Racconti e immagini

dal 28 al 29.03.2015: VIAGGIO IN FRIULI TRA TRADIZIONI, CULTURA, ARTE E NATURA, PASSANDO PER I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA.

Trieste: viaggio alla scoperta di una città unica e i luoghi della Grande Guerra

Il 28 e il 29 marzo abbiamo compiuto un viaggio in Friuli per visitare Trieste, l'antica Tergeste, e i luoghi teatro di eventi del nostro passato più recente. La prima tappa è stata il castello di Miramare con «le bianche torri» cantate dal Carducci. L'edificio bianco candido gode di una posizione panoramica incantevole, perché si staglia a picco sul mare con una splendida vista sul Golfo di Trieste. La bellissima dimora fu fatta costruire da Massimiliano d'Asburgo come dimora sua e della moglie Carlotta: "Nido d'amore costruito invano". Lui, imperatore imposto del Messico, fu fucilato dagli oppositori e lei si ammalerà perdendo le proprie facoltà mentali. Il castello è stato abitato anche dal Duca Amedeo d'Aosta. Gli arredi sono ben conservati ed alcune camere sono ammobiliate come l'interno delle navi. Il parco, invece, ci è apparso un po' trascurato.
Trieste, una città cosmopolita ricca di storia, coinvolta tragicamente negli ultimi due conflitti mondiali, è stata a lungo il più importante porto dell'impero austroungarico. Di Trieste ci hanno colpito l'azzurro del cielo, del mare e la splendida Piazza Unità d'Italia che si affaccia direttamente sul mare. Sul colle di San Giusto, abbiamo ammirato l'antica cattedrale con il magnifico rosone e l'omonimo castello medievale che si trova di fianco. Ci siamo addentrati nelle viuzze caratteristiche e sul nostro cammino abbiamo incontrato l'Arco di Riccardo, i resti del Teatro Romano, le chiese di S. Maria Maggiore e San Silvestro, il Ghetto ebraico. Sul Canal Grande si affacciano gli splendidi palazzi del Borgo Teresiano che conservano a tutt'oggi il fascino dell'impero asburgico. Notevole la chiesa greco-ortodossa. I caffè sono eleganti, in particolare quello degli Specchi dove abbiamo gustato un ottimo caffè accompagnato dalla cioccolata. A Trieste si trova la Risiera di San Sabba l'unico campo di concentramento presente in Italia nel quale entrò in funzione un forno crematorio dal 4 aprile 1944. Da allora, fino alla data della liberazione, fu usato per bruciare i corpi dei prigionieri della Risiera che non erano stati avviati verso i campi di sterminio europei. Furono soppressi direttamente dal personale carcerario con mazzate, fucilazione o uso dei gas di scarico dei camion. Quando siamo entrati nel locale dove si trovano le cellette di detenzione abbiamo rivissuto con tristezza i momenti tragici dei condannati a morte, ci siamo commossi leggendo le loro lettere e i racconti delle torture subite. L'essere umano compie grandi crudeltà nel corso delle guerre e ne abbiamo l'esempio anche ai giorni nostri.
Ci ha incuriosito visitare la Grotta Gigante, la grotta turistica più grande d'Europa, poco distante da Trieste. È larga 76 metri, lunga 167 metri e alta 99 metri. Un percorso di rampe a zig-zag porta alla base della caverna. Si devono scendere ben 500 scalini per arrivare al suo centro e salirne altrettanti, ma sono stati affrontati senza alcun problema. Abbiamo osservato le stalattiti e stalagmiti tra cui la "palma" di 7 metri d'altezza, e la "colonna di Ruggero" alta 12 metri con un diametro di 4 metri, sapientemente illuminate. La colorazione delle pareti sfuma dal rosso intenso, al giallo rosato e al bianco. Sia la temperatura che l'umidità all'interno della grotta sono stabili e ciò ha permesso l'installazione di uno strumento che consente agli studiosi di verificare anche il più piccolo movimento della crosta terrestre.
Nella ricorrenza del Centenario della grande guerra abbiamo reso omaggio ai nostri caduti recandoci al Monte San Michele, teatro di numerose battaglie durante la prima guerra mondiale, nella zona tra Fogliano Redipuglia e Sagrado. Per l'esercito italiano era importante conquistare questa altitudine, perché dominava la bassa valle dell'Isonzo e permetteva di tenere sotto controllo la città di Gorizia, ma la resistenza dei nemici era molto forte e iniziò una guerra di logoramento con molte perdite da entrambe le parti. Il 29 giugno 1916 l'esercito austroungarico usò per la prima volta i gas sul territorio italiano senza alcun effettivo risultato; il poeta Giuseppe Ungaretti scampò casualmente alla morte, perché si trovava nelle retrovie per un periodo di riposo. Il monte cadde nelle mani dell'esercito italiano solo durante la sesta battaglia dell'Isonzo. La zona è disseminata di trincee, camminamenti, caverne, gallerie e piccoli monumenti.
Il nostro viaggio si è concluso al Sacrario di Redipuglia un luogo solenne e grandioso, da visitare in religioso silenzio per rendere omaggio a tutti i giovani che hanno sacrificato la propria vita in guerra. È impressionante la vista della grande scalinata che riporta in mondo infinito la parola "PRESENTE" e sorge spontanea una riflessione sulla follia della guerra che distrugge i progetti, i sogni, l'essere umano in nome di un'ideologia che non guarda in faccia nessuno. Un viaggio può diventare una lezione di vita.

Maria Teresa Villa


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immagini di Massimo Biraghi


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