Racconti e immagini

09.09.2012: LA FESTA SUL LAVANE

LA FESTA SUL LAVANE

Una splendida giornata di sole ha accompagnato la festa di inaugurazione del cippo U.O.E.I. sul monte Lavane in ricordo della fondazione della sezione faentina avvenuta nel 1912. Come andarono le cose in quell'anno potete leggerlo nella riproduzione della "Relazione morale anno 2°" dei faentini, stampata unitamente a quella delle altre 13 sezioni allora esistenti, riprodotta in calce. Il titolo è "Relazione morale anno 2°" poiché l'anno precedente (1911) nacque la prima sezione, quella di Monza.

Alla mattina del 9 settembre un gruppo di escursionisti si è dato appuntamento per salire dalla parte di Campigno mentre altri sono stati bus-trasportati dal passo della Peschiera.

E così circa 180 persone fra escursionisti, "turisti" e alpini si sono ritrovati all'ombra gradevole del boschetto nel quale è stato costruito il cippo. L'idea del cippo è nata l'anno scorso, quando siamo andati sul monte del Tesoro (nelle prealpi bergamasche) per le celebrazioni del centenario nazionale. Con le fotografie del cippo là esistente ne è stato edificato uno simile anche sul nostro Appennino (leggere la breve cronaca pubblicata a pag. 6 del numero 2 del Sentiero) dai bravi costruttori Giorgio Samorì, Enrico Barzagli, Sergio Suzzi, Pietro Cavina, Riccardo Tura e Piero Mengozzi con la supervisione di Flavio Billi (assessore allo sport di Marradi) presenti alla inaugurazione ufficiale.

Le "manovre" dei festeggiamenti hanno visto gli alpini di Marradi installare le attrezzature per cucinare salsiccia e polenta, accompagnate da ciambella e vino di grande riuscita. Dall'altra parte Maria Rosa, Giovanna e altri soci hanno predisposto l'altare al quale ha celebrato la Messa don Dante Albonetti con la presenza del coro diretto da Giuliano Bettoli e della tromba dell'alpino Costis Atenasio.

A mezzogiorno il nostro presidente Luciano Dumini ha aperto la cerimonia ufficiale ricordando, tra l'altro, la impegnativa escursione effettuata il primo di novembre del 1912 dai fondatori della Sezione faentina, mentre l'omelia di don Dante ha frequentemente fatto riferimento al pensiero di don Vittorio Bucci quale anima unificante di tutta la associazione.

La festa è proseguita prima con lo "scoprimento" del cippo ad opera dell'assessore Billi poi con la consegna di numerose targhe a ricordo del centenario U.O.E.I. Naturalmente c'è stata tanta allegria per fotografie di gruppo davanti al cippo contornato dal gagliardetto sezionale, da quello dell'A.N.A. di Ravenna e dallo striscione U.O.E.I.

Uno squillo di tromba ha data il via alla fila di fronte allo stand gastronomico, molto apprezzato per la qualità e l'abbondanza con un ripetuto formarsi della fila molto ordinata.

Prima di concludere voglio ricordare anche la presenza del Segretario nazionale U.O.E.I. Carlo Brazzalotto accompagnato dalla moglie, del proprietario del terreno Neri Rutilio (a dx) e Maretti Domenico con il gagliardetto dell'A.N.A. di Ravenna, di Emilio Ferrari rappresentante del C.A.I. di Ravenna oltre che socio U.O.E.I., il presidente del C.A.I. di Faenza Ettore Fabbri con i consiglieri Mauro Renzi e Mario Cortesi.

Pier Giorgio Gulmanelli


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