Racconti e immagini

dal 26 al 28.06.2009: Raduno nazionale estivo U.O.E.I. sulle Alpi Carniche

BELLUNO e
RADUNO NAZIONALE ESCURSIONISTICO U.O.E.I. in FRIULI,
Parco naturale delle Dolomiti friulane,
a FORNI di SOPRA - m. 918


Partiti alle 6:30 da Faenza, nella veneta BELLUNO ci aspetta Bortolo, con cui facciamo a piedi la visita guidata alla città, che sorge su uno sperone alla confluenza del torrente Ardo nel fiume Piave, ed è circondata dalle Dolomiti. La presenza dei Veneziani per lungo tempo ben si nota nelle vie e nel palazzi del nucleo storico. Da Piazza dei Martiri, dopo aver percorso l'arteria principale, via Mezzaterra, giungiamo in Piazza Duomo, dove vi sorgono il Palazzo dei Rettori e la torre civica del 1549. Nella gotica chiesa di S. Stefano ammiriamo alcune pale di Andrea Brustolon, artista settecentesco che lavorava il legno di cimbro, e poi gli dava una patina di biacca che fa sembrare che tali sculture siano in marmo. Piazza delle Erbe è meno monumentale, ma è uno dei caratteristici punti d'incontro dei bellunesi. Tante le fontane, e vediamo l'antico ospitale della confraternita dei Battuti. In lontananza si vede anche la villa di Dino Buzzati, immersa nel verde.

Oggi il programma ci vede tutti assieme; domani e domenica ci sarà un programma specifico per gli escursionisti ed un altro per i turisti. Nel pomeriggio ci trasferiamo alla base del nostro soggiorno in CARNIA: Forni di Sopra, che alle sue spalle ha il monte Varmost. Cena all'hotel "da Coton", in via Nazionale.

Sabato 27 è la giornata centrale in cui è fissato l'8° Raduno escursionistico nazionale, con la presenza di parte delle 13 sezioni della U.O.E.I.: Udine (che ospita; tel. 0432 295663), Brescia, Pietrasanta, Treviso, Bergamo... e noi di Faenza. I turisti fanno un giro a piedi per vedere quanto c'è di interessante a Forni di Sopra: antiche case e cascinali in sasso con le rifiniture ed i balconi in legno, la parrocchiale dell'Assunta, la chiesetta di S. Floriano del sec. XV, che conserva pregevoli affreschi, ecc...

Gli escursionisti possono scegliere fra tre diversi percorsi: nessuno effettua l'escursione EE al Monte Cimacuta; la maggior parte di noi effettua l'escursione delle malghe che, con partenza dalla seggiovia (località Santaviela) fa il giro delle malghe Tartoi e Tragonia (dislivello di m. 277 in salita e m. 1.184 in discesa). Purtroppo una di noi ha un infortunio; viene portata dal soccorso alpino all'ospedale di Tolmezzo dove le diagnosticano la rottura dei malleoli di un piede. Qualcuno fa l'escursione che, dopo aver visto le sorgenti del Tagliamento, partendo dal Passo Mauria m. 1.298 "Porta del Cadore", per saliscendi giunge fino al Rifugio Giaf m. 1.450 www.rifugiogiaf.com e poi per sentiero forestale e per il sentiero Truoi Del Von (il nonno), arriva a Forni di Sopra (con guado del torrente La Tor e del torrente Fosiana).

Verso sera, presso l'hotel "I Larici" c'è il concerto eseguito dal coro "Schola Cantorum" di Forni di Sopra e poi la cena ufficiale (spek di Sauris, cavolo cappuccio al cumino, risorzotto al petto d'oca e radicchio, gnocchetti ai funghi, patate extra salate, strudel).

Domenica: da Forni di Sotto, dopo aver costeggiato i verdissimi laghetti e imboccato la Val di Suola con in vista il gruppo del Pramaggiore, in circa 2:30 ore raggiungiamo, dopo circa 700 mt. di dislivello, il rifugio Flaiban-Pacherini m. 1.587 (tel. 0433/88555), che prima di essere raggiunto richiede una camminata sulla neve, e poi offre piatti di polenta e "frico" (la specialità di cui gli abitanti della Carnia vanno così fieri), un tortino fatto con pezzi di formaggio e tocchetti di patate. Il rientro, sempre per lo stesso sentiero, ci consente di ammirare ancora la grande varietà di fioriture di questi luoghi; qui è sorprendente la quantità delle rare orchidee chiamate "pianelle della Madonna". Verso le 22 rientriamo a Faenza, vivacizzata dalle manifestazioni del Palio del Niballo.

"CI SONO MONTAGNE CHE SFIORANO IL CIELO COME I SOGNI, E DISTESE IN CUI TUTTI I SOGNI SI PERDONO"

Il Presidente Luciano Dumini durante il viaggio di ritorno ringrazia gli organizzatori del tour, Gigi Graziani e Franco Ferro, e constata che le previsioni meteo minacciavano piogge e temporali, che la nostra razione di acqua l'abbiamo avuta, ma che comunque abbiamo potuto fare gli spostamenti programmati e trascorrere una tre giorni davvero interessante.

Redazione de "il Sentiero.net"



Belluno
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per il rifugio Giaf 1450
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per il rifugio Faiblan Pacherini 1587
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