Racconti e immagini

25.10.2009: Festa del socio a Castrocaro: Pranzo Sociale
Percorso: alle ore 09:00 visita guidata di Castrocaro
Pranzo: alle ore 12:45 presso il ristorante PIGALLE PARC

FESTA del SOCIO con pranzo sociale e visita di CASTROCARO (vallata del Montone)

Ritrovo alle 9, lungo il viale principale di Castrocaro. Siamo attesi dal Presidente della locale Proloco, Elio Caruso, e dall'incaricato del Comune di Castrocaro, Nicola Vespignani. Davanti all'ingresso delle Terme c'è la sede dell'Ufficio turistico, e lì ci vengono consegnati materiali sulla cittadina, che è stata il capoluogo della Romagna toscana nel Rinascimento: ne conserva tante tracce, è stata toscana fino al 1923 e poi passata al territorio di Forlì.

Una delle particolarità di Castrocaro è che negli anni 1930-1940, all'interno del Parco delle terme, è sorto il complesso termale, che oggi ci viene illustrato da Elio in tutte le belle espressioni di Art déco. Il Padiglione delle feste (noto per il Festival "Voci nuove", trampolino di lancio di tanti cantanti di musica leggera) è un edificio molto interessante sotto il profilo architettonico, con la facciata di mattoni iridescenti arricchita da lustri metallici che rappresentano la maternità e i simboli del delfino e della cornucopia. Nell'arioso interno interessanti sono i mosaici dei 4 mari e la rosa dei venti, come pure le salette affrescate che invitano alla conversazione e agli ozii. Poi passiamo nell'ovattata atmosfera dell'interno del Grand Hotel, ad ammirare (incrociando anche bagnanti avvolti in bianchi accappatoi) le suppellettili e alcuni dei tanti grandi pannelli in lustri metallici che sono stati realizzati dalla Manifattura Tito Chini di Borgo San Lorenzo, dedicati ai mesi e alle stagioni.

Andiamo poi nel cuore della cittadina, dove è l'intatto antico borgo e la grandiosa fortezza medioevale, sapientemente restaurata e composta da tre distinte opere architettoniche e difensive: Girone - Rocca - Arsenali medicei. Vediamo il battistero di S. Giovanni alle Murate (vicino alla sede dell'Associazione alpini), a pianta circolare, che all'interno ha il prezioso sarcofago bizantino in marmo d'Istria usato per le immersioni battesimali, e l'affresco seicentesco raffigurante S. Giovanni Battista. Vicino c'è il solido manufatto in mattoni della torre campanaria, trasformata in Torre dell'orologio.

Percorso un ripido vialetto, entriamo nella fortezza, che è stata sottratta all'abbandono dopo 400 anni e ora si presenta sapientemente restaurata. Come si legge nel libretto "L'Aquila, le Chiavi, il Giglio", uno dei tanti testi scritti di Elio Caruso, la Rocca è protetta dall'imponente cortina muraria in sasso terminante verso destra nella mole cilindrica della torre delle Segrete. Superato il ponte levatoio si entra nel duecentesco , dove c'è un'interessante mostra permanente che illustra le millenarie vicende che interessarono la Rocca di Castrocaro e il suo territorio, soprattutto nel Medio Evo e nel Rinascimento. L'esposizione, in cinque sezioni, ricomprende maioliche, pergamene, dipinti, plastici, suppellettili, arredi antichi ed armi: rimaniamo strabiliati di fronte ad alcune mannaie che Elio ci illustra, raccontandoci la differenza fra il morir d'impiccagione e il morir d'amputazione. Che tempi! Dalla Loggia dei Cavalieri osserviamo un suggestivo panorama. Poi usciamo nell'ampio e, oggi, ben soleggiato cortile, dominato dal pozzo-cisterna, dove è presente un'antica pianta di ulivo, risalente al sec. XVII, unica superstite della vegetazione interna al Castello e resa nuovamente rigogliosa dopo un intervento di dendrochirurgia botanica. Nella stessa Corte grande è collocato, sullo sperone roccioso, pure il piccolo antico tempietto dedicato a S. Barbara. All'interno ha alcune tele e un Cristo ligneo del Cinquecento, che Elio ci dice essere stato donato da una signora di Faenza.

Si sono fatte quasi le 13, e così raggiungiamo il ristorante-pizzeria Pigalle Parc, via A. Conti 16 (tel. 0543-767530), dove una grande e luminosa sala ci accoglie per il pranzo sociale: antipasti / tris di minestre / grigliata mista di carne e verdure / tiramisù e zuppa inglese /caffè e carrello dei digestivi.

Per il Presidente U.O.E.I. Luciano Dumini, unitamente al Sindaco di Faenza, ing. Casadio, giunge il momento di consegnare la targa ad una decina di soci che possiedono la tessera della nostra Associazione per ben 25 anni continuativi, e di conferire la carica di socio benemerito a ANGELA BETTOLI, a lungo nel Consiglio direttivo, per il suo contributo al rilancio della sezione di Faenza e per l'ospitalità offerta ponendo a disposizione la sua casa, nel periodo in cui la U.O.E.I. non aveva una sede. Viene letto il messaggio che ci ha fatto avere (unitamente ad alcune pubblicazioni) l'Assessore alla Cultura del Comune di Castrocaro, dr. Billi che, impossibilitato a presenziare per causa di forza maggiore, ha scritto: alla U.O.E.I.: "...siamo grati che in occasione della vostra Festa del Socio abbiate scelto questa cittadina come meta da visitare. Esplorare il nostro territorio rappresenta un affascinante viaggio alla scoperta di preziose testimonianze storiche, angoli suggestivi, e luoghi ricchi di natura e benessere. Oggi si incontrano persone che si dedicano con entusiasmo alle attività della vostra Associazione: credo che in questo impegno profuso con passione emergano i valori autentici di un'esperienza di volontariato esemplare e proficua...".

I contatti per organizzare la giornata a Castrocaro sono stati presi da Anna Maria, Gigi e Rosanna; quest'ultima, dopo il pranzo, con buona parte degli intervenuti conduce ad una piacevole passeggiata all'interno del Parco Fluviale, lungo il sentiero che costeggia il fiume Montone. Dopo aver attraversato un ponte in legno ed una passerella, ci porta sotto le mura del castello di Terra del Sole e poi al punto d'incontro iniziale della soleggiata giornata sociale.

Complessivamente oggi, tra chi ha partecipato sia alla visita guidata che al pranzo, chi ha preso parte solamente al pranzo, chi ha svolto soltanto la visita guidata, a Castrocaro sono state presenti oltre 100 persone. L'iniziativa è sicuramente riuscita, ed è doveroso per il Presidente e il Consiglio direttivo U.O.E.I. Faenza ringraziare: l'Amministrazione Comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole per l'interessamento e la cortesia e la Proloco ed il suo Presidente per l'eccellente e appassionata presentazione delle tante bellezze di Castrocaro.

Redazione de "il Sentiero.net"


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immagini di Massimo Biraghi


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