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Dal 25.04 al 02.05.2023: Madrid e Paesi Baschi

Madrid e i Paesi Baschi

Hola, questa volta ce l'abbiamo fatta.
Il viaggio, un po' fuori dalle classiche rotte turistiche, era programmato dal 2020, ma quindici giorni prima della partenza il covid si è esteso anche in Spagna per cui il giro è stato rinviato.
Il volo aereo per Madrid è arrivato puntuale, con un'ottima sistemazione centrale dell'hotel, fra fantastici palazzi storici. Abbiamo raggiunto a piedi Puerta del Sol e Plaza Mayor con i suoi portici e i numerosi bar e ristoranti, il Mercado San Miguel, un tradizionale mercato al coperto con più di settanta postazioni che offrono pranzi tipici madrileni. Il Palazzo reale, pur essendo residenza ufficiale della famiglia reale spagnola, è utilizzato esclusivamente per le cerimonie ufficiali. Di fronte si trova la cattedrale dell'Almudena, principale luogo di culto cattolico di Madrid. Abbiamo scelto di visitare il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia in cui si trova la Guernica di Picasso e le altre opere di artisti significativi e il Museo del Prado con le opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi. Per godere della vista panoramica su Madrid ci siamo recati in orario serale al Circulo de Bellas Artes dove con cinque euro siamo saliti al settimo piano per un aperitivo e per ammirare un panorama unico.
A cinquanta chilometri da Madrid si trova il Monastero dell'Escorial, un monumento imperdibile. Il complesso è davvero enorme ed è stata la residenza dei re prima della costruzione del Palazzo Reale nella capitale. È spettacolare anche l'area sepolcrale dedicata ai reali di Spagna e alle tombe degli infanti.
Toledo, sorge in una posizione scenografica, arroccata su una gola del fiume Tago. Il centro storico è un museo a cielo aperto con gli splendidi edifici religiosi delle diverse culture arabe, cristiane, ebree che qui hanno convissuto pacificamente, la Cattedrale vale da sola la gita.
Lo spettacolare Acquedotto Romano è il biglietto da visita di Segovia. Rimani sbalordito davanti a tanta imponenza, con suoi 167 archi è una delle principali testimonianze dell'Impero romano in Spagna. Anche l'Alcazar è un castello da favola, con i diversi stili con cui è stato costruito, gotico all'esterno e mudéjar all'interno.
Burgos, una delle tappe fondamentali del Cammino verso Santiago di Compostela, mi ha affascinata. Le case con le finestre a bovindo, il viale pedonale lungo il fiume, sotto l'intreccio dei rami dei filari di platani ai lati, a formare come una galleria, la magnifica cattedrale gotica in candida pietra calcarea che si staglia imponente sopra tutti gli altri edifici, con le sue guglie fiammeggianti, le numerose cappelle con i "retablos", le grandi pale dell'altare, con scene scolpite tratte dalla Bibbia. Il percorso del cammino è indicato dalle incisioni lungo le strade raffiguranti una conchiglia. Il personaggio storico più famoso di Burgos è El Cid Campeador sepolto nella cattedrale, in una piazza si erge la sua statua a cavallo.
Vitoria Gasteiz, è la capitale dei paesi baschi È una bellissima città, piena di verde, zone pedonali, costruzioni eleganti e ben tenute.
Il celebre museo d'arte contemporanea Guggenheim è il simbolo di Bilbao ed è certamente la struttura che, con la sua costruzione nel 1997, ha dato un impulso vitale alla industriale Bilbao. All'esterno del museo vi sono due sculture: Puppy, la scultura floreale di Jeff Koons, e Maman, il ragno gigante di Louise Bourgeois che simboleggia l'abbraccio. Abbiamo visitato all'interno la collezione permanente e delle opere d'arte temporanee.
San Juan de Gaztelugatxe è un eremo sulla cima dell'isolotto Gaztelugatxe. Nel breve tempo concesso dalla guida un gruppo di impavidi escursionisti ha raggiunto con grande soddisfazione l'eremo attraverso il percorso formato da una scalinata di 240 gradini costruiti dai templari sette secoli fa.
Guernica città il 26 aprile 1937 fu rasa al suolo per oltre 2/3 ed i bombardieri tedeschi ed italiani continuarono a sganciare bombe anche nei dintorni, per fare a pezzi anche le fattorie isolate. Fu un attacco su una città praticamente inerme, un crimine contro l'umanità alle porte del secondo grande conflitto mondiale. Questo orrendo evento ha ispirato uno dei quadri più famosi di Picasso.
San Sebastián un tempo era la stazione balneare dei reali spagnoli, oggi è una splendida città dei Paesi Baschi. Il centro storico è un labirinto di stradine, una di queste porta fino alla facciata barocca della basilica di Santa Maria, mentre le altre conducono fino a Piazza della Costituzione di forma rettangolare e circondata da portici. In passato era utilizzata come arena per le corride e un particolare piuttosto curioso sono i numeri tuttora scritti sui balconi degli edifici che corrispondono ai posti da cui era possibile assistere agli spettacoli. Oggi la piazza è uno dei luoghi di ritrovo preferiti dagli abitanti della città e dai turisti grazie alla presenza di numerosi bar e ristoranti. Imperdibile la salita a bordo di una funivia con oltre un secolo di storia per raggiungere la cima del Monte Igueldo per ammirare una spettacolare vista mozzafiato su San Sebastián.
Santander in Cantabria è una città elegante e signorile con un suggestivo lungomare su cui passeggiare, una grande cattedrale e monumenti interessanti.
La penisola della Maddalena è uno dei luoghi più belli della città dove Alfonso XIII di Spagna ha fatto erigere il Palacio de la Magdalena, come residenza estiva, oggi sede dell'Università. È presente anche il museo all'aria aperta "l'uomo e il mare", costruito per omaggiare il navigatore spagnolo Vital Alsar, originario di Santander che ospita una fragile imbarcazione in legno con la quale ha attraversato il Pacifico nel 1970 (una delle vele era stata dipinta da Dalì) e i tre galeoni usati per superare invece l'Atlantico. A vederli sembra incredibile. È presente anche un parco marino. Gli animali – leoni marini, foche e pinguini – sono tenuti all'interno di aree all'aperto nelle quali entra direttamente l'acqua del mare.
Il nostro rientro dal piccolo aeroporto di Santander è stato funestato dalla preoccupazione della prima alluvione che stava inondando le nostre zone.

Maria Teresa Villa


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immagini di Massimo Biraghi, Maria Teresa Villa, Michele Zappi

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