Racconti e immagini

dal 29.12.2011 al 02.01.2012: Capodanno a Budapest, la perla del Danubio

CAPODANNO 2012 A BUDAPEST

Molto bene il soggiorno a Budapest, divertente e un po' pazzo il fine anno, confortante l'albergo, cene accompagnate da violini tzigani, armoniosa la compagnia ma, sopratutto, bellissima questa capitale europea che Thomas Mann, negli anni trenta, definì "la città più elegante d'Europa ".

Sono stati cinque giorni intensi e ben organizzati anche per la visita a due pittoreschi villaggi adagiati sull'ansa del Danubio: Szentendre e Visegrad.

Budapest ha una particolare caratteristica molto rara nelle grandi città: già ad un primo colpo d'occhio se ne comprende la struttura. Dal bastione dei Pescatori sulla collina della fortezza di Buda si ammira la città che si estende di fronte. Da qui si vede il Danubio che la divide in due parti: Buda e Pest unite fra loro da nove ponti il più noto dei quali è il Ponte delle Catene.

La Cittadella, la chiesa di Mattia, il Parlamento, la basilica di Santo Stefano, il Palazzo Reale, l'isola Margherita, i ponti sul Danubio, Piazza degli Eroi, larghe strade e storici caffè conferiscono alla "Regina del Danubio" una atmosfera di grande armonia architettonica di giorno e di struggente emotività di notte.

Che dire poi del gruppo di noi partecipanti? Attenti, puntuali, interessati e... un po' pazzi.

Vino caldo e dolci a go-go lungo le strade per difenderci dal freddo, investitura di Re e Regina con tanto di giullare e suddito da torturare nella torre di Salomone a Visegrad. Infine "travestimenti" fantasiosi nella notte di Capodanno che hanno suscitato divertimento e ilarità fra tutti gli ospiti dell'albergo.

Laura, Anna, Piero, Romano, Angelo, Urbano e tutti noi della claque hanno saputo divertirsi e divertirci con i pochi accessori raccattati dalle nostre valigie, ma soprattutto con spirito di creatività e fantasia.

E' lo spirito dell'UOEI che, nonostante la nostra non tenera età fa ancora capolino? Bene così e avanti tutta! Giacchè nonostante tosse, raffreddori e febbriciattole, il bambino che è in noi è sempre più vivace che mai.

Buon anno a tutti.

Maria Rosa


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