Racconti e immagini

23.07.2016: Matrimonio a Fontana Moneta

Matrimonio a Fontana Moneta

Durante una di quelle passeggiate inaspettate di sabato pomeriggio, incontrammo un sentiero sconosciuto nonostante il girovagare assiduo sull'Appennino tosco romagnolo. Da Gamberaldi, intrapreso il noto 505, seguivamo dolcemente il sentiero che incontra l'ippovia, tra un bosco di faggi, pinete e fiabeschi castagneti quasi resi irriconoscibili per l'abbandono forzato, scorgiamo alcuni ruderi lungo il crinale. In quel silenzioso pomeriggio non incontrammo nessuno se non una piccola mandria di cavalli allo stato brado; potenti e indisturbati si muovevano leggeri nel castagneto incantato. Proseguendo verso quei ruderi, continuava il sentiero segnato, per cui, certi che non ci saremmo persi, ci trovammo in una piana chiaramente abitata forse una cinquantina e più d'anni fa. Da lontano si scorgeva una torretta, o forse un campanile; il sentiero continuava a snodarsi verso il basso e il rumore dell'acqua ci fece capire il perché di quell'antico centro abitato circondato da castagni e rovi fruttuosi.
Decidemmo allora di risalire per incontrare anche quel luogo avvistato da lontano e, dopo un cancello, ci trovammo immersi nel pieno dei sentieri circolari e passeggiate dell'U.O.E.I.
In cima si apriva davanti a noi uno dei posti più accoglienti mai incontrati "per caso": il rifugio di Fontana Moneta. Quel prato ben curato ci accolse così e passammo la notte a dormire sotto il cielo stellato proprio di fronte alla piccola chiesetta, sotto il grande acero secolare. Un anno dopo, sempre un sabato pomeriggio "inaspettato", quel luogo di cammino si è trasformato in un prato in festa e un rifugio per gli amici e le famiglie.
Scalzi e gioiosi abbiamo celebrato il nostro matrimonio proprio lì, per continuare a camminare insieme...

gli sposi Giacomo e Cristina




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