Racconti e immagini

14.06.2009: Escursione zona Pietrapazza
Percorso: Pietrapazza, Cà dei Conti, Cà di Maestri, Cà di Giorgio, Siepe dell'Orso, Eremo Nuovo, Pietrapazza
Durata: ore 5:30 circa, più soste
Dislivello: m. 500 circa
Difficoltà: media
Pranzo: al sacco
Partenza: 8:00 da Faenza, p.le Pancrazi, con mezzi propri
Referenti: Francesco Ferro, Raul Tassinari

ESCURSIONE di trekking ZONA PIETRAPAZZA

In auto da Faenza, stavolta saltiamo la consueta sosta caffè a S. Sofia che di solito facciamo quando veniamo in Val Bidente, perché oggi S. Sofia è affollatissima per il Raduno degli Alpini. Proseguiamo e, dopo aver superato Poggio alla Lastra, parcheggiamo le auto vicino alla chiesa di PIETRAPAZZA e iniziamo (613 s.l.m.) salendo dapprima a lato del torrente, poi in tratti non tracciati, oppure con sentiero ormai coperto dalla vegetazione a seguito dell'inutilizzo.

Oltre alle tante ginestre in fiore, incontriamo diverse case o nuclei di case in sasso, da tempo abbandonate: Cà dei Conti - Cà di Maestri - Cà di Giorgio (785 m.). Entrando nel primo ambiente di una di queste case diroccate, vediamo, oltre al lavello in pietra, anche una scaffalatura in legno incassata nel muro, con ancora riposte tante paia di scarpe, ormai vecchie e semidistrutte!

La prima parte del percorso, fino a oltre 1.100 m. non è stata facile, visto che la salita è risultata impegnativa causa il molto caldo. Passiamo da Siepe dell'Orso poi, dopo il pranzo al sacco, siamo giunti in crinale e lì è iniziata una dolce discesa, molto apprezzata, in parte su sentiero C.A.I.

Con le indicazioni della mappa nel GPS, andando di poco oltre l'incrocio da intraprendere, giungiamo fino alla Fonte delle Cavalle, dove sostiamo sotto i grandi faggi, godendoci l'acqua freschissima. Passaggio dall'Eremo Nuovo (734 m.). L'ulteriore discesa ci conduce fino ad un ponticello in sasso e siamo nuovamente a Pietrapazza.

Il trekking è stato di circa 14 km, percorso in 6 ore e oltre 700 m. di dislivello.

In diversi si sosta a Poggio alla Lastra seduti ai tavoli del chiosco davanti alla chiesa, a gustarci una birra e dei tortelli alla lastra. Qualcuno vorrebbe cogliere l'occasione per vedere, all'interno della chiesetta, l'affresco cinquecentesco della Madonna della rosa, da poco restaurato, ma la chiesa è chiusa! Sarà per un'altra volta...

Le telefonate intercorse nei giorni successivi hanno dato modo di riscontrare che in molti ci si è trovati con una sorta di fastidioso eritema: bolle, arrossamenti e tanto prurito, scomparso solo dopo alcuni giorni. Una forma di orticaria senz'altro data da contatto con la processionaria, un insetto che, stando ai fatti, potrebbe essere definito "la medusa della boscaglia"!

Da internet: acaro molto fastidioso (Trombicula), parassita di daini e cinghiali, che però interessa anche l'uomo; per fortuna sugli esseri umani non si riproduce e muore, ma lascia delle punture molto pruriginose che durano per giorni; molto presente in Toscana, nella Pineta di S. Rossore.

Redazione de "il Sentiero.net"

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immagini di Angelo Alberani e Raul Tassinari


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