo un sentiero che, percorrendo vaste praterie a perdita d'occhio, ci condurrà alla vetta del Catria, su cui sorge un'enorme croce metallica, eretta in occasione dell'anno santo 1900 per volere di papa Leone XIII.
Da lassù godremo di un meraviglioso panorama a 360° che spazia dai vicini monte Nerone e monte Cucco fino ai Sibillini ed alla costa adriatica.
Da qui scenderemo velocemente lungo il sentiero Italia che ci riporterà al punto di partenza concludendo questa bella passeggiata capace di regalare grandi suggestioni che diverranno piacevoli ricordi.
Cristian Buranti
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