Racconti e immagini

24.10.2010: Festa del Socio 2010: Pranzo sociale e visita di Bagnacavallo e di S. Pietro in Sylvis
Percorso: Alla mattina visita guidata di Bagnacavallo. Nel pomeriggio visita guidata della pieve di S. Pietro in Sylvis
Pranzo: alle ore 12:30 presso il ristorante "Due Galli", via Marconi 52, Bagnacavallo

BAGNACAVALLO - visita guidata alla scoperta del centro storico - pranzo sociale - visita a S. Pietro in Silvis

Il toponimo della cittadina, come ci dice la dott.ssa Maddalena Rizzi (guida turistica messaci a disposizione dal Comune di Bagnacavallo, oltre ad un bel libro di storia arte e natura) davanti allo stemma che è nell'atrio del delizioso Teatro Goldoni, si ricollega alla storia dell'imperatore romano Tiberio. La leggenda vuole che qui si trovasse una sorgente d'acqua curativa per i cavalli, della quale aveva usufruito anche l'amato destriero dell'imperatore; ancor oggi, sullo stemma della città, sotto al cavallino che solleva una delle zampe anteriori sta il motto "entro malato, esco risanato". In realtà l'ipotesi più realistica è che in zona si trovasse, già prima dell'epoca romana vicino all'antico corso del Santerno/Senio, un insediamento in cui era fiorente il culto dell'acqua, e lo testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici, e il nucleo abitativo sia sorto in prossimità di un guado da valicare a cavallo, e per arrivare al centro era inevitabile far bagnare le cavalcature. Bagnacavallo oggi ha un'estensione di circa 80 kmq, 7 frazioni e oltre 16.000 abitanti. A partire dagli anni 90 del sec. scorso cresce l'attenzione per l'immenso patrimonio edilizio e storico, fino a far vivere alla città una nuova fioritura che comprende opere di ricostruzione, restauro, arredo urbano, e iniziative di promozione culturale e turistica. Oggi Bagnacavallo si presenta come un'interessante cittadina dove il suo importante passato è ben evidente, il tessuto urbano è ben curato e gradevole, ed è stato piacevole effettuare il percorso di scoperta nelle vie del centro storico. Abbiamo saputo che Bagnacavallo ha dato i natali a Stefano Pelloni, decantato dal Pascoli come il bandito detto il "Passator cortese".

  1. Piazza Nuova: ellittica del sec. XVIII, dove si svolgeva l'antico mercato delle macellerie, pescherie e botteghe dell'olio. Primo esempio in Romagna di centro attrezzato per il commercio, con i frontoni che hanno la foggia dei cappelli napoleonici. È stata utilizzata da molti registi come set cinematografico.
  2. Piazza della Libertà, un tempo piazza Maggiore e ancor prima piazza Vittorio Emanuele II. Sulla piazza si affaccia anche la Collegiata di S. Michele, di aspetto barocco, anche se più antica perché risalente al XII sec. La torre civica è di epoca medioevale. Sulla piazza ciottolata c'è la targa che riporta il verso del XIV canto del Purgatorio dantesco, che parla delle famiglie nobiliari di queste zone romagnole. Il lato più imponente ha due palazzi: quello comunale, di color giallino, e il Teatro, con mattoni a vista, costruito dopo il terremoto del 1688. Interessante l'antica meridiana sotto ai portici del Palazzo comunale, simile a quella che è in S. Petronio a Bologna.
  3. È giunto il momento di entrare nel Teatro, famoso perché capace di ospitare grandi e nuove opere liriche; dedicato a Carlo Goldoni, perché il padre visse a lungo qui, come aiuto del medico condotto. Tutti ne rimaniamo affascinati; dapprima dalle macchine sceniche, ancora ben conservate, per il rumore del tuono, della cavalleria, e l'argano. E poi dalla platea, palchi e sipario (dipinto a tempera da Antonio Muzzi con una pittura storico/celebrativa), magnificamente decorati; belli la volta a ombrello con i 4 medaglioni dipinti e lo scenografico lampadario.
  4. Il Castellaccio, in via Baracca; è un imponente edificio medioevale di proprietà privata, costruito all'epoca dei Malvicini, quattrocentesco. Era sede dell'Accademia dei cellari e degli armonici, per svolgervi gare poetiche inframmezzate da musiche e balli, segno di vivacità e raffinatezza della Bagnacavallo settecentesca.
  5. Refettorio del Convento di S. Francesco, o Sala Oriani, nell'attuale veste neoclassica. Il Refettorio si trova nell'ala del Convento in cui è stato posto l'Ostello della Gioventù. Vi è una grande riproduzione delle Nozze di Cana del Veronese, oltre al dipinto dell'incoronazione a Papa di Clemente XIV e agli ovali di 6 Papi. Belli gli scranni lignei. Il Complesso di S. Francesco che ricomprende la Sala Oriani è molto più grande, è stato recuperato (la Chiesa è aperta solo ad orari particolari), e si trova nella strada che è nodo importante di collegamento con Ravenna. Vicino c'è il palazzo Bubani, dove visse anche Paolo Bubani, naturalista famoso per aver studiato la botanica dei Pirenei.
  6. Piazzetta della Chiesa del Carmine o S. Maria della Pace e il Vicolo degli Amori, strettissimo passaggio attiguo al convento dei padri carmelitani. È l'ultima tappa della visita guidata.
Il Presidente U.O.E.I. Luciano Dumini ringrazia: l'Assessore del Comune di Faenza allo Sport, Giovani, Infanzia e Pari Opportunità, che ci ha seguito per l'intera mattinata, Maria Grazia Campodoni, e la guida, Maddalena Rizzi, che con bravura ci ha illustrato le bellezze di Bagnacavallo, e che ci evidenzia che qui c'è ancora altro da scoprire e quindi ci sono ulteriori motivi per ritornare!!! - maddalena.rizzi@yahoo.it

Per la FESTA del SOCIO raggiungiamo a piedi il ristorante "Due Galli" - via Marconi, 52 tel. 0545/61376 dove si consuma l'annuale pranzo sociale - antipasto: "scultore della terra" / primi: strichetti Primiero e tortelli burro e salvia / arrosti di agnello, coniglio, vitello / verdure gratinate, grigliate e patate al forno / dolce al torrone e panna cotta ai frutti di bosco / caffè e digestivi. Segue la premiazione da parte del Presidente Luciano Dumini dei 3 fedelissimi che quest'anno festeggiano i 25 anni di appartenenza ininterrotta alla U.O.E.I., ed il riconoscimento ai soci e consiglieri che si sono impegnati con il loro fattivo lavoro per il recente trasferimento della sede, che ora è in viale Baccarini, vicino alla stazione di Faenza. Durante il pranzo è stato con noi un esponente del Comune di Bagnacavallo, la città che quest'anno ci sta accogliendo, l'Assessore all'Ambiente, Organizzazione, Economia e Tecnologie, Matteo Giacomoni.

Una parte di quelli che hanno pranzato, più altri nuovi, seguendo la direzione per Fusignano, raggiungiamo in auto la Pieve-Basilica di S. Pietro in Silvis - via Pieve, 82, tel. 0545/61116. Troviamo ad accoglierci la sig.ra Anna Argnani, a nome dell'Associazione "Amici della Pieve", che con cortesia e competenza ce la illustra sia all'esterno che internamente, compresa la cripta del sec. X - XI. Stupisce il mirabile stato di conservazione di quest'unico esempio architettonico esarcale dell'inizio del sec. VII. La Pieve fu un punto avanzato, oltre le paludi ravennati, dell'espansione e della civiltà cristiana dopo le invasioni barbariche. Facciata semplice, elegante, segnata da 4 lesene; il portale è rettangolare con soprastante bifora; l'abside è orientata a levante, come in quasi tutte le costruzioni sacre della zona ravennate. Sui fianchi delle navate scorrono lineari archetti e 31 finestre; sul lato sinistro il campanile di recente costruzione (1933). Interno a 3 navate con 16 pilastri a T in mattone senza base e capitello, che formano 18 arcate. Pareti nude con resti di stupendi affreschi, soprattutto nell'abside: questi ultimi sono di scuola riminese e di ispirazione giottesca. Semplice altare a mensa in marmo greco e 4 colonnine con capitelli e basi; a destra dell'entrata è visibile un frammento di affresco quattrocentesco raffigurante la Deposizione di Cristo di grande forza pittorica espressionistica. Lasciamo il segno del passaggio della nostra Associazione firmando il libro degli ospiti ed una frase che ricordi quest'occasione.

La giornata a Bagnacavallo è stata intensa. C'è stata la tradizione conviviale del pranzo sociale, il momento dei riconoscimenti e premiazioni, l'interessante visita guidata della mattina alla scoperta del centro storico, la suggestione della Pieve di S. Pietro in Silvis del pomeriggio. C'è chi ha preso parte ha tutte le occasioni, chi ha scelto solo alcuni di questi momenti. Possiamo dire che tra soci e simpatizzanti U.O.E.I. circa un centinaio hanno movimentato questa giornata.

Ringraziamenti vanno all'Amministrazione e al Comune di Bagnacavallo, alla Guida turistica ed all'Associazione Amici della Pieve di S. Pietro in Silvis.

Redazione de "il Sentiero.net"


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immagini di Massimo Biraghi


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