Racconti e immagini

Dal 13 al 15.04.2018: Uscita nel modenese, a Sassuolo e Formigine

Nel MODENESE, alla casa-museo PAVAROTTI, a SASSUOLO e a FORMIGINE

Nel paese di Montale di Castelnuovo Rangone (MO), punto di ritrovo del gruppo, abbiamo avuto la possibilità di vedere il sito archeologico delle Terremare, costituito da una collinetta dove hanno portato alla luce i resti di un villaggio di 3.500 anni fa e dal museo all'aperto in cui hanno ricostruito parte del villaggio, con fossato, terrapieno, alcune palafitte ed un laghetto.
Da persone del luogo veniamo a conoscenza che nel vicino cimitero è sepolto Luciano Pavarotti e così facciamo visita alla sua semplice tomba.
Il sabato mattina ci spostiamo a Stradello Nava, per la visita alla Casa-museo Pavarotti, un grande rustico ben ristrutturato, arredato ed attrezzato, immerso nel verde della campagna modenese. Per questo appuntamento si uniscono a noi anche Rita e amiche. Siamo stati dotati di audioguide, per svolgere un percorso all'interno delle stanze che ci ha portato a conoscere non solo l'artista ma anche l'uomo Pavarotti; ammirato in tutto il mondo e molto generoso. Abbiamo osservato molti dettagli della casa, sono stati realizzati da artigiani su indicazioni e disegni del tenore, abbiamo visto la stanza del grande pianoforte a coda, gli ambienti dove riceveva, la cucina, le stanze da letto e da bagno (ancora con gli oggetti che usava il tenore) e il grande sottotetto con la vetrata che faceva entrare tanto sole. Abbiamo ammirato gli abiti di scena, conosciuto il Pavarotti pittore, letto le lettere che gli arrivavano da personaggi famosi (Frank Sinatra, Diana D'Inghilterra, la regina di Giordania, ecc.), ascoltato molti dei suoi famosi duetti e brani dei "Pavarotti & Friends", attraverso cui lui ha fatto apprezzare la lirica ad un pubblico molto più ampio.
Dopo il trasferimento a SASSUOLO, con sosta vicino alla stazione, a piedi abbiamo raggiunto la centrale Piazza dell'Orologio e fatto una passeggiata nel suo centro antico. Ci siamo spostati al Palazzo Ducale, che era una "Delizia Estense" utilizzata nei mesi estivi, con ambienti di grande bellezza, impreziositi da decorazioni, che hanno reso il Palazzo un gioiello del barocco. Ci siamo soffermati nella galleria di Bacco, nel salone delle feste, nella terrazza belvedere, negli appartamenti della duchessa e del duca e nell'ala degli stucchi entro cui sono stati posizionati i pannelli monocromatici di artisti moderni. Abbiamo ammirato gli affreschi dei pittori della corte d'Este ed abbiamo completato la visita andando alla pesciaia e alla Cavallerizza.
A sera siamo stati in trattoria a Formigine e sulla tavola non potevano mancare gnocco, tigelle e altre specialità modenesi.
La domenica a FORMIGINE abbiamo visitato:
  • il Castello, sorto intorno al 1200 nell'area dove c'era un cimitero e, nel 1400, con l'arrivo dei signori Pio di Carpi ha assunto l'impianto attuale. Non è in condizioni ottimali, ma è stato arricchito con molte installazioni multimediali che rendono stimolante la visita, che ci ha pure visto sedere brevemente sugli scranni della sala del consiglio comunale;
  • la Villa Gandini, settecentesca raffinata dimora di un'aristocratica famiglia modenese legata alla corte estense, oggi di proprietà del Comune che l'ha destinata a Biblioteca pubblica. Ci ha accolto un'operatrice della Biblioteca, che ci ha illustrato i vari ambienti della Villa;
  • l'Acetaia Rossi Barattini, situata nell'azienda agricola di famiglia che ha un'esperienza ultrasecolare nella produzione di aceto balsamico. Il titolare, nei diversi ambienti di produzione, ci ha mostrato la trasformazione del mosto che viene cotto, stagionato e invecchiato nelle piccole botti fino a diventare prezioso aceto balsamico DOP e IGP, di cui abbiamo gustato alcuni assaggi, concludendo così piacevolmente questa uscita.

Rosanna Gardella


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