Racconti e immagini

01.03.2014: Bologna: Visita guidata della mostra "La ragazza con l'orecchino di perla, la golden age olandese" e visita guidata a Bologna

BOLOGNA MOSTRA DI VERMEER

Partenza in TRENO da Forlì alle 8.13, da Faenza alle 8.23 e da Castel Bolognese alle 8.30 con arrivo a Bologna 9.21. Ore 09.45 appuntamento sotto ai portici dell'hotel Mercure con la guida Giacomo Caliciuri per l'interessante visita della città "BOLOGNA nei particolari".
Mettiamo gli auricolari e raggiungiamo il punto di partenza:
PORTA GALLIERA, abbattuta e riedificata varie volte.
TORRESOTTO DEL MILLE DI VIA PIELLA CON L'AFFACCIO SUL CANALE RENO
CASE PORTICATE DUECENTESCHE, DI VIA MARSALA, davanti a palazzo Grassi.
Il ghetto Ebraico: PIAZZA S. MARTINO – PIAZZETTA MARCO BIAGI – VIA DELL'INFERNO, dedalo di viuzze e piccole finestre che mantiene ancora oggi la sua struttura originaria.
Ex CHIESA DI S: GIOBBE (galleria di passaggio).
Le Due Torri, simbolo della Bologna medievale, collocate strategicamente nel punto di ingresso in città dell'antica Via Emilia e proprio da qui partono a raggiera le più antiche strade della città. I nomi di Asinelli e Garisenda derivano dalle famiglie a cui se ne attribuisce la costruzione fra il 1109 ed il 1119.
Piazza Maggiore, "il salotto dei bolognesi", una delle piazze più grandi, affascinanti e antiche d'Italia, famosa per la presenza della Fontana del Nettuno e per i numerosi edifici storici che vi si affacciano: il trecentesco Palazzo Comunale, il Palazzo dei Banchi, chiamato così per via delle botteghe dei banchieri e dei cambiavalute che un tempo occupavano i locali oggi destinati ai negozi, la Basilica di San Petronio, la chiesa più importante di Bologna e la quinta per grandezza nel mondo.
Proseguito fino alla Piazza della Basilica di Santo Stefano, uno degli scorci più affascinanti di Bologna, detta anche il "Complesso delle 7 Chiese". È il complesso più singolare di Bologna, vero santuario cittadino e culla della fede dei padri. Sorto attorno ad un primo nucleo del V secolo - voluto dal vescovo Petronio - cui più tardi si affiancò una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme - e accanto al sacello con le spoglie dei protomartiri bolognesi Vitale e Agricola, riesumate da sant'Ambrogio nel 392, accoglie edifici eretti fra il X e il XIII secolo dai Benedettini. Nel loro insieme formano una ricostruzione simbolica dei luoghi della Passione di Cristo, come attesta l'antica denominazione del complesso: 'Sacra Hierusalem'. Sulla grande piazza si affacciano i prospetti delle chiese del Crocifisso (a destra), del Calvario (al centro) e dei SS. Vitale e Agricola (a sinistra).
Proseguimento per piazza Galvani, al Palazzo Dell'Archiginnasio, a vedere la Sala dello Stabat Mater e il Teatro Anatomico che, costruito nel 1637, era un salone destinato alle lezioni universitarie di anatomia, è realizzato integralmente in legno e conserva stemmi araldici sulle pareti e le statue degli "Spellati" di Ercole Lelli.
Poi sosta-pranzo al Self Service "C'entro", Via Indipendenza, 45 e formazione dei 2 gruppi.
Ore 13.00 ingresso primo gruppo e ore 13.30 ingresso secondo gruppo:
Visita guidata alla mostra "La ragazza con l'orecchino di perla", il famoso dipinto del fiammingo Vermeer che evoca bellezza e mistero. Il suo volto da 5 secoli continua ad affascinare ed è unanimamente riconosciuta come una delle tre opere d'arte più note e riprodotte al mondo. Per poche settimane quel capolavoro è rimasto a Bologna, accolto con tutti gli onori a Palazzo Fava, al centro della grande mostra sulla Golden Age della pittura olandese. Stupisce la luminosità e trasparenza del colore, che Vermeer era in grado di ottenere applicandolo sulle tele con la tecnica nota come pointillé, per avere la resa più vivida possibile. Oltre ai begli effetti di luce, nelle sue opere ci sono anche dei sorprendenti effetti "fuori fuoco", tecnica oggi riscontrabile nella fotografia d'autore. Oltre alla ragazza con il turbante in mostra ci sono una quarantina di altre opere di qualità eccelsa dello stesso Museo olandese che ha effettuato il prestito: altri Vermeer, ben 4 Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Van Goyen, Van Honthorst, cioè i massimi protagonisti dell'arte olandese. I gruppi colgono l'occasione per ammirare anche i dipinti realizzati a sei mani dai Carracci nel piano nobile di Palazzo Fava, sede della mostra.
Poi tempo per attività libere e, per una parte, con me di nuovo in pieno centro, in via Clavature 10, alla Basilica di S. Maria della Vita a vedere l'espressivo gruppo quattrocentesco del Compianto di Niccolò dell'Arca e a cercare in via D'Azeglio l'abitazione di Lucio Dalla: è al n. 15, sotto un altro nome, mentre vanno le note delle sue canzoni:
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

"Da quando sei partito..." Partenza per il viaggio di rientro, soddisfatti di quanto Bologna ci ha dato.

Rosanna Gardella


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immagini di Raul Tasinari e Pier Giorgio Gulmanelli


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