Racconti e immagini
dal 11 al 14.03.2010: Fine settimana escursionistico a Dobbiaco in val Pusteria
fine settimana a DOBBIACO in VAL PUSTERIA
giovedì 11:
Partenza verso le ore 13 in pullman da 38 posti, e arrivo all'hotel SAVOIA (via Pusteria n. 5 - tel. 0474 972444) a Dobbiaco, gestito da don Domenico, dove consumiamo il primo dei tre semplici e gustosi pasti serali. Lì sono già ad attenderci il Presidente nazionale U.O.E.I., il friulano Gottardo con la moglie, Franco Piani e Soeva, Nevio e Graziella.
venerdì 12: pieno sole.
Con partenza dal lago di Misurina, facciamo escursione di 500 m. di dislivello fino al rifugio Bosi, al monte Piana. Al rifugio (m. 2.205), aperto appositamente per noi (di norma è in funzione solo di sabato e domenica), c'è anche un piccolo museo della prima guerra mondiale, e vicino c'è un fortino. Nel percorso qualcuno ciaspola e altri no; la neve è tanta, e nella nottata è stata rinfrescata con una ulteriore nevicata di alcuni centimetri. Il giro è parzialmente ad anello e anche l'alternativa per il ritorno è davvero interessante, su neve ancor più fresca. Nel corso della giornata più volte abbiamo in vista le Tre Cime di Lavaredo, anche nello scorcio sulla statale che collega Dobbiaco a Cortina, all'altezza del lago di Landro. Nel frattempo da Faenza ci ha raggiunto anche il nostro Presidente sezionale, Luciano Dumini. Dopo cena, diversi raggiungono il centro del paese dove nel"bistrot" consumano il"bombardino", tipico"bicerin" di montagna, a base di zabaione, caffè, panna montata.
sabato 13: pieno sole.
A seguito della decisione dell'organizzatore di non svolgere il trekking programmato da Misurina al rifugio Città di Carpi (nel cuore dei Cadini) perché vi è un passaggio che non dà sufficiente garanzia che non vi sia distacco di neve, con il cambio di programma si prende la direzione del lago di Braies/Parco di Fanes-Sennes-Braies. Raggiungiamo Ponticelli e di lì arriviamo fino al rifugio Prato Piazza (tel. 0474 748650) aperto tutto l'anno. La maggior parte di noi va a piedi, e qualcun altro con la comoda navetta. Poi tutti si va al rifugio Vallandro (m. 2.040) (tel. 0474 972505). Lo scenario è magnifico, a 360° abbiamo le più belle cime dolomitiche; poi altrettanto bella e dolce è la discesa su sentiero innevato di neve scintillante al sole, fino a Carbonin. Nel corso della cena, il Presidente nazionale U.O.E.I., Gottardo, ci fa dono di un assaggio della sua terra e gustiamo un vino bianco secco del Friuli.
domenica 14: pieno sole.
Il pullman ci porta fino a Sesto e Moso, dopo aver lasciato qualcuno a S. Candido per una giornata turistica. Inizia il trek nella Val Campo di Dentro, e il primo tratto è su sentiero ghiacciato: tornano veramente utili i ramponcini o le catene da scarponi. Compiendo un dislivello di circa 400 m. giungiamo a quota 1.620 m. al rifugio Tre Scarperi, (www.rifugio-tre-scarperi.com tel. 0474 976269 966610), e dopo un giro sempre sulla neve ai bordi del bosco e aver preso un po' di sole, ci gustiamo la cucina del rifugio, con piatti saporiti e strauben ai mirtilli rossi. Al rientro frequentemente dobbiamo lasciar passo agli slittini e agli sciatori da fondo. Verso le 17 salutiamo la Val Pusteria, e dobbiamo riconoscere che il"Re Sole" anche questa volta si è impegnato per assicurarci belle giornate di escursioni e buonumore. Sulle 22 giungiamo a Faenza, all'interno del pullman a temperatura variabile, in parte da sauna (e nel loggione, a 32° si sta in canottiera) e in parte da camion-frigo (e sempre nel loggione si fanno divertenti scatti fotografici)!
Redazione de"il Sentiero.net"
giovedì 11:
Partenza verso le ore 13 in pullman da 38 posti, e arrivo all'hotel SAVOIA (via Pusteria n. 5 - tel. 0474 972444) a Dobbiaco, gestito da don Domenico, dove consumiamo il primo dei tre semplici e gustosi pasti serali. Lì sono già ad attenderci il Presidente nazionale U.O.E.I., il friulano Gottardo con la moglie, Franco Piani e Soeva, Nevio e Graziella.
venerdì 12: pieno sole.
Con partenza dal lago di Misurina, facciamo escursione di 500 m. di dislivello fino al rifugio Bosi, al monte Piana. Al rifugio (m. 2.205), aperto appositamente per noi (di norma è in funzione solo di sabato e domenica), c'è anche un piccolo museo della prima guerra mondiale, e vicino c'è un fortino. Nel percorso qualcuno ciaspola e altri no; la neve è tanta, e nella nottata è stata rinfrescata con una ulteriore nevicata di alcuni centimetri. Il giro è parzialmente ad anello e anche l'alternativa per il ritorno è davvero interessante, su neve ancor più fresca. Nel corso della giornata più volte abbiamo in vista le Tre Cime di Lavaredo, anche nello scorcio sulla statale che collega Dobbiaco a Cortina, all'altezza del lago di Landro. Nel frattempo da Faenza ci ha raggiunto anche il nostro Presidente sezionale, Luciano Dumini. Dopo cena, diversi raggiungono il centro del paese dove nel"bistrot" consumano il"bombardino", tipico"bicerin" di montagna, a base di zabaione, caffè, panna montata.
sabato 13: pieno sole.
A seguito della decisione dell'organizzatore di non svolgere il trekking programmato da Misurina al rifugio Città di Carpi (nel cuore dei Cadini) perché vi è un passaggio che non dà sufficiente garanzia che non vi sia distacco di neve, con il cambio di programma si prende la direzione del lago di Braies/Parco di Fanes-Sennes-Braies. Raggiungiamo Ponticelli e di lì arriviamo fino al rifugio Prato Piazza (tel. 0474 748650) aperto tutto l'anno. La maggior parte di noi va a piedi, e qualcun altro con la comoda navetta. Poi tutti si va al rifugio Vallandro (m. 2.040) (tel. 0474 972505). Lo scenario è magnifico, a 360° abbiamo le più belle cime dolomitiche; poi altrettanto bella e dolce è la discesa su sentiero innevato di neve scintillante al sole, fino a Carbonin. Nel corso della cena, il Presidente nazionale U.O.E.I., Gottardo, ci fa dono di un assaggio della sua terra e gustiamo un vino bianco secco del Friuli.
domenica 14: pieno sole.
Il pullman ci porta fino a Sesto e Moso, dopo aver lasciato qualcuno a S. Candido per una giornata turistica. Inizia il trek nella Val Campo di Dentro, e il primo tratto è su sentiero ghiacciato: tornano veramente utili i ramponcini o le catene da scarponi. Compiendo un dislivello di circa 400 m. giungiamo a quota 1.620 m. al rifugio Tre Scarperi, (www.rifugio-tre-scarperi.com tel. 0474 976269 966610), e dopo un giro sempre sulla neve ai bordi del bosco e aver preso un po' di sole, ci gustiamo la cucina del rifugio, con piatti saporiti e strauben ai mirtilli rossi. Al rientro frequentemente dobbiamo lasciar passo agli slittini e agli sciatori da fondo. Verso le 17 salutiamo la Val Pusteria, e dobbiamo riconoscere che il"Re Sole" anche questa volta si è impegnato per assicurarci belle giornate di escursioni e buonumore. Sulle 22 giungiamo a Faenza, all'interno del pullman a temperatura variabile, in parte da sauna (e nel loggione, a 32° si sta in canottiera) e in parte da camion-frigo (e sempre nel loggione si fanno divertenti scatti fotografici)!
Redazione de"il Sentiero.net"
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