Racconti e immagini

Dal 06 al 07.10.2007: Cison di Valmarino (Prealpi trevigiane)
Partenza: 7:00 da Faenza, p.le Pancrazi, con pullman GT
Referenti: Anna Boschi, Antonio Graziani

Cison di Valmarino e Boschi del Cansiglio

Sotto l'attenta organizzazione di Anna Boschi, supportata da Gigi Graziani e Roberto Tassinari, inizia la splendida uscita di due giorni con partenza di prima mattina, sabato 6 ottobre.
Giunti nell'ambiente delle Prealpi Trevigiane, sostiamo a Maser, per la visita a Villa Barbaro, costruita come villa di campagna da Andrea Palladio tra il 1550 e il 1560 per Daniele (patriarca di Aquilea) e Marcantonio Barbaro. Presenta un corpo centrale molto avanzato, in forma di tempio, visitabile dal pubblico, e ali porticate, abitate dagli attuali proprietari, i Volpi di Misurata. Suddivisi in due gruppi, vediamo alternativamente il ricco museo delle carrozze e l'interno della Villa, con gli stucchi, il famoso ciclo di affreschi di Paolo Veronese, ed il particolare ninfeo.
La pioggia che ci segue per una parte della giornata, ci limita l'escursione lungo il torrente Rujo a Cison di Valmarino: però facciamo ugualmente una parte del percorso della Via delle Acque e dei Mulini, dove tutti rimaniamo emozionati per la presenza di tantissime salamandre, nere chiazzate di giallo intenso.
Poi visita, dopo aver visto la bella piazza di Cison, visitiamo l'antichissimo maniero di Castelbrando, restituito alla sua bellezza da un interessante restauro, che ne ha trasformato alcune parti in ristoranti, centro benessere e congressi.
Raggiunto l'hotel Terme a Vittorio Veneto, dopo una gustosa cena, a piedi facciamo un giro nel cuore della cittadina, che ci appare davvero interessante.
Domenica 7 ottobre, senza piùpioggia: per gli escursionisti non si va al rifugio del Loff (la recente pioggia sconsiglia la ripida salita su roccette) e si fa un'escursione nei boschi del Cansiglio, in mezzo alle maestose faggete e, al culmine della salita, con splendida vista sul lago di S. Croce e sulle Dolomiti. Per i turisti: interessante visita alla Gipsoteca di Possagno, che raccoglie le opere di Antonio Canova, e una toccata e fuga ad Asolo.

Abbiamo viaggiato nelle zone d'origine di Gianni Codemo, che ci ha dato utili indicazioni e mostrato i coltivi del famoso vino Prosecco, con le tante vigne a terrazzamenti



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immagini di Angelo Alberani


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