Racconti e Immagini

dal 07 al 09.11.2013: 47a Festa della Montagna
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"Festa della Montagna" sempre viva
Successo della manifestazione U.O.E.I. Più di 1000 spettatori in quattro appuntamenti

Anno dopo anno, cambiano i protagonisti, ma costante rimane il successo della "Festa della Montagna" organizzata dalla sezione faentina dell'U.O.E.I. (Unione Operaia Escursionisti Italiani).
La 47esima edizione ha calamitato ancor una volta l'attenzione degli appassionati, con una formula in parte rinnovata.
Sono stati più di 1000 gli spettatori complessivi nell'arco di quattro appuntamenti.
Grande interesse per l'incontro "in due tempi" con lo scrittore, giornalista, fotografo e regista, Stefano Ardito (presenti anche l'assessore Isola e la Berasi, direttrice dell'Accademia della Montagna) che nella sala "Cento Pacifici" del "Ridotto" ha ripercorso le sue esperienze nell'intervista "Raccontare la montagna" poi al teatro "Masini" ha portato il pubblico in viaggio sulle montagne italiane con la proiezione di tre suoi documentari (foto 1 - 2 - 3).
La "Festa della Montagna" si è spostata poi alla sala "Zanelli" del centro fieristico dove, nella prima serata, Mirna Fornasier (foto 4) ha ripercorso l'avventura nel Padjelanta National Park (Lapponia svedese). Nella seconda, è arrivata la fiaccola simbolo dell'Universiade invernale, portata dal capo ufficio stampa Diego Decarli (foto 5) che ha presentato l'evento accompagnato da Flavio Roda, Enrico Fabris, Ugo Faccenda e Lorenza Biasetto (presidente e direttore dell'APT di Pinè,una delle sedi della gara). Notevole l'intervento del pattinatore Enrico Fabris (foto 6) già campione olimpionico a Torino 2006, la illustrazione delle caratteristiche tecnologiche con le quali è stata fabbricata la fiaccola (foto 7) e la partecipazione alla "Festa" del presidente nazionale U.O.E.I. Marcello Da Prato (foto 8).
Graditissima la partecipazione di Flavio Roda presidente della Federazione italiana degli sport invernali (FISI) che prima ha incontrato i ragazzi dello Junior Ski Team U.O.E.I. (foto 9) poi i rappresentati degli Sci club romagnoli guidati dal vicepresidente regionale Glauco Calderoni.
Presentare la XXVI Winter Universiade Trentino 2013 (foto 10) è stata una esclusiva per l'U.O.E.I. che ha attirato attenzione sull'evento che poi ha avuto, un mese dopo, un grande successo, visto da centinaia di milioni di telespettatori nel mondo. Non a caso il presidente della FISU Claude-Luis Gallien al termine della cerimonia di chiusura, nel palazzo del ghiaccio ad Alba di Canazei, ha speso parole di grande soddisfazione per il lavoro del Comitato organizzatore presieduto da Sergio Anesi e diretto da Filippo Bazzanella. Sono state 234 le medaglie assegnate nel corso della XXVI Winter Universiade Trentino 2013, con 32 nazioni entrate nel medagliere dominato dalla Russia, forte di un bottino composto di 15 ori, 16 argenti e 18 bronzi. A livello individuale sono invece 55 gli atleti capaci di raccogliere più di una medaglia. Tra questi il 24enne pattinatore azzurro Mirko Giacomo Nenzi (foto 11) del gruppo sportivo Fiamme Gialle, che ha trionfato grazie alla medaglia d'oro nei 1000 metri, agli argenti nei 500 e nei 1500 e al bronzo nell'inseguimento.

Giuseppe Sangiorgi


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Foto di Gian Carlo Tura

L'EMOZIONE TRA LE VETTE

Lo scrittore Stefano Ardito al teatro "Masini", poi alla sala "Zanelli", Mirna Fornasier e l'anteprima dell'Universiade del Trentino con i campioni olimpici Enrico Fabris ed Antonella Belluti. Ingresso libero.

La passione per l'alpinismo e l'escursionismo, la natura, l'ambiente, lo sport, è questo il motore della "Festa della Montagna U.O.E.I." che taglia il traguardo della quarantasettesima edizione. È una manifestazione sempre viva che sa rinnovarsi, quest'anno anche per quanto riguarda il "contenitore".
L'U.O.E.I., a conferma della sua presenza sul territorio, è stata chiamata a partecipare alle Manifestazioni inaugurali per la riapertura dell'appena restaurato "Ridotto del teatro Masini", nel cuore di Faenza in piazza Nenni. Così l'U.O.E.I. collabora organizzando uno degli eventi pensati per far "vivere" ai faentini il salotto più bello della città.

  • GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE, alle ore 18:30, nella sala "Cento Pacifici" del "Ridotto", lo scrittore, giornalista e fotografo, regista di documentari, STEFANO ARDITO ripercorrerà in una intervista e dialogo diretto con il pubblico le sue esperienze nell'incontro "Raccontare la montagna". Quindi nella prestigiosa cornice del teatro "Masini", alle ore 21, terrà una conferenza corredata dalla proiezione di tre spettacolari documentari che ha "firmato" negli ultimi anni.
    Stefano Ardito parlerà degli Appennini con "Gran Sasso, la montagna che unisce", una carrellata, dall'arrampicata alla cultura, presentata in video dal noto geologo e naturalista Mario Tozzi e con "Don Benedetto e i camosci" dedicato ai 30 anni del Parco d'Abruzzo. Non mancherà un accenno alle Dolomiti nella proiezione de "La signora del Vajolet" sulla fanciulla che gestisce il rifugio Re Alberto.
    Ardito, nato a Roma, è una delle firme più note del giornalismo italiano di montagna, viaggi, scienza e natura. I suoi reportage e le sue interviste sono stati pubblicati da Airone, Repubblica, il Venerdì, Alp, Meridiani e Specchio, settimanale de La Stampa. Oggi scrive per Il Messaggero, Meridiani Montagne, Plein Air e le testate del Touring Club Italiano. Ha all'attivo una ventina di libri e una cinquantina di guide, pubblicati da Zanichelli, De Agostini, Iter, Touring Editore, Alpine Studio, Carsa, Newton Compton, Versante Sud e da alcuni editori stranieri.
    Il pubblico di Rai Tre lo conosce grazie ai suoi documentari (una settantina, fino a oggi) che vengono messi in onda nel programma quotidiano Geo & Geo, che negli anni Novanta ha presentato per due stagioni. Viaggiatore, camminatore e alpinista, Stefano Ardito è stato protagonista di centinaia di ascensioni sulle Alpi e sull'Appennino, di spedizioni e trekking in Himalaya e Karakorum, sulle montagne dell'Africa e sulle Ande, di traversate sahariane, di una missione ambientalista in Antartide e della spedizione del 1990 che ha pulito da immondizie e corde fisse il K2. Ha ideato o contribuito a ideare itinerari di trekking come il Sentiero Italia, Firenze-Roma, Conero-Sibillini, Pavia-Portofino e la Via dei Lupi, che unisce Roma al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
    Nelle due serate successive il "viaggio tra le emozioni ad alta quota" della "Festa della Montagna" tornerà alle ore 21 nella tradizionale sede della sala "Zanelli" del centro fieristico di Faenza, in via Risorgimento.
  • VENERDÌ 8 NOVEMBRE, Mirna Fornasier, bellunese di Trichiana, appassionata di trekking e montagna, che per amore della natura intraprende sempre nuovi viaggi, presenterà il video "Nel silenzio dell'Aquila" che racconta l'avventura affrontata a piedi, in completa solitudine, zaino in spalla e tenda, nel giugno 2008, attraverso i territori incontaminati della grande area wilderness d'Europa, il Padjelanta National Park, oltre il Circolo Polare Artico, nella Lapponia svedese. Il filmato è la trasposizione in immagini dell'omonimo libro (Gingko edizioni, prefazione di Franco Michieli) di viaggio e di esplorazione, un diario di esperienze e una registrazione visiva della grandezza e imperiosità di una natura selvaggia, ma soprattutto il resoconto luminoso di una ricerca interiore e di un confronto tra se stessi e la solitudine, nel tentativo di tracciare un bilancio sincero delle proprie capacità. La marcia che Mirna compie attraverso i paesaggi mozzafiato e i colori vivaci di un paesaggio cangiante e maestoso, regala al lettore il ritratto affascinante del nostro cammino liberatorio dentro l'anima.
  • SABATO 9 NOVEMBRE,alle ore 21, sarà il grande sport a chiudere la "Festa della Montagna" con una delle ultime presentazioni ufficiali dell'Universiade invernale che si svolgerà in Trentino dall'11 al 21 dicembre.
    A un mese dall'evento, Sergio Anesi, presidente del Comitato organizzatore dell'Universiade invernale Trentino 2013, membro della giunta nazionale del CONI e vicepresidente della FISG (Federazione Italiana Sport Ghiaccio) presenterà l'evento con filmati e diapositive assieme ai campioni olimpici Enrico Fabris, testimonial, e Antonella Belluti, responsabile dei 1500 volontari impegnati nell'organizzazione. È stato invitato anche Flavio Roda, presidente della FISI. L'Universiade, che si svolge ogni due anni, è l'evento sportivo internazionale multidisciplinare più importante dopo i Giochi Olimpici.
    In Trentino saranno presenti 61 nazioni con circa 3.600 persone tra atleti, tecnici e dirigenti.
    Tredici le differenti discipline ospitate in 11 siti di gara dove saranno assegnate 78 medaglie.
    Un'unica organizzazione abbraccerà il capoluogo Trento (dove si svolgeranno le gare pattinaggio figura, sincronizzato e short track), il monte Bondone (snowboard e freestyle), Pergine Valsugana (hockey su ghiaccio), Baselga di Pinè (curling e pattinaggio velocità), le valli di Fiemme (sci nordico, salto e combinata nordica, biathlon e hockey) e di Fassa (sci alpino e hockey). Ad una delle sedi di gara sarà riservato un approfondimento in collaborazione con l'Apt Altopiano di Piné, Valle di Cembra, Fornace e Civezzano.
    Enrico Fabris, asiaghese, è nella storia del pattinaggio su ghiaccio: alle Olimpiadi di Torino nel 2006 vinse la medaglia d'oro nei 1500 mt. e nell'inseguimento a squadre (insieme a Matteo Anesi, Ippolito Sanfratello e Stefano Donagrandi) e il bronzo nei 5000 arricchendo così un palmares che comprende anche otto medaglie ai campionati mondiali e quattro agli europei (un oro, un argento, un bronzo). Tuttora detiene i record italiani di 1500, 3000, 5000 e 10000 metri. È Commendatore al merito della Repubblica Italiana come Antonella Belluti, altra straordinaria campionessa, pistard, ciclista su strada e bobbista. La Belluti, bolzanina, conquistò la medaglia d'oro in due edizioni delle Olimpiadi: nell'inseguimento ad Atlanta nel 1996 e nella corsa a punti a Sydney nel 2000. Nel 1996 stabilì il nuovo record del mondo sui 3 chilometri (3 minuti 31 secondi e 924 millesimi).
    Altri suoi importanti successi sono stati: la vittoria nella classifica di Coppa del Mondo generale nel 1996 e 1997, 4 coppe di specialità nel 1995, 1996, 1999 e 2000, il bronzo ai mondiali del 1996, l'oro agli europei del 1997, due "Sei Giorni" di Milano nel 1998 e nel 1999. Sedici i titoli italiani: 7 nell'inseguimento, 6 nei 500 metri, 2 nella velocità e 1 nella corsa a punti (1997).

    Flavio Roda, presidente della FISI (Federazione Italiana degli Sport Invernali), nonostante innumerevoli impegni in programma, sciogliendo la riserva espressa a suo tempo agli organizzatori, ha confermato la sua partecipazione per l'anteprima dell'Universiade invernale Trentino 2013, sarà ospite d'onore dell'ultima serata della "Festa della Montagna". Una presenza graditissima e straordinaria, che arricchisce l'appuntamento e farà felici i tesserati degli sci club romagnoli.
    Roda non ha certo bisogno di presentazioni. Nato a Lizzano in Belvedere (BO), ha iniziato la sua carriera di tecnico nel CAE (Comitato Appennino Emiliano). È stato allenatore di Alberto Tomba ai tempi d'oro, poi direttore tecnico del settore alpino. Nel mese di marzo 2012 è salito al vertice della Federazione italiana degli sport invernali che sta rilanciando in popolarità, credibilità e risultati.
    A Faenza, Flavio Roda illustrerà le strategie della stagione agonistica che culminerà nei XXII Giochi Olimpici Invernali a Sochi in Russia, nel mese di febbraio 2014.

    Nel corso della serata i giovani dello Junior Ski Team U.O.E.I. incontreranno i due campioni sul palco della sala "Zanelli".

Giuseppe Sangiorgi
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Con il volume "Storia della Festa della Montagna", pubblicato nel novembre 2012 in occasione delle celebrazioni del Centenario della fondazione della sezione, i soci Carlo e Giuseppe Sangiorgi hanno ripercorso le tappe della consolidata manifestazione dell'U.O.E.I. Riportiamo di seguito alcuni tra i più significativi attestati di stima e di ringraziamento per il libro giunti dai personaggi che si sono avvicendati nel corso delle varie edizioni.

Egregi Signori Sangiorgi,
ho ricevuto il Vostro libro "Storia della festa della montagna" con i due CD allegati.
Innanzi tutto voglio complimentarvi con Voi per la passione e la dedizione che avete messo nel realizzare questo lavoro. Solo chi ha provato a fare un libro sa quanto tempo e quanta fatica servono per completare un progetto del genere.
Cento anni sono tanti ma senza una memoria storica che li rappresenti rischiano di scomparire senza lasciare traccia. Questo libro, e i due CD, costituiscono quelle fondamenta che permetteranno alle generazioni di oggi e di domani di avere sempre ben chiara la storia e lo spirito della Vostra sezione di Faenza.
Mi ha fatto molto piacere leggere la pagina a me dedicata e rivedermi nell'intervista contenuta a fine del primo CD. E' un "Marco Bianchi" diverso da quello attuale e per questo è per me importante che me lo abbiate fatto ricordare.
Grazie quindi per questo Vostro gradito regalo e ancora complimenti per aver portato a termine un lavoro così impegnativo.
Con l'augurio che la vita possa farci nuovamente incontrare, Vi porgo i miei più cordiali saluti. Marco Bianchi

Egregio Giuseppe,
desidero ringraziare ancora Lei e Suo padre per il graditissimo omaggio e sono lieto di fare parte di questa ampia galleria di "montanari". Un grande onore.
Purtroppo Le confermo che devo declinare l'invito per la serata. Incomincio a pagare, a 72 anni, le troppe fatiche in montagna. Ma non importa: resta vivo il ricordo di tante belle camminate e degli amici che ho avuto il piacere di incontrare fra cui ovviamente anche Voi.
Cordiali saluti. Teresio Valsesia

Cari Carlo e Giuseppe Sangiorgi, cari amici dell' UOEI di Faenza,
ho ricevuto con molto piacere il vostro libro che raccoglie la storia della Festa della Montagna, a cui ho avuto l'onore di partecipare nell'anno 2000. I temi e i personaggi che si sono succeduti in tanti anni mostrano che si tratta di un evento culturale davvero valido per la città e per tutti gli appassionati di montagna, perciò a voi i miei complimenti per tanto lavoro, e i migliori auguri di poter continuare a lungo e con successo!
Naturalmente sarei felice se un giorno potessi essere nuovamente vostro ospite.
Un cordiale saluto. Franco Michieli

Ciao Giuseppe,
ti do del tu perché siamo colleghi, mi pare.
Volevo confermarti di aver ricevuto il libro e di averlo apprezzato molto. Fatto con professionalità ed amore. Una combinazione perfetta.
Buon lavoro e buona continuazione. Eugenio Cipriani

Cari amici di Faenza,
ho ricevuto in regalo con grande piacere la vostra bella pubblicazione sulla Storia della vostra Festa della Montagna.
Chi come me si è tanto occupato di libri, riconosce immediatamente l'enorme mole di impegno richiesto da questa realizzazione e non vorrei solo farvi i complimenti per il bel risultato editoriale, ma anche esprimervi la mia comprensione e ammirazione per il grande lavoro dietro le quinte.
Oltre la documentazione che salva la storia più vera, quella con la "s" minuscola ma che è quella di tutti noi, e quindi di validità generale, per me è una grata anche se a volte un po' malinconica rivisitazione del passato.
L'ho ricevuto come un messaggio per ricordare che è stato bello e rimane bello anche nella dinamica dei cambiamenti odierni essere alpinista nel senso più completo del termine, relazioni umane comprese. Per questo, il mio grazie particolare, con tanti auguri di altra lunga vita alla Festa della Montagna. Silvia Metzeltin Buscaini

Mi ha fatto molto piacere ricevere il vostro volume: "U.O.E.I - storia della festa della montagna".
È un grande merito, consultando l'elenco dei personaggi invitati, persone con esperienze diverse, non solo i big dell'alpinismo: proprio per questo mi pare di percepire che la molla che vi spinge a fare queste belle cose, sia espresso molto bene da queste parole di Kugy: "non si cerchi nella montagna solo una impalcatura d'arrampicare, si cerchi la sua anima".
Tantissimi auguri. Don Arturo Bergamaschi

Gent. Giuseppe e Carlo,
ho ricevuto il vostro bellissimo libro, sfogliando le pagine ho rivisto un po' la storia dell'alpinismo e dell'escursionismo degli ultimi anni, veramente mi compiaccio per la pregevolezza e la specifica nei dettagli.
Ringrazio in maniera particolare per le pagine che mi avete dedicato.
Complimenti ancora a tutti voi e ad i vostri associati.
A risentirci in quel di Faenza. Tom Perry

Gent.mo Sangiorgi
La ringrazio per il vostro libro in cui risulta la nostra presenza alla vostra manifestazione.
Cordialmente. Josefa Idem Guglielmo Guerrini

Buongiorno dalla Val Comelico, siamo lieti di informarla di aver ricevuto oggi il piego di libri che ci aveva inviato.
La ringraziamo per la Sua cordialità e sperando di averla ospite tra le nostre stupende montagne La salutiamo cordialmente. Veronica Buzzo Contin Segreteria Consorzio Turistico Val Comelico Dolomiti
FOTOGRAFIE DA ESPORRE DURANTE LA 47a FESTA DELLA MONTAGNA U.O.E.I.

In occasione della Festa della Montagna, che si terrà nel mese di novembre, il "Foto Club U.O.E.I. Immagini dal Mondo" realizzerà una mostra fotografica nella Sala Fiera con una trentina di immagini scattate dai soci, aventi per soggetto "LA MONTAGNA: vedute d'insieme o particolari".
Non si tratta di un concorso! Le immagini saranno esposte con il nome dell'autore e il titolo da lui proposto.
Inviate le vostre foto di montagne o colline, ovunque riprese, flora, fauna o altri dettagli, purché inerenti la tematica della montagna, entro il 25 ottobre 2013.
Fate pervenire le stampe in formato 20x30 cm a MASSIMO BIRAGHI tel. 0546 656190 – 348 9146680 oppure in sede U.O.E.I.
Se le immagini proposte saranno numerose, si effettuerà una selezione delle più significative rispetto al tema.



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Foto n° 6 © Daniele Mosna


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